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Progressive dalla Slovenia ? ebbene si! Progressive dalla Slovenia!
Formazione a 4 elementi,
Andrai Krzic (voce e tastiere),
Janez Moder (basso),
Miha Petric (chitarre) e
Bor Zakonjsek (batteria, ora sostituito da
Ziga Kozar), che già da qualche tempo bazzica la scena musicale slovena con apprezzabili risultati anche se solo nel 2006 riesce nell’esordio discografico con l’omonimo album.
Ma procediamo con ordine. Il gruppo si forma nel 2000 con una line-up leggermente diversa da quella attuale e nel corso degli anni riesce a farsi una certa reputazione con live-act in patria, in Croazia ed in Austria e questa predisposizione live si evidenzierà molto bene nel lavoro in questione. E’ infatti la resa praticamente da live in studio che colpisce da subito l’ascoltatore: suoni pieni, pastosi, compatti, granitici ed in nulla artefatti dunque.
Caratteristica che si evince sin dal primo brano ("
Lunin Svit") con begli intarsi strumentali molto seventies, un bel cantato ed un solo di tastiere à la
Caravan. Quasi un estratto dal primo album degli
Uriah Heep la successiva “
Angel” (ah che bell’Hammond ... ) con un Krzic che quasi riesce nella titanica impresa di raggiungere le tonalità acute del compianto Byron.
Reminiscenze hard-blus si riscontrano anche in “
Rigg’s family shot”; “
Pluton” è invece un breve (troppo breve ... ) strumentale di chiara matrice fusion con Petric protagonista. Splendido anche un altro strumentale “
Devet osem” con una felicissima frase di chitarra sul finale. Brano d’atmosfera pinkfloidiana, sostenuto da un raro gusto melodico è la lunga “
Ocean”.
Un jazz-rock d’annata fa invece da sfondo a “
Stirpe svetovi”. Chiudono l’orecchiabile hard-rock (non troppo hard comunque) “
How much ?” che ha il solo torto di finire un po’ repentinamente e “
The groove” dall’incedere ipnotico, in cui l’amore del gruppo per
Led Zeppelin,
Black Sabbath,
Deep Purple è evidente sin dalle prime note.
Termina così un bell’album senza dubbio; per niente innovativo, ma suonato con perizia, cuore e gusto.
Un appunto ed un consiglio che mi sento di rivolgere ai
Moonlight Sky è quello di focalizzare maggiormente l’attenzione sulla struttura compositiva dei brani, che possiedono quasi tutti una grande forza intrinseca che talvolta però non è portata a completo esaurimento, quasi non ci fosse la consapevolezza della bontà del prodotto.
Osate ragazzi, osate ...
70/100
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Bandiera Slovenia
Andraz Krzic: Voce, tastiere Janez Moder: Basso Miha Petric: Chitarra Bor Zakonjšek: Batteria Attuale: Ziga Kozar: Batteria
Guests: Jan Tomšic: Flauto, voce Jaka Jarc: Cori
Anno: 2006 Label: KUD France Preseren Genere: Progressive Rock
Tracklist: 01. Lunin svit 02. Angel 03. Rigg's Family Shot 04. Pluton 05. Devet – osem 06. Ocean 07. Štirje svetovi 08. How Much 09. The Groove
   

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