Con l’uscita di "Moon Music", i Coldplay mettono la decima tacca sulla fortunata carriera iniziata nel 1997 nel Regno Unito.
Stando alle dichiarazioni del frontman Chris Martin, il quartetto britannico si trova adesso al terzultimo album prima del definitivo stop alla produzione musicale, ma è importante chiarire subito un dettaglio molto importante: questo non significherà, come diversi media italiani hanno lasciato intendere, lo scioglimento della band. I Coldplay continueranno le loro performance live, abbracciando ancora una filosofia che ha ben pagato, con un tour del mondo dietro l’altro e circa 9 milioni di biglietti venduti per un totale di 946 milioni di dollari. La copertina del nuovo "Moon Music", l'amor che move il sole e l'altre stelle, si colloca come il successore di Music Of The Spheres, non solo cronologicamente bensì come concetto. Il quartetto ha scelto di allacciarsi ancora ai temi più cari, parlando di pianeti, astri, amore, libertà, ecologia e speranza. Virtù nobili che Martin, Johnny, Guy e Will sposano anche lontano dal The Bakery, il loro quartier generale a Londra, quando suonano in giro per il mondo. L’album è un trionfo di positività pop, elettronica e ottimismo, dal quale certamente usciranno un paio di hit pronte a risuonare nelle radio italiane fino alla prossima estate. "Feelslikeimfallinginlove", brano uscito come primo singolo mentre la band era ancora impegnata nel tour europeo, avrà anche un testo non troppo accattivante e già sentito nel panorama artistico internazionale, ma si è dimostrato un crack. Poi c’è "We Pray", in collaborazione con Little Simz, Burna Boy, Elyanna e Tini, un testo che grida ancora pace e unione. E fin qui l’album non fa una grinza rispetto allo stile dei Coldplay, anzi resta molto fedele a quanto ascoltato negli ultimi anni. Ma dalla quarta traccia in poi arrivano gli esperimenti, le mezze idee e le code strumentali tanto, forse troppo, lunghe. Le tracce "Good Music", "Aeterna" e "iAAM" (che piaccia o meno, quest’alternanza di maiuscole e minuscole è una scelta ‘artistica’) strizzano già l’occhio ai prossimi live, con frasi motivazionali e ritmi che faranno certamente ballare le grandi platee. "Jupiter" (Giove, appunto), tocca corde profonde raccontando metaforicamente la storia di una ragazza dall’orientamento sessuale fluido, chiosando con un I love who I love / Amo chi amo in un ritmo decisamente godibile, arricchito dagli archi di Davide Rossi. Il violinista italiano è noto per il proprio apporto musicale in "Viva La Vida" (esiste qualcuno che non la conosce?) così come in molte altre tracce, e forse in "Jupiter" si risentono quei suoni del capolavoro del 2008. C’è anche spazio per "Alien hits/Alien radio", il secondo nome di una canzone che in realtà ha al posto del titolo l’emoji di un arcobaleno. Scelta, e probabilmente anche pezzo, su cui si poteva decisamente sorvolare al momento di scegliere la tracklist ufficiale. La penultima creatura è "All My Love", l’ultimo singolo della storia della band, come ha detto il frontman: “Non ci saranno più singoli, non vogliamo farne ancora. È una canzone molto importante, non so nemmeno come sia uscita fuori ed è stato tutto naturale. Non c’è altro da dire se non che i Coldplay non sono stati e non saranno mai ‘cool’. Non importa se siamo al primo posto della classifica o al centesimo, facciamo queste canzoni per chi ci ama e alcune volte anche per chi non ci ama. Godetevela e rilassatevi”. "All My Love" è una ballata di poche ma profonde parole, accompagnata da una melodia dolce che commuove già adesso e farà commuovere in futuro quando Chris Martin la riproporrà negli stadi di tutto il mondo, accompagnato dagli inseparabili bracciali luminosi. È questa la sensazione di "Moon Music", cioè che nella maggior parte dei casi, i brani siano già pensati verso la rappresentazione live e meno per un ascolto “casalingo”, aspetto che in determinati casi penalizza il giudizio definitivo sull’album. Con l’ultima traccia, "One World", il frontman chiosa con un In the end it’s just love / Alla fine è solo amore, la cui traduzione meno letterale pone l’accento su quanto questo sentimento possa cambiare il mondo. Può farlo davvero? Dipende dalla visione che ognuno di noi ha della vita. È la fine dei Coldplay? Gli ultimi due album del quartetto inglese non hanno soddisfatto le aspettative della critica, ma il successo della band si è moltiplicato con i live. La sensazione è che, come sottolineato dallo stesso Chris Martin, ci si stia avvicinando al capolinea della produzione musicale e in questo senso la scelta di fermarsi a 12 pubblicazioni è corretta. In più, di qualche traccia ci sono eccome i guizzi musicali di quattro artisti fenomenali (con alle spalle una produzione multimilionaria), ma si intuisce anche un po’ di confusione e un’esagerata abbondanza di intro e code musicali senza logica. I Coldplay hanno dato molto alla musica internazionale e sembra che tanto continueranno a dare sopra al palco, con i loro show che hanno rivoluzionato l’idea di preparare un concerto. Non avendo colpito il centro con nemmeno con "Moon Music", sarà senz’altro quello il loro focus negli anni a venire, in attesa di scoprire cosa hanno in serbo per tutti con le due produzioni che restano da pubblicare.
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Chris Martin – voce, pianoforte, chitarra acustica, tastiera Jonny Buckland – chitarra elettrica, tastiera, cori Guy Berryman – basso, tastiera, cori Will Champion – batteria, cori, chitarra acustica, tastiera con Davide Rossi Jon Hopkins Little Simz Burna Boy Elyanna Tini Ayra Starr
Pubblicazione: 2024 Label: Noisy Records Genere: heavy-prog
tracklist Moon Music (featuring Jon Hopkins) – 4:36 Feels like I'm Falling in Love – 3:56 We Pray (featuring Little Simz, Burna Boy, Elyanna e Tini) – 3:53 Jupiter – 4:00 Good Feelings (featuring Ayra Starr) – 3:37 Alien Hits / Alien Radio – 6:09 IAAM – 3:37 Aeterna – 4:13 All My Love – 3:42 One World – 6:47
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