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Ace Frehley
Senza rimorsi

Pedes in terra ad sidera visus

Parliamoci chiaro, anche se
Ace Frehley non è uno dei chitarristi più tecnici del mondo, senza dubbio rientra nel novero di quelli più influenti, vuoi per l’immagine, vuoi per quel modo sanguigno e istintivo di suonare la sua Les Paul.

Senza questo rocker del Bronx metà degli axemen in circolazione dagli anni ’80 ad oggi non esisterebbe; la prova viene dalla lettura delle interviste di molti musicisti famosi, che hanno dichiarato di aver imbracciato la loro prima sei corde dopo aver ascoltato o visto il leggendario Spaceman. Tre nomi a caso (e tre artisti completamente diversi tra loro): Chuck Schuldiner dei Death, Slash (Guns n’ Roses)  e Dimebag Darrell (Pantera).

Ora, finalmente, dopo quattro anni dalla pubblicazione negli States, arriva in Italia, per merito della Chinaski edizioni, “Senza Rimorsi” l’autobiografia di Paul Daniel Frehley (per amici e familiari), meglio noto al resto del mondo  con  il soprannome di ACE.


ACE in prima elementare alla Grace Lutheran School.

Cresciuto in una tranquilla famiglia della middle class americana, il nostro eroe impara (è autodidatta) a suonare imitando i suoi idoli: Eric Clapton, Pete Townshend e Jimi Hendrix; Ace (nel libro scopriamo il perché del suo nomignolo) cambia il corso della sua vita quando legge un annuncio sul “Village Voice” del 17 dicembre 1972 con il quale un non meglio identificato Paul ricercava una “chitarra solista. Abile e veloce”.
Da questo episodio nasce l’incontro con Paul Stanley e Gene Simmons e l’incredibile avventura dei KISS.

Ace racconta con schiettezza le vicende (alcune oramai entrate nella leggenda) della “band più calda nel mondo”, a partire dal suo primo provino con gli altri tre al quale si presentò con una sneaker rossa ed una arancione.

La storia è coinvolgente ed Ace (supportato nella scrittura dal giornalista Joe Layden) ripercorre alcuni momenti salienti della sua carriera, come ad esempio il giorno in cui, a soli 23 anni, stringe fra le mani il  suo primo disco:
Quel giorno di febbraio me ne andai al negozio di Alexander (…) nel Bronx (…). Avevo fatto acquisti da Alexander fin da quando ero bambino – acquistando in quel posto buona parte della mia collezione di dischi. Perciò potete immaginare come mi sentivo mentre mi incamminavo verso il reparto musicale, il cuore mi batteva forte. Avevo comprato lì il mio primo disco di Hendrix, dei Led Zeppelin, degli Who, e adesso scorrevo gli album alla ricerca… del mio. Ed eccolo lì, piazzato sulla parete delle ultime novità: “KISS”. Lo presi dallo scaffale e me lo rigirai tra le mani per un momento. Mi scappò un sorriso e anche una mezza risata vedendo la mia faccia dipinta d’argento fissarmi con sguardo intenso dall’angolo in alto a destra della fotografia. Andai alla cassa, tirai fuori una banconota da dieci e pagai il disco   senza dire una parola. (…) Ero solo contento di essere uscito dal negozio con il mio disco sottobraccio. Avrei voluto tirarlo fuori dalla borsa e urlare a tutti: “ehi, guardate, ho inciso un album!”. Ma non l’ho fatto. Anche l’anonimato era a suo modo piacevole. Nessuno sapeva chi fossi quindi anche se avessi fatto vedere a qualcuno la copertina dell’album non mi avrebbero riconosciuto nel tipo truccato in alto a destra. (…)
Comunque, uscii dal negozio di Alexander e cominciai subito a chiamare i miei amici, e Jeanette [Trerotola, all’epoca fidanzata e poi, nel 1976, moglie di Ace - n.d.R.], per dir loro del disco.
Appena arrivato a casa mi sono chiuso in camera e l'ho messo su, un'esperienza stranissima ascoltare il mio primo album per la prima volta, sullo stesso piatto che usavo per i dischi di Clapton e degli Stones. Me ne stavo sul bordo del letto e i KISS riempivano la stanza.. Gene che cantava "Cold Gin"... i miei assolo di chitarra... all'improvviso sono scoppiato a ridere. Non può essere vero.
Ma era vero, e mi è stato ancora più chiaro un paio di settimane più tardi: ero in macchina con la radio accesa e cambiavo stazione, distratto, alla ricerca di qualcosa di bello da ascoltare. A un certo punto ho beccato "Nothin' to Lose", il primo singolo estratto da "KISS".  A momenti non andavo fuori strada (non sarebbe stata la prima volta, per inciso); appena sono tornato in me ho alzato il volume al massimo e ho tirato giù il finestrino (anche se era ancora inverno).
Sono momenti per cui vale la pena vivere, momenti che sogni quando sei ancora un teppistello adolescente e impari gli accordi in camera tua, chiedendoti se diventerai mai abbastanza bravo o se stai solo perdendo tempo.  Come ho già detto, ero un po' diverso dagli altri ragazzi in quel senso, e credevo fermamente che avrei fatto parte di una band famosa prima poi, e dal giorno in cui ho incontrato Gene, Paul e Peter mi sono convinto che i KISS potessero essere la strada giusta.  Ma non c'è niente di meglio che tenere in mano il tuo primo disco, scartarlo dalla plastica, inspirare l’odore del vinile fresco di fabbrica.  E se c'è qualcosa di meglio, è sentire una delle tue canzoni alla radio per la prima volta.”.

