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Enzo Rizzi
Heavy Bone Diabulus In Musica

A pochi mesi dall’articolo che presentava il volume “Heavy Bone racconta La Storia del Metal”, A&B torna ad occuparsi del disegnatore e autore di fumetti Enzo Rizzi.

L’occasione è data dalla pubblicazione di “Diabulus in musica”, albo interamente dedicato alla figura di Heavy Bone. Chi ha letto la miniserie composta da quattro numeri usciti tra il 2003 ed il 2007 (il primo edito da Inksteria di Bari, i successivi autoprodotti) sa già di cosa stiamo parlando, mentre, per chi non ha avuto questa fortuna necessita qualche cenno introduttivo.


Enzo Rizzi ed Heavy Bone

Era il 1996 quando il buon Enzo, grande appassionato di musica, fumetti e cinema, pensando a tutte le stelle del Rock morte in circostanze misteriose (molte delle quali a soli 27 anni), elabora un’idea tanto originale quanto geniale: dietro quella lunga scia di vittime si nasconde, forse, un oscuro progetto architettato da una mente diabolica e portato avanti da un’unica mano. Nasce così “Heavy Bones il serial killer di rock stars”. L’idea resta a lungo in un cassetto sino a quando, grazie all’interessamento di Giuseppe Palumbo (una delle matite più prestigiose di Diabolik), quello spunto iniziale prende finalmente vita e forma nelle tavole e nelle storie create da Enzo. L’universo dentro il quale si muove il protagonista è quello del rock in generale e del metal in particolare; Heavy Bone (la “s” finale scompare per ragioni di copyright, esistendo già una band americana con lo stesso nome) è raffigurato come uno zombie maleodorante che porta i capelli lunghi, i pantaloni attillati ed un paio di stivaloni, look scelto appositamente per prendere in giro i cosiddetti benpensanti, i quali solitamente etichettano (in modo superficiale ed erroneo) i metallari come capelloni, sporchi, puzzolenti e malvestiti. Oltre all’aspetto visivo il personaggio, come tutti i grandi characters, è fortemente delineato anche psicologicamente: ironico, beffardo, cinico, volgare, godereccio, ma in fondo pervaso da tante debolezze, che lo rendono simpatico e umano. Heavy Bone (così come il suo autore) è profondamente innamorato del Rock e, probabilmente, in alcuni casi, è addirittura dispiaciuto di dover eliminare quei musicisti che ha imparato a conoscere ed apprezzare e che, nel tempo, sono diventati i suoi idoli. Spesso lo ritroviamo, in piena solitudine, nella sua stanza piena di dischi e poster, a suonare selvaggiamente la chitarra sino a quando, sul più bello, Sua Maestà Satanica in persona lo sgrida e gli rimprovera di perdere tempo (alzi la mano chi non ha mai vissuto una situazione del genere) e di non essere all’altezza del compito affidatogli.



Tavola di Enzo Rizzi

Il volume è diviso in otto storie concatenate, procedendo nella lettura delle quali si svela il drammatico passato del protagonista e si comprende quale sia il misterioso piano che si cela dietro le sue azioni. Non narriamo nulla di più delle trame per non rovinare la sorpresa, ma alcuni episodi sono davvero eccellenti, citiamo “The King is alive” e “The club of 27” su tutti. Inoltre, come in ogni racconto che si rispetti ci sono degli antagonisti, il trafficante Mr. Brownstone (nemico terreno) ed il demone Hellfire (avversario ultraterreno) ed alcune “armi segrete”, come Rock and Roll, le due bestioline che si agitano nel ventre del nostro eroe. Questa volta il buon Enzo ha disegnato solo il racconto introduttivo, mentre negli episodi successivi ha affidato la sua creatura all’estro creativo di altri fumettisti, tutti di alto livello e con curricula importanti, in primis Alex Horley, ovvero l’italianissimo Alessandro Orlandelli, da anni operativo negli Stati Uniti al servizio delle case editrici Dark Horse, DC (per la quale disegna Lobo), Vertigo e Image, che ha dipinto la splendida copertina. Seguono, in ordine di apparizione: Alessio Fortunato (già disegnatore di John Doe, Lazarus Ledd e Dampyr), Lelio Bonaccorso (autore di biografie a fumetti su Marco Pantani e Peppino Impastato), Fabrizio Galliccia (John Doe, The Secret), Walter Trono (The Secret) e Arjuna Susini (Bullet Ballad). Il volume si completa con una serie di ritratti di Heavy Bone ad opera di Giuseppe Palumbo, Francesco Biagini, Andrea Del Campo, Andrea Rossetto, Luca Maresca, Enzo Troiano e, ovviamente, dello stesso Enzo Rizzi.



Tavola di Fabrizio Galliccia, Heavy Bone ritratto da Andrea Del Campo

La forza dell’opera risiede nella cura e bellezza dei disegni, ma soprattutto nelle storie, che sono piene di citazioni e riferimenti alla Storia del rock (i disordini di Altamont, il Monsters of Rock, le Plaster casters). Risulta divertente individuare le copertine dei dischi e dei manifesti dei concerti posti sullo sfondo di alcune tavole, oppure capire quale artista famoso si nasconde dietro i nomi di fantasia utilizzati per prendere un po’ le distanze dalla realtà (Kurt Cobain diventa Burt Cocain, Marylin Manson che viene storpiato in Charles Monroe), o, ancora, diventa una sfida riconoscere i volti di alcuni musicisti metal tra le guardie del corpo di Mr. Brownstone.


Tavola di Arjuna Susini

Insomma tra le mani non abbiamo un semplice albo splendidamente illustrato, ma il frutto di una immensa e appassionata conoscenza del Rock, e non solo di questa, infatti Enzo Rizzi, “regista” di tutta l’operazione, riversa nelle storie e nelle sceneggiature anche il proprio amore per il cinema horror (splatter e film di Rob Zombie in particolare) e per il fumetto d’autore. Per questo motivo, chi ha interessi affini non deve lasciarsi sfuggire l’occasione di possedere (o almeno visionare) il volume in questione. Rimane lo spazio per un paio di considerazioni finali, la prima: mamma Rai continua a rimandare da mesi la messa in onda di un programma sulla morte degli illustri personaggi del Rock, sarà forse perché Heavy Bone ha scombinato le carte in tavola? La seconda: è di questi giorni la notizia della scomparsa, (si badi bene) a soli 27 anni, di Amy Winehouse (o dovremmo forse scrivere Emily Beerhome), si sentirà di tutto sulle cause della sua morte, ma forse, dopo aver letto Diabulus in musica, avrete la consapevolezza di un’altra possibile verità.



Genere: Fumetto
Formato: 30 x 21
Pagine: 100
Uscita: 2010
Prezzo: 9,90€
Casa editrice: : Aaron Works

 

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