Scritto da Salvatore Siragusa Giovedì 08 Maggio 2008 13:34 Letto : 2749 volte
Non mancano i momenti decisamente più ispirati come Make it Possibile, in cui si nota un certo coraggio ed una maggiore personalità nel proporre passaggi più articolati, riuscendo in maniera ispirata a miscelare le sonorità più chitarristicamente Heavy del Prog Metal con i momenti più classicamente Prog delle tastiere, pezzo sicuramente da tenere in considerazione per capire ed apprezzare quello che può essere vero potenziale della band, avendo voglia e coraggio ad "osare" di più, come anche un altro buon pezzo, "Lost in a stranger land" dimostra; un altro momento in cui gli Experiment Sound Project, contrapponendo con abilità, un brano dalla struttura Heavy a momenti più progressivamente barocchi, sono riusciti a provare che è possibile dare quel qualcosa in più, quel qualcosa che in definitiva fa la differenza tra un buon album ed un album anonimamente "normale". Sicuramente all'altezza della situazione e professionali chitarra e tastiere, anche se queste ultime si dimostrano talvolta eccessivamente protagoniste, sufficiente anche se poco appariscente la parte ritmica, a mio parere insufficiente la parte vocale; poco funzionale al genere ed anch'essa totalmente insufficiente la produzione e la registrazione, fortemente penalizzante nel garantire sia un adeguato spettro che colore e calore ai suoni, poco invitante, se non per la bio, allegata da Kick, la parte grafica dell'artwork, letteralmente casalingo. Nel complesso un disco ben scritto, strumentalmente anche ben eseguito ma in cui una certa adeguatezza ai canoni più classici del genere aggiunta ad una non eccelsa prova vocale, magari accentuata anche da una registrazione ed una produzione abbastanza approssimativa fanno mancare a The Miracle in a Stranger Land quel guizzo in grado di elevarlo al rango di buona produzione, giusto togliendo "Make it Possible" mancano quei momenti che fan venire quella irresistibile voglia di riascoltarlo. Un lavoro ad ogni modo non scoraggiante e che offre alcuni spunti interessanti e stimolanti in grado di dimostrare che comunque gli Experiment Sound Project hanno molte frecce al proprio arco da scoccare in futuro e sicuramente 3 anni di esperienza in più giocheranno solo a loro vantaggio per le prossime uscite che attendiamo con curiosità e fiducia. 60/100
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Michele Allegrucci: Voce Anno: 2005 |