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Teatro e altre tendenze

Colloquio notturno con un uomo disprezzato, Roma, Teatro Trastevere, 16-19 dicembre 2021

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Teatro e altre tendenze

Scritto da Valeria Lupidi Sabato 18 Dicembre 2021 08:42

Un'esperienza diversa per il teatro: il radiodramma, testo di tipo teatrale scritto espressamente per la radio.
Per il teatro rappresenta un'anomalia mancando l'elemento della "visibilita". Lo spettatore, infatti non dovrebbe vedere gli attori e quindi tutti gli elementi collegati alla mimica ed alla fisicità vengono meno.
In questa versione del Colloquio notturno con un uomo disprezzato, i due protagonisti (il boia e l'innocente) sono sul palcoscenico, ma è subito evidente che si tratta di un adattamento teatrale: l'innocente volta quasi sempre le spalle al pubblico, e la scenografia è essenziale, cupa, quasi invisibile.
Nel corso del loro colloquio notturno i due protagonisti riflettono su un tema profondo ed emotivamente coinvolgente: il potere uccide gli uomini ma non può cancellare il loro passaggio nella vita terrena, la loro moralità, la loro intelligenza, ciò che hanno fatto.
Un messaggio forte e chiaro che raggiunge lo spettatore obbligandolo ad una riflessione sul concetto di potere, tema molto caro a Durrenmatt.
Un boia fermo e calato nel suo ruolo apparentemente insensibile e superficiale ed un innocente che non riesce a gridare la sua incolpevolezza al mondo e nel mezzo un potere forte esercitato dall'alto danno vita ad un testo interessante che affronta argomenti propri ad ogni periodo ed epoca storica e quindi non ha una precisa collocazione temporale. Temi "forti" affrontati con riflessioni sulla società e sul valore della vita e soprattutto della morte.
Molto apprezzabile l'interpretazione dei due protagonisti.
Affettata e con evidente senso di superiorità la recitazione dell'innocente; profonda e vissuta quella del boia.
Spettacolo non da prendere alla leggera, ma sicuramente piacevole e coinvolgente.



Colloquio notturno con un uomo disprezzato

16-19 dicembre 2021

da Radiodrammi di 
Friedrich Durrenmatt

con
Fabio Galandini
Francesco Siggillino

regia
Fabio Galandini

aiuto regia
Raffaele Balzano

produzione
Mauri Sturno

ufficio stampa
Vania Lai

________________________

Teatro Trastevere

Via Jacopa  de' Settesoli 3
00153 Roma

contatti
065814004
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Maurizio Battista
Roma, Teatro Olimpico, 14 dic 2021
23 gen 2022

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Scritto da Gianluca Livi Mercoledì 15 Dicembre 2021 00:59

Maurizio Battista - Roma, Teatro Olimpico, 14 dic 2021 - 23 gen 2022

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Quarto piano stanza 2, Roma, Teatro Trastevere, 7/12 dicembre

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Scritto da Valeria Lupidi Sabato 11 Dicembre 2021 08:53

L'Associazione culturale Teatro Trastevere mette in scena dal 7 al 12 dicembre 2021 lo spettacolo Quarto piano stanza 2 di Elettra Zeppi e Francesco Imundi.

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Stasera con Uccio
Roma, Teatro Olimpico, 24-28 nov 2021

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Scritto da Gianluca Livi Giovedì 25 Novembre 2021 08:16

Dal 24 al 28 novembre 2021, Uccio De Santis porta sul prestigioso palco del Teatro Olimpico lo spettacolo “Stasera con Uccio“, equamente diviso tra monologhi satirici, gag demenziali (spesso rappresentate in coppia ed in trio con gli inseparabili Umberto Sardella e Antonella Genga) e racconti di vita vissuta.

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Le attrici hanno la data di scadenza, Roma, Teatro Trastevere, 23/28 novembre 2021

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Scritto da Valeria Lupidi Martedì 23 Novembre 2021 18:13

Le attrici hanno la data di scadenza, la nuova rappresentazione in scena al Teatro Trastevere dal 23 al 28 novembre.

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SAFE, Roma, Teatro Trastevere, 5-7 novembre 2021

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Scritto da Valeria Lupidi Sabato 06 Novembre 2021 09:52

