Tre stremate e un maggiordomo
Roma, Teatro Golden, dal 26 marzo al 7 aprile 2024

Quarto episodio per la serie Le Stremate ed ancora tante risate e complicità tra le tre collaudate attrici che, anche in questa occasione, non si risparmiano frecciatine in nome della antica amicizia.

Elementi innovativi in questa rappresentazione sono sicuramente le video chiamate con i mariti delle tre Stremate e la presenza di un uomo: uno pseudo maggiordomo (Vito Buchicchio) che va a sconvolgere ulteriormente la già complicata vita delle tre protagoniste. Infatti, mentre Marisa, Elvira e Mirella vivono una occasionale fuga da casa, i tre coniugi sono disperati alle prese col ménage familiare. A prima vista sembrerebbe lo stereotipo del marito che in assenza della moglie in casa non riesce a districarsi tra figli, malattie (37 di febbre!) e guardaroba (dove mai saranno le mutande?), ma nonostante l’ironia con cui la vicenda viene rappresentata, inevitabilmente emerge una forte componente di realtà. Una commedia frizzante che si dipana perfettamente sulla velocità delle battute dei suoi quattro interpreti davvero tutti molti bravi ed affiatati che riescono a non lasciare attimi di tregua al racconto neanche quando (e qui sta la bravura del regista) per riempire i tempi necessari a modificare leggermente la scenografia per la verità estremamente minimalista, si proiettano le video chiamate dei mariti (interpretati da Lillo, Greg e Massimiliano Bruno) anche questi perfettamente azzeccati e brillantemente caratterizzati dai tre collaudati attori. 
Ma non finisce qui: l’autrice Giulia Ricciardi, da profonda conoscitrice dell’universo femminile (e maschile) inserisce nella vicenda i tanti pregiudizi presenti sul mondo maschile che, valutando la reazione del pubblico in sala, non sono poi così surreali, essendo facilmente rintracciabili nelle nostre famiglie. Si ironizza sulle mamme italiane, sui padri imbranati, sui mariti “impediti”, senza però dimenticare (forse per par condicio o meglio, onesta intellettuale) una critica al femminile, evidenziando tanti altri pregiudizi (o forse verità?) che aleggiano intorno al femmineo. 
Seppure con tali presupposti non proprio edificanti per la natura umana, la commedia riesce a far ridere per la sequenza ininterrotta di battute, ammiccamenti, sguardi delle tre bravissime protagoniste. Tre personaggi ognuno con le proprie caratteristiche, a volte portate all’eccesso, ma certamente esilaranti e mai noiose, nonostante si è arrivati al quarto episodio della serie. 
“Tre stremate e un maggiordomo” promette e mantiene un sicuro divertimento. Auspicabile sarebbe anche da parte del pubblico una riflessione sui ruoli legati al genere che sovente la società impone.






Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 4 aprile 2024.

Tre stremate e un maggiordomo
con 
BEATRICE FAZI
MILENA MICONI
GIULIA RICCIARDI 
e con Vito Buchicchio 
special video guest
Massimiliano Bruno
Greg
Lilllo 
di Giulia Ricciardi 
regia Patrizio Cigliano 
regista collaboratrice Claudia Genolini 
produzione Zerkalo

“3 Stremate e 1 Maggiordomo” è il quarto episodio della serie LE STREMATE – Marisa, per il suo compleanno, ha lasciato suo marito ed è scappata in un mini appartamento dove ha deciso di vivere da sola, stanca di un rapporto coniugale che non funziona più da anni. Le due amiche accorrono per ascoltarla: Marisa accusa il marito di immobilità, tutta la gestione familiare è sulle sue spalle, e ha dovuto lasciare il suo lavoro di arredatrice di interni proprio spinta dal marito. Anche Elvira e Mirella raccontano le loro frustrazioni e la delusione nei confronti dell’universo maschile. Siamo in una società che pretende una donna efficiente, scattante e in grado di occuparsi di qualsiasi cosa. Eppure le donne vivono ancora in posizioni subordinate, come se fossero “condannate” alla dipendenza dal maschio. E dopo tanta subordinazione, le nostre Stremate si attivano per una piccola rivincita: si trasferiranno tutte nell’appartamentino di Marisa, e da lì, almeno per un po’ “comanderanno” loro. Ma chi? Sognando i romanzi russi dell’ottocento, decidono di assumere un “Maggiordomo”. Mandano così dei videomessaggi ai consorti in cui dettano le regole per il loro autorilascio: ognuno dei mariti dovrà dimostrare di sapersela cavare da solo e di essere disposto a “servire” con devozione la consorte. E per la prima volta, in scena con le Stremate ci sarà un uomo: il maggiordomo. Ma chi è in realtà costui? Tra improbabili videochiamate dei mariti (Greg, Lillo e Massimiliano Bruno) e strani comportamenti dell’inserviente, nasceranno gag, equivoci e rivelazioni. Uomini contro donne? Forse, ma con un finale sorprendente. Come sempre le Stremate daranno vita a battibecchi, angherie e confessioni esilaranti e inattese, trasportandoci ancora una volta nel mondo delle donne di oggi, con tutte le loro luci e ombre, ma sempre imprevedibilmente comiche. Su tutto questo, l’inconfondibile stile registico di Patrizio Cigliano, caratterizzato come sempre da un ritmo vertiginoso e infinite trovate sceniche.

Teatro Golden
Via Taranto 36
Roma
Telefono: 06 7049 3826
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