Già inserito nella programmazione della scorsa stagione, durante la quale ha registrato l'incredibile riscontro di oltre 60.000 spettatori in 37 repliche, “Cats” torna al Teatro Sistina per un lungo periodo che interessa quasi tutto il corrente mese di ottobre. Sul celebre musical scritto da Andrew Lloyd Webber (con testi basati sulla raccolta di poesie "Old Possum's Book of Practical Cats" di T.S. Eliot), abbiamo maturato nel tempo opinioni contrastanti: se da un lato, infatti, la sua trama è piuttosto inconsistente ("La storia si svolge durante una notte speciale in un vicolo di gatti randagi", recita il comunicato ufficiale, "in cui i felini si riuniscono per competere per l'opportunità di rinascere in una nuova vita"), dall'altro lo spettacolo tutto offre una coreografia straordinariamente brillante, elementi di danza incredibilmente dinamici e una colonna sonora memorabile, cosa comune, peraltro, a tutte le opere del compositore britannico. L'adattamento italiano, curato da un attentissimo Massimo Romeo Piparo, inoltre, è sublimato dall'ambientazione capitolina (per la prima volta autorizzata dall'autore anglosassone), in una ipotetica e futuristica discarica stracolma di opere d’arte e di reperti archeologici. Questo scenario, quindi, offre un'ulteriore opportunità, permettendo suggestioni evocate da ambienti straordinariamente familiari, come il Colosseo, la piazza della Bocca della Verità e, naturalmente, l'area sacra di Largo Argentina, sede nella vita quotidiana di una colonia di gatti piuttosto consistente. "Lo spettacolo", riferisce il regista, "è stato riadattato, restando come sempre fedelissimo alla partitura musicale e allo spirito voluto dai suoi creatori, e ha un’aderenza completa al gusto del pubblico italiano (.) E’ un’occasione per ribadire ancora una volta a tutto il mondo la centralità culturale e artistica della Capitale italiana, della sua Storia e del fascino che può conferire a storie prettamente anglosassoni come questa dei gatti Jellicle narrati da T.S.Eliot". Va inoltre rimarcata la presenza di un eccellente organico che propone tutte le musiche dal vivo: un quid pluris assolutamente non trascurabile che incarna in toto la ratio sottesa a qualsiasi rappresentazione teatrale che si intende tipizzare con la formula del musical (in passato, quantomeno tra gli spettacoli ai quali chi scrive ha assistito, soltanto "7 spose per 7 fratelli" al Brancaccio aveva proposto questo stesso identico format). Riguardo alle varie performance, tralasciando di esprimere giudizi sullo straordinario cast di ballerini, il cui operato non poteva che essere di eccellente tenore, viste anche le severe esigenze del noto regista italiano, preme segnalare la vocalità dirompente del tenore Fabrizio Corucci, impegnato nella interpretazione del personaggio Old Deuteronomy, qui denominato Gatto Filosofo, e il dolce intimismo vocale palesato da Malika Ayane nel classico "Memory", la quale, tuttavia, a modesto parere di chi scrive, ha manifestato sia una certa staticità posturale, sia una espressività del volto corrucciata, piuttosto in antitesi con la solarità espressa dal cast tutto. Infine, visitando nella pausa centrale il tanto pubblicizzato stand del merchandise, è stata rimarcata la colpevole assenza della colonna sonora in lingua italiana, un'occasione persa vista l'eccellenza dei cantanti impegnati nel citato musical. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 12 ottobre 2023. |
Cats
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