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Fabio Zuffanti
La Maschera Di Cera


LA MASCHERA DI CERA

Alessandro Corvaglia: Voce
Agostino Macor: Tastiere
Andrea Monetti: Flauto, sax
Fabio Zuffanti: Basso
Maurizio Di Tollo: batteria

- A&B -
Ciao Fabio e benvenuto sulle pagine di A&B.
- Fabio Zuffanti -
Ciao Valentino e ben ritrovato. Un saluto ai lettori di A&B!

- A&B -
Finalmente è stato pubblicato il nuovo album de La Maschera Di Cera, Le Porte Del Domani. Ma prima di affrontare il discorso MDC facciamo un passo indietro. A dicembre hai portato in teatro “The rime of the ancient mariner” parte 1 con tanto di balletto. Una faticaccia immagino ma anche grandi soddisfazioni. Pensi di ripetere l’esperienza in futuro per la seconda parte che hai in cantiere?
- Fabio Zuffanti -
Lo spettacolo teatrale è stato fantastico! Confermo che la fatica è stata molta ma altrettante sono state le soddisfazioni. La regista Susanna Tagliapietra è stata eccezionale nel trasporre sul palco le parole di Coleridge. L'apparato scenico, i cantanti, le coreografie, le proiezioni, le luci e tutto l'ensemble sono stati all'altezza di produzioni assai più blasonate. Io ho curato con Luca Scherani la direzione musicale del tutto suonando insieme alla band presente anche nel disco. Abbiamo avuto la grandissima gioia di avere il teatro sold-out e il tutto ・stato immortalato per un DVD + CD live che stiamo montando e mixando proprio in questi giorni in previsione di una prossima uscita. Mi piacerebbe molto ripetere l'esperienza con il secondo capitolo e rappresentare il poema nella sua interezza. Vedremo.

- A&B -
A tal proposito. Hai iniziato ad elaborare il secondo capitolo? Pensi di modificare qualcosa nell’approccio compositivo rispetto al precedente?
- Fabio Zuffanti -
Lo sto componendo in questo periodo e complessivamente credo seguirà abbastanza le atmosfere del primo con forse alcuni momenti un poco più “strani”. Ad esempio mi piacerebbe usare un vero coro con molti elementi e ho in mente un super-finalone dell'opera alla maniera dell'”Atom hearth mother” Pinkfloydiano. Vorrei anche coinvolgere alcuni cantanti diversi insieme a quelli che ho già usato nel primo capitolo. A livello strumentale la band non subirà cambiamenti, forse qualche aggiunta.

- A&B -
Sempre l’anno scorso hai pubblicato il tuo primo libro La Casta Musica, un libro di denuncia  sull’ ”ambiente musicale” italiano….
- Fabio Zuffanti -
Il libro si è mosso decisamente bene, il pubblico ha gradito e le critiche sono state in maggioranza positive. Ho avuto inoltre l'occasione di presentarlo in svariate situazioni e addirittura sono stato coinvolto in lezioni universitarie ove ho espresso il mio punto di vista e sopratutto sono finito a spiegare a molti che cosa è il rock progressivo. Su questo argomento credo farà altri incontri e presentazioni nei prossimi mesi. Penso che il momento delle “picconate” sia destinato a essere sovrastato dalla mia volontà di spiegare a un pubblico spesso ignaro che esiste altra musica oltre a quella che passa nei media, proporne la storia e cercare di fare interessare le persone ad essa. Visto che radio e tv non lo fanno l'unica è il vecchio e caro passaparola.

- A&B -
E veniamo all’oggi. Le Porte Del Domani. Un concept, ma non un concept qualsiasi, bensì un sequel di Felona e Sorona delle Orme. Com'è nata l’idea di un “azzardo” simile?  Perchè proprio Felona e Sorona insomma…Come pensi possano reagire i fans della Maschera? E anche quelli delle Orme?....le Orme stesse che, immagino, siano state, per cosi dire, avvisate….
- Fabio Zuffanti -
Sono stati avvisati ma, tra chi non ha risposto e chi non era interessato, purtroppo non abbiamo potuto coinvolgere nessuno di loro nel disco, cosa che ci avrebbe fatto alquanto piacere. L'idea di questo album mi è venuta in mente nell'estate del 2011. Ero in vacanza in Puglia e una mattina dopo una corsa in spiaggia con “F&S” nell'iPod ho cominciato a fantasticare su come avrebbe potuto essere il sequel di un disco del genere. E' stato un pensiero prima come fan poi come musicista. Chi ha detto che tali opere debbano rimanere uniche e intoccabili? Nel cinema spesso registi diversi realizzano sequel o prequel di opere realizzate da altri. Quindi perchè farlo non con la musica? Certo, i rischi sono molti ma nel profondo della mia incoscienza sapevo che sarebbe stato un successo. Detto fatto al mio ritorno a Genova ho cominciato a buttare già le idee; una mia personale continuazione della storia dei due pianeti, le parole e infine la musica. Ho cercato di rendere omaggio al disco delle Orme ma non ho dimenticato di comporre per la Maschera Di Cera cercando quindi di creare un disco nostro a tutti gli effetti, non un semplice tributo. Fatto ciò ho esposto l'idea agli altri nella band e all'inizio alcuni erano un po' perplessi dalla cosa ma dopo poco si sono ricreduti e abbiamo cominciato a lavorarci da subito con grande impegno e passione. Mau mi ha dato una grossa mano a sistemare i testi e tutta la band ha lavorato di lima agli arrangiamenti. Abbiamo poi registrato il disco tra maggio e settembre dello scorso anno all'Hilary studio stando bene attenti a tirare fuori i giusti suoni per quello che pensavamo sarebbe stato il disco della nostra maturità e, in qualche modo, consacrazione. Cosa che all'uscita dell'album si è realizzata in pieno; il disco è un grande successo, i nostri fan sono al settimo cielo (quelli delle Orme sinceramente non so, per il momento) e sono felice che in tutte le recensioni fin'ora uscite si sia sottolineato il fatto che “Le porte del domani” è un album de La Maschera Di Cera e non una fotocopia della musica delle Orme. Questa è MDC al 100% nel suo definitivo e personalissimo omaggio alla grande stagione del prog italiano.

