Scritto da Daniele Ruggiero Martedì 13 Ottobre 2015 20:43
Portland è un luogo lontano, è il confine di tante emozioni, è un viaggio tra terra e mare, è l'ispirazione di David Ragghianti e dà il nome al suo debutto. ITALIA Tracklist: Formazione: |
Scritto da Valentino Butti Martedì 13 Ottobre 2015 20:18
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Scritto da "Eric" G. Laterza Lunedì 12 Ottobre 2015 13:29
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Scritto da Roberto Cangioli Domenica 11 Ottobre 2015 21:12
Le Urla tra gli Alberi nascono nel Febbraio 2014 nel quartiere Monterosso ai piedi del colle Maresana, a Bergamo. L’ambiente boschivo circostante influisce sulle atmosfere autunnali dilatate e nostalgiche, a volte aggressive (e la chitarra distorta ne è l’emblema), che prendono ispirazione da illustri predecessori quali Slint, Sonic Youth, Motorpsycho, Caspian, Nirvana e Verdena. |
Scritto da Bartolomeo Varchetta Domenica 11 Ottobre 2015 20:22
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Scritto da Gianluca Livi Sabato 10 Ottobre 2015 18:38
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Scritto da Gianluca Livi Venerdì 09 Ottobre 2015 21:25
Gli Outlaws sono un gruppo grandioso, forse più valido di gruppi ben più conosciuti. Originari di Tampa, in Florida, sono certamente una delle più alte espressioni dell'hard southern al mondo. |
Scritto da Roberto Cangioli Venerdì 09 Ottobre 2015 21:00
“Broken Branches” è il progetto solista di Livio Lombardo, alias Saint Huck (nome d’arte preso dall’omonima canzone di Nick Cave), già chitarrista e cantante dei Fräulein Alice, band siciliana shoegaze con cui ha registrato nel 2012 l’album "I Love You Lucilia". Da quell’esperienza l’autore ha raccolto alcune atmosfere e si è riappropriato di alcuni brani che erano stati scritti appositamente per quel periodo. Per questo motivo “Broken Branches”, disco maturato in cinque anni (anche se come afferma Saint Huck, è stato registrato a Ragusa quasi in diretta, con la supervisione di Carlo Natoli), risente dell’esperienza pregressa dell’autore sin dal primo “Breaking Branches”, rami spezzati con un passato non molto lontano. Tenui acquarelli armonici che delineano atmosfere rarefatte, in una clima al limitare del sogno. Questa è l’impressione di ritorno ascoltando i 9 episodi che compongono questo primo lavoro firmato Saint Huck; centellinati gli effetti elettronici, che invece lasciano spazio a molta acustica in cui la chitarra, ma anche mandolino e il banjo sono preponderanti, suoni apparentemente puliti si amalgamano ad altri contaminati, distorti e per questo, vivi, come in “The Deepest Sea”, forse il brano più emblematico dell’album. Track list: Credits: |
Scritto da Bartolomeo Varchetta Venerdì 09 Ottobre 2015 20:22
Risalente al 1991, questo quinto disco per gli Stadio, dal titolo curioso, può senza dubbio essere considerato l’album della maturità. |
Scritto da Gabriele Martelli Mercoledì 07 Ottobre 2015 20:38
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