Esuberante, scintillante, sentimentale, vibrante, commovente, tenero: Tutti parlano di Jamie è un musical di altissimo livello, costruito su una storia vera da Jonathan Butterell, ritorna nella versione italiana al teatro Brancaccio, riscuotendo ampi consensi e tanto entusiasmo nel pubblico. Il leit-motiv della storia è il tema dell’ inclusività e dell’accoglienza, della diversità: ma c’è molto altro. In maniera semplicistica potrebbe venir ridotto ad un manifesto di temi cari al mondo lgbtq, ma sarebbe riduttivo fermarsi a quest’aspetto, poiché sono in gioco contenuti di natura più universale: la diversità, l’accettazione e l’accoglienza, la ricerca della propria identità, i conflitti dell’adolescenza, l’amicizia, l’amore materno, una figura paterna nociva, l’affermazione in un gruppo sociale, la lotta ai pregiudizi, il desiderio di riscatto. La narrazione ruota attorno alla figura di Jamie (Giancarlo Commare), un ragazzo sedicenne che coltiva il sogno di diventare una drag queen, attraversando dubbi e paure, vincendo la disistima per il proprio aspetto e scoprendo in se una luce nuova che farà risplendere la bellezza che in realtà possiede. Il ragazzo affronta le ferite causate da un padre egoista ed assente, e dai pregiudizi di alcuni compagni, che non mancano di deriderlo e offenderlo ad ogni occasione. Trova grande coraggio nell’amore di sua madre, nell’amicizia con Pretty (Benedetta Boschi), una ragazza musulmana che subisce offese e derisione per l’appartenenza al suo gruppo sociale e religioso; saranno la rete che impedirà a Jamie di lasciarsi vincere dal dolore, per affermare il suo posto nel mondo e imparare a brillare. Strepitoso nel ruolo di Jamie , Giancarlo Commare, le cui abilità canore e recitative stupiscono ed appassionano, sciolto nella danza, vivace, convincente. Tutto il cast è di fatto di primissimo livello, ma una nota va spesa in favore di Barbara Cola, cantante di esperienza e voce notevole, le cui toccanti interpretazioni da solista commuovono teneramente. Si alternano spezzoni comici e divertenti, coloriti di un linguaggio scurrile tipico del mondo giovanile, con battute allusive alla sfera sessuale ma tuttavia contenute e limitate a rafforzare la vis comica. Le scenografie realizzate da Alessandro Chiti sono ben studiate per i rapidi cambi di scena, variando da ambienti ricchi di dettagli e colori, a sfondi più essenziali dove la scena è dominata dai balletti. Un musical, nuovo emozionante, vivace e sentimentale, da non perdere. La recensione è riferita alla rappresentazione del 16/02/2023 |
TUTTI PARLANO DI JAMIE Musical
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