Il Marconi Teatro Festival propone il 12 luglio uno spettacolo dedicato al grande Ettore Petrolini ripercorrendo in una chiave attualizzata i grandi personaggi creati dall'eclettico artista.
Partendo dallo studio del repertorio del geniale attore romano, Enoch Marrella riporta indietro le lancette del tempo ai primi del novecento quando Petrolini era un divo del varietà ed i suoi personaggi, attraverso la mimica, la sagacità ed il gioco delle parole, criticavano la società con una satira intelligente, non sempre compresa pienamente, specie dagli esponenti del regime storico dell'epoca. Col raffinato lavoro di arrangiamento del maestro Paolo Panfilo ed il supporto di due giovani attrici, Marrella fa rivivere i personaggi più celebri nati dall'ingegno del grande artista: Fortunello (attinto da un fumetto), Gastone (parodia dell'attore cinematografico tronfio nel suo ego smisurato), i Salamini (personaggio vittima della stupidità altrui), Amleto (cavallo di battaglia di Petrolini) e Nerone (caricatura dell'uomo di potere). Spettacolo intrigante che affascina e genera malinconia, omaggio al più sagace ed originale rappresentante della comicità italiana, ma anche compiuta riflessione su quanto l'artista sia stato un visionario e futurista, tanto da poter affiancare al suo originario repertorio performance estremamente moderne ed attuali: Isabella e Beniamino in versione rap ne sono l'emblema. Enoch Marrella padroneggia i personaggi petroliniani con una capacità che fa trapelare quanto studio e quanta attenzione sia stata dedicata al comico. Nulla è lasciato al caso, dal trucco agli abiti, la mimica ed ogni singolo movimento anche solo di una ridottissima porzione del corpo. La musica dal vivo, riuscito adattamento degli spartiti originali, incorona una performance che ammalia, sempre sopra le righe, ma senza mai creare un disturbo. Una rappresentazione triste e comica al medesimo tempo, fantasiosa, come l'artista che ricorda, ma fortemente aderente alla realtà del tempo. Si ride, ma di un riso a volte amaro perchè l'attento spettatore non può non prendere coscienza di quanto il messaggio di Petrolini sia ancora attuale ed in questo Marrella è un maestro di funambolismo nel collegare, anche solo con poche e sfuggenti allusioni, le feroci profezie dell'artista romano ad episodi del nostro quotidiano. Rappresentazione di puro teatro dove l'arte deforma la realtà senza intaccarla, dove il vero ed il costruito si intersecano in un crocevia di antico e moderno senza confini e senza limiti. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 12 luglio 2023. |
Petrolini infinito
Teatro Marconi |