"Questo non è teatro, è la nostra vita! E' la nostra vita per lui!". In questa frase - pronunciata dai tre attori sul palco - c'è tutto il senso di uno spettacolo che parla in profondità di un amore fraterno. Tre amici, nello spirito di questo legame, si trovano a lavorare assieme in teatro, dovendo tuttavia fare i conti con la perdita di uno di loro, un quarto amico, creando un ruolo persino per lui che li ha lasciati: si trovano infatti faccia faccia con "l'onesto fantasma" che fa emergere le loro debolezze ma soprattutto gli errori commessi e, inevitabilmente, che li fa ritrovare e fa loro realizzare la consapevolezza di non poter porre alcun rimedio alla questione. Paradossalmente, scoprirsi fragili avvicina chi è rimasto, riuscendo a creare maggiore avvicinamento all'amico scomparso. Realtà portata in teatro, semplicemente. Un percorso descritto in modo asciutto, reale e mai prosaico e, proprio per questo, ancor più coinvolgente, scandito attraverso citazioni della piu famosa tragedia shakespiriana, quasi fosse metastoria, come un "io" narrante. L'effetto, in una magistrale interpretazione corale che coinvolge i protagonisti (Renato Marchetti, Fausto Sciarappa e Gianmarco Tognazzi), riesce talmente bene che lo spettatore va a teatro pensando di vedere tre attori, quando di fatto sul palcoscenico ve ne sono sempre quattro! Edoardo Erba, nel dirigere e sopratutto nello scrivere di quest'opera, ci racconta perfettamente di questo splendido sentimento che è l'amicizia che travalica tempo e spazio, riuscendo in pieno a darcene la esatta misura. QUI la nostra recensione dello stesso spettacolo, nella sua rappresentazione risalente al maggio dello scorso anno. |
L'onesto fantasma Musiche Originali Massimiliano Gagliardi Aiuto Regia Francesca Pentasuglia
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