Scritto da Mario Dessalvi Giovedì 26 Aprile 2007 21:22 Letto : 2389 volte
Questo però, consentitemi di dirlo, non è una novità. Ci sarebbe piuttosto da meravigliarsi del contrario. In quest’ultima fatica del leggendario quartetto troviamo un solo brano destinato realmente all’immortalità, che si intitola “cult”, manco a farlo apposta. Un brano dalla violenza sublime. Tutto il resto merita una recensione a parte, perché è un disco che assume valenze diverse a seconda di chi lo ascolta. A me personalmente è piaciuto moltissimo ma non posso esimermi dall’indicarvi quelle che sono le caratteristiche controverse e che, volenti o nolenti, caratterizzano “Christ Illusion” in maniera peculiare. Troviamo infatti elementi caratteristici del sound alla vecchia maniera, quello per intenderci che ha caratterizzato tutto il metal estremo e che ha fatto scuola anche per quanto concerne l’hardcore e con ogni probabilità anche il nu-metal. Quel riffing violento che in pochi album è stato capace di scrivere la bibbia della musica estrema e che qui ritroviamo in brani come “Flesh Storm”, “Consfearacy” e nella già citata”Cult”, che si alternano però a momenti meno votati alla velocità quanto piuttosto a riffing più cadenzati, che se non sono assimilabili al nu-metal poco ci manca. Ricordano i migliori brani dell’era Hanneman, questo per alcuni sarà un bene mentre per i portabandiera del metal estremo sarà una sorta di compromesso tra nuovo e vecchio suond, un tentativo di mettere d’accordo tutti che, aldilà dei dibattiti che sfoceranno in seguito al suo ascolto, nulla toglie a quello che è il valore reale dell’album. Una considerazione importante va fatta anche alla luce del fatto che in questo disco emerge una compattezza straordinaria tra i quattro membri della band. Il ritorno di Dave Lombardo, se qualcuno ne dubitava, conferisce al disco quel tocco in più che per troppo tempo è venuto a mancare nella dimensione studio della band. Se a questo aggiungete lo scandalo che brani come “Jihad”, ispirato a tematiche relative a politica e religione, sono destinati a destare nell’opinione pubblica, abbiamo praticamente ottenuto un album destinato e divenire un classico. “Christ Illusion”: troppo poliedrico per poter essere assimilato alla prima produzione della band e troppo bello per poter essere paragonato a trascorsi più recenti. Comunque un album degno degli Slayer. |
Tom Araya: Voce e basso Anno: 2006 |