Ancora una volta, il Teatrosophia si conferma un contenitore di arte drammatica di qualità pregevole. La Dark side Theatre Company, già esibitasi lo scorso aprile con l’opera "Darkmoon", propone una pièce inedita scritta a quattro mani da Lorenzo Martinelli e Matteo Fasanella. In questo testo, il soggetto indagato è una dinamica familiare ordinaria. Due fratelli si ritrovano in occasione di un evento luttuoso, la perdita della mamma. Ripercorrono attraverso i loro alterchi il tratto di vita vissuto insieme, il trauma dell’abbandono del proprio padre e rivelano aspetti del proprio carattere e vissuti sconosciuti gli uni agli altri. Il dramma si consuma nel realizzare che nonostante il legame familiare e una parte di vita condotta quotidianamente insieme, ci si riscopre sconosciuti. Fabrizio che ha comportamenti che fanno pensare allo spettro autistico ad alto funzionamento, data la formidabile capacità mnemonica, lavora in fabbrica ed è rimasto a vivere con la mamma, mentre Fausto è un attore a cui è mancata l’occasione di fare il gran salto per affermarsi come tale. Per dirla con Thomas Wolf "...la solitudine, lungi dall'essere un fenomeno raro e curioso, peculiare a me e pochi altri uomini solitari, è il fatto centrale e inevitabile dell'esistenza umana." Ed è proprio di tante solitudini quotidiane che sono piene le nostre vite, e poi accade, a causa di un evento, o solo fortuitamente , che ci si incontri, che ci si affacci nella solitudine di un altro, più difficile se quest’individuo è legato da vincoli familiari a causa dei preconcetti cristallizzati, ed è allora che si svela la parte inedita della persona. “La morte può diventare un’occasione” è la frase contenuta nel messaggio di cordoglio del padre, assente anche in tale circostanza, e in un senso del tutto inaspettato lo diventa. I drammi introspettivi sono interrotti da elementi di ilarità, di movimento scenico degli attori che diventano essi stessi scenografia dal momento che i pochi elementi che la compongono sono ridotti all’essenziale. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 10 ottobre 2024. |
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