Il personaggio è sincero e narra a cuore aperto la sua dipendenza da alcol e droga, cosa che lo ha portato a condurre uno stile di vita disordinato  e, spesso, a un passo dalla morte. Stranamente mancano, forse per pudore, grandi aneddoti sul sesso, ma abbondano quelli sulle armi e sulle auto veloci e costose.
Ace elenca tutte le sue colpe e chiede pubblicamente scusa per la sua pigrizia e per la sua mancanza di puntualità, che più di una volta ha messo a repentaglio l’inizio dei concerti e ha fatto disperare i suoi compagni.


Peter Criss e ACE in una festa con la crew in Europa nel 1975.

Si coglie nelle sue parole il rispetto verso Gene Simmons, che in un paio di occasioni gli ha salvato la vita, ma allo stesso tempo anche l’antipatia nei confronti del “linguacciuto” bassista, sempre attaccato ai soldi e artefice, secondo il chitarrista, di molte scelte sbagliate per il gruppo (come ad esempio il merchandising indirizzato ai bambini e il film – non certo un capolavoro  - “KISS meets the Phantom of the park”).

A proposito della fuga dai KISS, questo è il pensiero dello Spaceman:
Ancora oggi sono convinto che se non avessi mollato la band mi avrebbero ritrovato morto da qualche parte. Magari per un’overdose, o sarei finito con la macchina contro a un albero. (…) Nessuno capiva. Dovevo allontanarmi. Loro non approvavano il mio stile di vita e io non approvavo le decisioni che stavano prendendo per la band. Non potevo più far parte del gruppo. C’è qualcosa di peggio dell’avere un sacco di soldi e non riuscire comunque a divertirsi? Avrei gettato al vento milioni per andarmene. In effetti è proprio quello che ho fatto. Anche se la notizia non è diventata di pubblico dominio fino al 1983, ho lasciato la band nel 1982 e credo che mi abbia salvato la vita. A malapena.


ACE con una delle sue passioni: la bottiglia!

L’alcol e la cocaina, però, hanno lasciato il segno, intaccando la memoria e cancellando molti dei ricordi del protagonista e questo fatto è ancora più evidente nella parte finale del libro quando Ace parla della sua attività solista e poi del Reunion Tour e del Farewell Tour con i KISS; in quei frangenti la narrazione è dispersiva e la storia salta da un episodio all’altro senza una chiara sequenza cronologica.

Al termine della lettura viene fuori il ritratto di un uomo, a suo modo saggio, con il dono di saper prevedere alcune situazioni e di saper mediare con gli altri. Estroverso, ironico e “compagnone”, sempre circondato da cugini, parenti e amici (alcuni dei quali famosissimi, vedasi John Belushi).

Ace Frehley, la simpatica canaglia, l’uomo con la testa tra le nuvole, ma i piedi ben piantati in terra, che con il suo sense of humour, la sua risata inconfondibile e il suo istinto di conservazione è riuscito ad arrivare sin qui per raccontarci la sua vita fatta di genio, talento e sregolatezza; e per averla sempre scampata, “il teppistello” deve ringraziare la sua buona stella, anzi, le sue due buone stelle argentate.


ACE FREHLEY
con Joe Layden e John Ostrosky
"SENZA RIMORSI"
Traduzione di Sara Boero
CHINASKI Edizioni

Formato: 15 x 21
Pagine: 256 + inserto di 16 pagine di foto
Uscita: Genn. 2015
ISBN: 889815555-7
Prezzo: 17,00 €

 


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