In una fresca mattinata, due Capi Boy Scout portano inesperti Lupetti al campo base per andare in esplorazione, alla ricerca del Muflone dei boschi.
E lo fanno sia generando risate irrefrenabili nel pubblico, quando avvengono scambi e battute esilaranti, sia portando gli spettatori a contatto con la natura in tutta la sua bellezza attraverso la riscoperta di un mondo di colori e di profumi troppo spesso dimenticati, tanto da rendersi conto che “la natura profuma, è il soldo che puzza!”. Massimo Wertmuller in questa magistrale avventura ci guida all’incontro tra l’essere umano ed il Lupo, attraverso un rapporto secolare fatto di miti e realtà, esperienze proprie ed altrui. E le domande che scaturiscono da questo incontro, portano lo spettatore a riflessioni profonde del suo rapporto non solo con lo stesso lupo ma anche con tutti gli altri esseri viventi, dei quali abbiamo perso sia abitudine che familiarità al contatto per via degli strumenti innumerevoli di comodità che ci facilitano la vita ma che, inesorabilmente, ci allontanano da tutto ciò che è vivo. Scandito nel ritmo dalla ottima “spalla” musicale Pino Cangialosi, il percorso narrativo in cui lo spettatore è portato per mano da Wertmuller è fatto di esperienze come quella di chi, vedendo vita negli occhi dell’animale sotto tiro, decide quella vita di non poterla più togliere, di saggezza secolare come quella di proverbi ed aforismi noti e meno noti, di riconciliazione con una realtà troppo spesso lontana dal nostro quotidiano come quella di chi sperimenta l’incontro di un fiero Lupo sulla propria strada. L’utilizzo di un immaginario uditorio di ragazzi, tra i quali l’inevitabile sconclusionato a far da supporto a divertenti gags, riesce perfettamente nell’intento di coinvolgere ancor più chi ascolta. Ed ecco che domande come “Siamo davvero cosi diversi dagli animali?”, sembrano impellenti nel rivedersi in questo rapporto da troppo trascurato con quella “luce negli occhi che resta pura” che ognuno di noi ha sperimentato guardando un animale nel suo mondo, così come ad ognuno di noi sarà capitato chiedersi perché solo in noi umani, crescendo, quella purezza si perda. Massimo Wertmuller ci esorta in una bellissima riflessione a riconsiderare il nostro rapporto con ogni essere vivente, suggerendoci come la nobiltà di ciò che è vivo non passi solo per il “cogito ergo sum” di Cartesio ma anche attraverso il sentire che non è proprio del solo essere umano, così come il soffrire.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione dell'11 febbraio 2024.
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In bocca al lupo, viva il lupo! di Francesco Sala e Massimo Wertmuller
con Massimo Wertmuller musiche dal vivo Pino Cangialosi Regia Francesco Sala
All’Altrove Teatro Studio, dal 9 all’11 febbraio, arriva IN BOCCA AL LUPO, VIVA IL LUPO! Spettacolo diretto da Francesco Sala e interpretato da Massimo Wertmuller. Un viaggio teatrale e sentimentale che racconta il millenario rapporto tra il lupo e l’uomo nella Storia. Preoccupati oggi più che mai per la probabile estinzione di questo bellissimo animale, dichiariamo tutti gli animali specie protette; anche dalle fake news che fanno passare l’antenato del cane come bestia terribile e pericoloso assassino (lupo feroce, lupo cattivo, mangiatore di pecore e bambini: Attenti al lupo!). Attenti all’uomo piuttosto! Cosa possiamo fare difronte a problematiche come quelle di lupi e cinghiali? Riprendere a sparargli contro? Chiudere tutte le specie in apposite riserve? Come ci guardano gli animali? Wertmuller ci accompagna in una escursione metafisica, surreale, politica, appassionata e divertente sui sentieri della poesia e della storia: inciampa nel mito, media tra pastori antichi e moderni. Nel suo diario di viaggio c’è la saggezza di Trilussa e quella di Lucrezio, ci sono le sonorità, le musiche, i richiami della natura evocati dalle note di Pino Cangialosi. Alla ricerca del lupo: un viaggio poetico e irriverente per una nuova politica della Natura. Fonte: comunicato stampa.
Altrove Teatro Studio Via Giorgio Scalia, 53 - 00136 Roma Tel +393518700413
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www.altroveteatrostudio.it
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