Scritto da Valentino Butti Venerdì 23 Novembre 2007 20:59 Letto : 3102 volte
Una chitarra arpeggiata introduce la title track, per poi esplodere in un bel tappeto di tastiere ed in belle frasi di chitarra su cui si innesta la bella voce di Amirian. Un inizio furioso, anche hard, per il magnum opus di Dreams (oltre 13 minuti), sicuramente la meglio riuscita fra le 7 tracce del cd. Ritmica sostenuta, chitarra sempre presente, cambi di umore ben costruiti..: è in questa composizione che il fantasma di Moonshine dei Collage del 1994 si materializza maggiormente; bellissimo il finale con tastiere e chitarra in un continuo, creativo, rincorrersi. Più anonimi e convenzionali i successivi 6 minuti di Downtown Skyline, che non riesce proprio a decollare, mentre poco più di un riempitivo di atmosfera paiono i 2 minuti di Lights. Le quotazioni del lavoro salgono leggermente con Don't Walk Away in Silence dal ritornello piacevole e più ancora, con Heaven Can Wait dove ad una chitarra possente, si inseriscono ora tastiere turgide ora momenti più rarefatti e sognanti con un Amirian in grande spolvero. Assolutamente da dimenticare l'insipida e monocorde Forgiven and Forgotten dal refrain addirittura fastidioso. Si tratta per concludere del classico album che ci si poteva aspettare dalla band polacca, un prog romantico suonato con gusto, non privo di raffinatezze ma che a mio avviso sta mostrando una certa stasi creativa. Per chi vuole conoscere meglio il gruppo è forse più indicato il precedente Evening Games. 60/100
|
Robert Amirian: Voce Anno: 2007 |