Scritto da Bartolomeo Varchetta Domenica 22 Novembre 2015 12:59
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Scritto da Daniele Ruggiero Domenica 22 Novembre 2015 12:22
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Scritto da Bartolomeo Varchetta Domenica 22 Novembre 2015 12:12
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Scritto da Gianluca Livi Domenica 15 Novembre 2015 19:51
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Scritto da Daniele Ruggiero Giovedì 12 Novembre 2015 23:00
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Scritto da Bartolomeo Varchetta Giovedì 12 Novembre 2015 22:54
Secondo album per la band milanese che dopo l’esordio del 2013, con il lavoro intitolato “Io”, conferma il target adolescenziale a cui sono indirizzati i propri sforzi.
Tutte le tracce appartengono infatti al genere maggiormente in voga tra i teen-ager d’oggi e cioè al cantautorato spiccatamente pop, costituito da melodie orecchiabili ed accattivanti al primo ascolto, che traggono origine e spunto da quella miriade di gruppi britannici di turno che nascono come funghi, ed il più delle volte altrettanto velocemente scompaiono per raggiunti limiti di età, spesso non oltre quella i cui suffisso termina per “enta”. |
Scritto da Bartolomeo Varchetta Mercoledì 11 Novembre 2015 22:58
Quando si è rock dentro è difficile mascherare la propria indole e i Malascena lo dimostrano in toto.
L'album si presenta con un look molto ad effetto, degno delle produzioni più blasonate (se non per il supporto che, seppur molto curato, ricorda i masterizzabili casalinghi), corredato da artwork, ad opera di Eleonora Busi, molto bello e ricercato, in una confezione di lusso, con una copertina degna di un quadro che tutto lascerebbe presupporre tranne che al tipo di musica proposta (e dove addirittura ad ogni traccia è dedicata una card con immagini e testi annessi). Inomma, da sola la confezione merita l’acquisto dell’album! |
Scritto da Bartolomeo Varchetta Mercoledì 11 Novembre 2015 22:53
Una copertina coloratissima e suggestiva che ritrae una strada illuminata da una miriade di luci di automobili ed insegne, distorte e filtrate da un vetro bagnato; un package cartonato gradevole e di buon livello qualitativo che denota cura dei particolari.
Ecco come si presenta all’impatto tattile e visivo “Il mare di Dirac” firmato “La Belle Epoque”, album autoprodotto per il quale gli artisti hanno impegnato tutto loro stessi e del quale hanno pubblicizzato l’artigianalità anche sulla loro pagina Facebook. Artigianalità peraltro riscontrabile anche dalla tipologia di supporto audio adoperato.
Onore al merito quindi a tutti quegli artisti che portano avanti la loro passione con sforzi personali, senza dover sottostare a quelle logiche di mercato imposte dalle case discografiche, soprattutto quelle maggiori. |
Scritto da Bartolomeo Varchetta Mercoledì 11 Novembre 2015 13:19
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Scritto da Umberto Guerani Mercoledì 11 Novembre 2015 10:21
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Scritto da Daniele Ruggiero Domenica 08 Novembre 2015 12:40
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