Scritto da Barbara Cunietti Mercoledì 15 Giugno 2016 19:26
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Scritto da Gianluca Livi Martedì 14 Giugno 2016 21:00
Dopo la tragedia aerea dell'ottobre 1977, le possibilità che gli Skynyrds si riunissero sembrava piuttosto rara. Tuttavia, Charlie Daniels alimentò le speranze dei fans nel gennaio 1979, annunciando "Lynyrd Skynyrd is back!" dal palco del suo 5° Volunteer Jam al Nashville's Municipal Auditorium (qui maggiori dettagli su tutte le edizioni del festival). |
Scritto da Gianluca Livi Martedì 14 Giugno 2016 20:42
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Scritto da Gianluca Livi Martedì 14 Giugno 2016 20:23
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Scritto da Roberto Cangioli Martedì 14 Giugno 2016 20:09
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Scritto da Daniele Ruggiero Martedì 14 Giugno 2016 20:02
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Scritto da Gianluca Livi Martedì 14 Giugno 2016 17:03
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Scritto da Alex Marenga Martedì 14 Giugno 2016 15:40
Bérangère Maximin è un’artista seria e rigorosa, ha alle sue spalle studi di matrice accademica con il compositore di musica concreta Denis Dufour (un membro del famoso GRM e allievo di Pierre Schaeffer). Il suo primo album è uscito sull'etichetta di John Zorn la Tzadik. Bérangère trae ispirazione da autori come François Bayle, Luc Ferrari, Eliane Radigue e ma ha nel suo bagaglio anche glitch music e l’elettronica dei pionieri. Ha al suo attivo collaborazioni prestigiose con artisti del calibro di Fennesz, Rhys Chatham, Richard Pinhas e Fred Frith (con il quale ha suonato in duetto in vari concerti). |
Scritto da Alex Marenga Martedì 14 Giugno 2016 15:12
Death Electronics sono un progetto fondato nel 2012 a Cagliari da Andrea Congia, Walter Demuru e Francesco Medas. L’estetica di Death Electronics fonde diverse influenze sonore e negli ultimi anni si è consolidata in diverse lavori di interazione con il teatro. Questo “ Götzen-Dämmerung “(Il Crepuscolo degli Idoli), dedicato alle forme della vita, di chiara impronta nietzschiana, è il loro disco d’esordio ed è un lavoro denso di stratificazioni e di idee. |
Scritto da Alex Marenga Martedì 14 Giugno 2016 14:58
Disco d’esordio per gli Anudo, trio di Cuneo, con ambizioni internazionali, masterizzato ai Mertropolis Studios di Londra da John Davis. “Zeen” è un album che fa un amplio uso di suoni elettronici, ma che viene promosso utilizzando un equivoco che sembra essere diventato ricorrente, ovvero: l’uso di strumenti elettronici, campioni o di idee prelevate dalla dance non fa di un disco pop un lavoro di musica elettronica. Quello degli Anudo è a tutti gli effetti un disco pop-rock che , sull’onda delle tendenze contemporanee, fa un uso amplio e anche competente di sintetizzatori e computer, ma che nulla ha a che vedere con quella che oggi è la “musica elettronica”. Ci sarebbe da scrivere molto di più per districarsi su questo tema, ma sembra che la confusione sia imperante e alimentata anche da una promozione spregiudicata e da una stampa non sempre attenta. |
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