Un'esperienza diversa per il teatro: il radiodramma, testo di tipo teatrale scritto espressamente per la radio. Per il teatro rappresenta un'anomalia mancando l'elemento della "visibilita". Lo spettatore, infatti non dovrebbe vedere gli attori e quindi tutti gli elementi collegati alla mimica ed alla fisicità vengono meno. In questa versione del Colloquio notturno con un uomo disprezzato, i due protagonisti (il boia e l'innocente) sono sul palcoscenico, ma è subito evidente che si tratta di un adattamento teatrale: l'innocente volta quasi sempre le spalle al pubblico, e la scenografia è essenziale, cupa, quasi invisibile. Nel corso del loro colloquio notturno i due protagonisti riflettono su un tema profondo ed emotivamente coinvolgente: il potere uccide gli uomini ma non può cancellare il loro passaggio nella vita terrena, la loro moralità, la loro intelligenza, ciò che hanno fatto. Un messaggio forte e chiaro che raggiunge lo spettatore obbligandolo ad una riflessione sul concetto di potere, tema molto caro a Durrenmatt. Un boia fermo e calato nel suo ruolo apparentemente insensibile e superficiale ed un innocente che non riesce a gridare la sua incolpevolezza al mondo e nel mezzo un potere forte esercitato dall'alto danno vita ad un testo interessante che affronta argomenti propri ad ogni periodo ed epoca storica e quindi non ha una precisa collocazione temporale. Temi "forti" affrontati con riflessioni sulla società e sul valore della vita e soprattutto della morte. Molto apprezzabile l'interpretazione dei due protagonisti. Affettata e con evidente senso di superiorità la recitazione dell'innocente; profonda e vissuta quella del boia. Spettacolo non da prendere alla leggera, ma sicuramente piacevole e coinvolgente. |
Colloquio notturno con un uomo disprezzato Teatro Trastevere Via Jacopa de' Settesoli 3
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