- A&B -
A febbraio, se non erro, la rappresentazione in un teatro di Genova dell’album. Visto che avete fatto anche la versione inglese, pensate di presentarla in qualche concerto o rimarrete fedeli all’italiano? Sarebbe bello per chiudere il cerchio fare qualche data con le stesse Orme….in fondo suonano spesso con il Banco ed ora con i New Trolls…
- Fabio Zuffanti -
Al momento c'è in ballo una data al Verona Prog Fest insieme ad Aldo Tagliapietra. Per altri concerti insieme vedremo. A noi chiaramente piacerebbe moltissimo ma se non si riesce a organizzare non ne faremo una malattia, in fondo queste cose non dipendono da noi ma da manager, impresari e quant'altro. Se qualcuno di questi reputerà interessante l'idea la cosa andrà in porto. Riguardo ai concerti di prestazione nella maggior parte dei casi eseguiremo la versione italiana ma non è detto che magari all'estero non si possa rappresentare anche quella inglese.

- A&B -
Ho notato che i testi dell’album sono stati scritti da te e da Maurizio Di Tollo (tue tutte le musiche invece), mentre ad esempio l’ultimo “Petali di fuoco” era pi・un lavoro d’equipe con liriche e  musiche anche degli altri componenti. Ovviamente anche ne “Le porte del domani” gli arrangiamenti sono di tutto il gruppo, ma, comunque, come mai questa scelta?
- Fabio Zuffanti -
Tale scelta non è stata automatica. Originariamente avevamo in mente un album che fosse “corale” quanto e anche più di “Petali...”. La mia idea ha però portato a rivoluzionare tutto l'assetto della cosa. Io ho parlato francamente ai ragazzi esponendo la cosa e dicendo loro che era un progetto bello, forte e molto adatto a quello che è il nostro decennale (anche se il realtà il decennale era lo scorso anno :). Essendo il tutto un'unica suite di quarantacinque minuti divisa in più parti era chiaro che doveva esserci un unico compositore. Progetti “a tema” del genere se vedono l'apporto di troppe teste a mio avviso rischiano di perdere la loro omogeneità La fiducia che ho chiesto mi è stata concessa e credo sia stata ben riposta, visti i risultati. Non dimentichiamo comunque il grande impegno di gruppo sugli arrangiamenti e il decisivo lavoro sui testi con Mau che ha cambiato in meglio e reso più forti i miei abbozzi iniziali.

- A&B -
L’album solista di Maurizio “L’uomo trasparente” (a mio avviso una delle vette musicali del 2012), ci ha mostrato un autore in piena crescita compositiva (ma le avvisaglie c’erano già state in “Petali di fuoco”) che potrebbe dare tanto anche alla Maschera di cera del prossimo futuro….
- Fabio Zuffanti -
Ne sono convinto anche io ma, come ti ho detto prima, una volta venutomi in mente il progetto ho cominciato a lavorarci con un'idea molto omogenea di fondo e per un motivo o per l'altro mi sono ritrovato a buttare già da solo le musiche. Agli altri poi sono piaciute e così siamo andati avanti. Questo non vuol dire che nessuno abbia dato il suo contributo, anzi. Ci sono stati arrangiamenti, rivisitazioni, aggiunte e un sacco di altre idee che hanno reso a mio avviso questo lavoro molto corale, indipendentemente dal fatto che le musiche di base fossero mie.