Dal 5 al 7 novembre FMG Produzioni porta in scena al Teatro Trastevere SAFE un'opera scritta e diretta da Federico Maria Giansanti  interpreta da Valeria Wandja (suor Elisabetta) e Gabriele Planamente (Paolo). I due protagonisti sono gli ultimi sopravvissuti ad una epidemia scoppiata in una piccola comunità arroccata in un solitario e isolato luogo montano. 
Lo spettacolo, nato durante il lockdown, affronta il tema della solitudine declinandolo in molteplici sfaccettature e mostrando come un uomo e una donna possano avere approcci totalmente diversi e reagiscano aggrappandosi alla speranza senza mai mollare seppure a volte vacillando (la donna) o lasciandosi scoraggiare dagli eventi e rifugiandosi nell'alcol (l'uomo). In questo alternarsi di momenti di abbattimento e riconoscenza per essere ancora vivi, un ulteriore elemento entra in gioco: la fede della suora. Potranno la paura, la fame, il freddo, il virus sconosciuto far vacillare le convinzioni religiose di suor Elisabetta?
L'opera, vincitrice di molti premi tra cui "Miglior spettacolo" e "Premio del pubblico" al Fringe Festival di Salt Lake City 2020, "Miglior spettacolo internazionale" al Fringe Festival di Pittsburg 2021 e "Miglior regia" al Premio Fersen 2021, è sicuramente di forte impatto emotivo. Lo spettatore, dopo aver vissuto questi mesi di pandemia, non può non ritrovarsi negli interrogativi che si pongono suor Elisabetta e Paolo. Questo virus è una punizione divina? è una prova a cui veniamo sottoposti? ne usciremo? e se si, come saremo dopo questa esperienza? L'autore ci propone delle risposte e gli attori riescono a trasmettere questo messaggio attraverso le parole ma anche i loro movimenti calibrati ed un linguaggio coinvolgente (sfruttando anche qualche piccola inflessione dialettale).
Tutto contribuisce a creare la giusta atmosfera: suoni, ambiente e scena minimale, luci. Effetto finale struggente ma non certo angosciante, irradiato da un flebile raggio di sole.
Bravi tutti nell'affrontare temi così difficili assegnandogli la giusta importanza senza scadere mail nell'angoscia e a volte strappando anche un accenno di sorriso.
Un riconoscimento anche all'organizzazione e al Teatro Trastevere per l'assoluto rispetto delle misure di sicurezza anticovid.


SAFE
dal 5 al 7 novembre Teatro Trastevere

Associazione Culturale Teatro Trastevere

Scritto e diretto da:
Federico Maria Giansanti

Con:
Valeria Wandja
Gabriele Planamente

 

 

 


 
 

Canaglie, Roma, Teatro Le Maschere dal 5 al 10 ottobre 2021

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Scritto da Valeria Lupidi Mercoledì 06 Ottobre 2021 14:03

A Roma, dal 5 ottobre al Teatro Le Maschere va in scena Canaglie, una commedia noire davvero esilarante.

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Il mio segno particolare, Roma Teatro Trastevere, 28 settembre 2021

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Scritto da Valeria Lupidi Mercoledì 29 Settembre 2021 14:21




Quanti bambini sarebbero capaci di trasformare un "difetto" in una risorsa?

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FIAMMA, Roma, Teatro Trastevere, dal 21 al 23 settembre 2021

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Scritto da Valeria Lupidi Mercoledì 22 Settembre 2021 14:26





Dopo un lungo periodo di astinenza si torna a Teatro!  Dal 21 al 23 settembre il Teatro Trastevere ospita lo spettacolo Fiamma

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Magnus: intervista alla moglie e ai figli

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Scritto da Gianluca Livi Venerdì 16 Luglio 2021 12:42




Intervista realizzata da Gianluca Livi


Ho sempre letto cose concernenti Magnus, fin da adolescente: le sue opere, le sue dichiarazioni, i ricordi di chi lo conosceva, le impressioni di chi oggi lo commemora.
Eppure, nell'oceano di scritti a lui dedicati, non ho mai scorto le testimonianze di chi viveva con lui il quotidiano: la moglie Margherita, i figli Riccardo e Francesca.
In altre parole, ne parlavano tutti, di Magnus, e ne parlano tutti ancora oggi - amici, conoscenti, colleghi, editori, giornalisti, ex soci - ma nessuno si è preso la briga di andare a reperire le informazioni più genuine alla fonte: la sua famiglia (soltanto la moglie, in rari casi, ha concesso interviste).
Ho pertanto deciso di contattarli tutti e tre, proponendo loro la folle idea di una intervista corale nel corso della quale affrontare argomenti vari, tra i più disparati, partendo dal suo ruolo di padre e marito, giungendo alla causa con l'ex socio Luciano Secchi, passando per le sue opere, il soggiorno a Castel Del Rio, il legame con Giovanni Romanini, i molteplici aspetti del suo carattere complesso e molto altro ancora. 
Con mia grande sorpresa, l'iniziativa è stata gradita: l'approccio molto sommesso e discreto che caratterizza il modus comportamentale della famiglia Raviola, mi aveva portato a presagire un cortese ma deciso rifiuto. Mi sbagliavo: quella che ne è scaturita, prima che una intervista, si evidenza quale esperienza di vita permeata di substrato emozionale, sempre propenso a far riflettere, talvolta idoneo addirittura a commuovere.  
Cinque, in tutto, gli interessati: io che intervisto, loro tre che dialogano con me, più lo stesso Roberto Raviola, del quale vengono oggi contestualizzati stralci di sue dichiarazioni passate.  
Buona lettura.
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