Scritto da Valentino Butti Sabato 11 Dicembre 2010 20:45 Letto : 1978 volte
Un rock maturo, il loro, melodico, mai banale, anzi ricercato e ricco di malie. Ecco, dunque, la ritmata “No time inside” farcita di interventi discreti di Gil e di Satomi; l’intimista “World is round pt.2”; l’hard rock sui generis di “Cut me paste me”; l’ipnotica e floidiana “Lay down forever”. E ancora il sinuoso incedere di “So well” con ancora il violino di Satomi ad ergersi a protagonista; la delicata “New hands”; l’etno rock della lunga “Poor king of sun/return” con il sitar dell’ospite Tomek Osiecki. Un album da gustare con calma, rarefatto, mai sopra le righe, un vero marchio di fabbrica a nome Believe. Gradevolissimo. 78/100
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Karol Wróblewski: Voce Anno: 2010 Sul web: |