- A&B -
In alcuni brani, doverosamente a mio avviso, riprendete delle linee melodiche e anche piccole porzioni di testo di “Felona e Sorona” ed anche, per i più attenti, di altri gruppi storici del periodo…
- Fabio Zuffanti -
Si, in realtà anche quello che sembra uguale è in parte sottilmente modificato. E' un po' come la copertina, a un primo sguardo sembra la stessa, poi le confronti e ti accorgi delle differenze.

- A&B -
La versione inglese, invece, vede Alessandro Corvaglia nelle vesti di “traduttore”. Hammill con “Felona and Sorona” aveva modificato i testi di Tagliapietra e Pagliuca adattandoli alla propria sensibilità Alessandro è stato invece più lineare mi pare…( nota che hai primi ascolti preferivo la english version….pur apprezzando di più in linea di massima, chi canta in italiano)
- Fabio Zuffanti -
A dire il vero avevamo chiesto a Hammill se poteva essere interessato ma purtroppo, anche lui, ci ha risposto gentilmente che non se la sentiva. Alessandro si è quindi preso in carico la cosa e in poco tempo ha preparato una traduzione. Probabilmente con meno modifiche rispetto al lavoro che fece Hammill ma già il continuo del sequel era una mossa piuttosto personale, anche se ragionata, se Alessandro avesse scritto cose diverse da questa impostazione italiana avrebbe forse rischiato di fare un "sequel versione 2" e non era il caso. Anche se, come avrai notato, alcune frasi sono state cambiate con una leggera diversità di senso rispetto all'italiano. Personalmente adoro entrambe le versioni perchè è quasi tangibile la forza e la passione che esprimono.

- A&B -
Per dare ulteriore continuità al progetto, la copertina è un quadro di Lanfranco, lo stesso pittore surrealista usato all’epoca dalle Orme…
- Fabio Zuffanti -
Lanfranco è stata la “ciliegiona” sulla torta! Per questo dobbiamo esser grati a Matthias Scheller e Massimo Buffa di AMS/BTF che si sono recati personalmente a casa del grande artista e gli hanno sottoposto la nostra musica. Questi è rimasto positivamente colpito e affascinato dal progetto e ha scelto personalmente il quadro che doveva rappresentarlo; “Gli Amanti Del Sogno”, opera del 1968. Quadro simile ma non uguale a quello usato per “F&S”, come dicevo prima. E con una grande particolarità nel quadro del 1973 l'uomo e la donna non comunicano, in questo sono fusi uno nell'altra e sullo sfondo appare il frutto di questa unione. Un'immagine in perfetta sintonia con la nostra musica e il nostro concept.

- A&B -
Ora però paradossalmente, il problema per il gruppo potrebbe essere “cosa fare da grandi”…..Le lunghe suite le avete fatte, il formato canzone l’avete provato, il concept-omaggio pure…..E’ presto ovviamente, ma che dobbiamo ancora aspettarci…
- Fabio Zuffanti -
Al momento non lo so e forse non lo voglio nemmeno sapere. Le possibilità sono molte ma ci prenderemo il giusto tempo per analizzarle. In questa fase credo sia giusto pensare solo al presente.

- A&B -
Due parole sui due ospiti presenti: Martin Grice dei Delirium al flauto ed al sax a conferire con quest'ultimo strumento dei richiami ai King Crimson e Laura Marsano alla chitarra elettrica, dotata di ottimo gusto e autrice dello splendido "solo", ad esempio, su “Alba nel tempio"....
- Fabio Zuffanti -
Martin era un nostro vecchio sogno. Sono anni che pensavamo di ospitarlo in qualche nostro disco e finalmente è arrivata la giusta occasione. Ne siamo molto felici e soddisfatti, sopratutto Andrea che letteralmente adora il suo lavoro nei Delirium. Riguardo Laura aveva già suonato nel disco di Mau e tutti eravamo rimasti piacevolmente colpiti dalla sua tecnica e gusto. Coinvolgerla ci è sembrato quindi naturale e credo che in alcuni punti del disco (“Alba sul tempio“ è uno di questi) la sua chitarra riesca veramente a portarti in una dimensione ultraterrena.

- A&B -
Un 2013 tutto dedicato alla Maschera di cera ed Hostsonaten oppure…
- Fabio Zuffanti -
In realtà sto pensando anche a un nuovo progettino ma per ora è un po' presto per parlarne :)

- A&B -
So che sei piuttosto “onnivoro” musicalmente parlando. Quali sono stati gli album che più ti hanno colpito dell’anno appena trascorso e che magari ti sentiresti di consigliare.
- Fabio Zuffanti -
Uno su tutti il disco dei North Atlantic Oscillation, band inglese che propone un ottimo e assai originale mix di Genesis, Radiohead, Beach Boys e altro con bellissime composizioni. Ho poi gradito assai il DVD di Steven Wilson, credo stia andando in una direzione ogni giorno più interessante. Chissà come sarebbe fare un disco a quattro mani :)

- A&B -
Grazie per la consueta disponibilità e a presto
- Fabio Zuffanti -
Grazie a te e un salutone

Fabio

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