Darkmoon
Roma, TeatroSophia, dal 4 al 7 aprile 2024

L’opera, tratta dal romanzo di Michele MariIo venia pieno d’angoscia a rimirarti”, narra una storia che coniuga elementi di fantasia e spunti reali della vita e della poesia di Giacomo Leopardi.
I protagonisti sono i fratelli Salesio, Orazio e Pilla, figli del conte Monaldo Leopardi di Recanati, i quali, nelle diverse intersezioni temporali, ricostruiscono, tassello dopo tassello, le vicende della loro infanzia, in particolare dell’estate del 1812, funestata da misteriosi e spaventosi eventi.
Salesio è uno dei nomi di Giacomo Leopardi, come pure Pilla, richiama Paolina, la sorella più giovane, e Orazio è il secondo nome del fratello Carlo.
Ci ritroviamo a vivere quegli eventi intimi e familiari, che verosimilmente potrebbero avvicinarci al mondo del poeta romantico, in cui i piani temporali si alternano continuamente, scanditi dalle luci ora calde (passato) e ora fredde (presente) a rimarcarne il passaggio.
La sorella Pilla legge i versi del fratello Salesio ispirati dalla luna, tema tanto caro e ricorrente, ne ammira la genialità ed insieme al fratello Orazio ricordano gli anni della loro prima giovinezza, caratterizzati da studi rigorosi e rigida disciplina, ma anche da tanta complicità e affetto tra i tre fratelli.
L’amenità di queste rimembranze s’interrompe al sovvenir loro di eventi tragici che hanno caratterizzato l’estate del 1812: al tempo, Salesio, il maggiore aveva circa 14 anni ed era nel pieno dei suoi “sette anni di studio matto e disperatissimo”.
Tre pecore sgozzate, un cane e un bifolco del vicino borgo, i misteriosi delitti attribuiti ad una bestia indefinibile.
Attraverso ricerche e ricostruzioni, i tre giovani rimettono insieme frammenti di conoscenze e memorie della vita dei propri avi, arrivando a considerare una possibile doppia natura trasmessa geneticamente in alcuni componenti della famiglia: la licantropia.
Sebbene fin da subito s’intuisce la soluzione del mistero, la ricomposizione della storia attraverso indizi è appassionante: si caratterizza come ricerca bibliografica, ricorrendo a saperi antichi ma anche a documenti di famiglia, come ci si aspetta da tre fratelli eruditi e brillanti ed ognuno arriva a definire aspetti diversi della stessa verità. Struggente l’interpretazione di Salesio, in particolare quando declama versi alla luna, esprimendo tutto il suo dolore esistenziale, l’attore non esiste più, è Giacomo stesso che rivive: i sentimenti espressi sono vibranti, il potere della parola è amplificato dal sentire intenso del momento.
Dolcissima e delicata, affettuosa, remissiva è Pilla, l’amatissima sorella, nel suo abito sobrio, semplice e impreziosito da bottoni gioiello, mentre Orazio, figura più pragmatica e razionale che mal sopporta gli eccessi del fratello, resta più spigoloso e duro nei suoi giudizi.
Una scena semplice, ma curata nel dettaglio, così come si addice ad un teatro singolare e affascinante come TeatroSophia, che ha il gran pregio di immergerci in una narrazione globale, vi si colgono gli sguardi, i sospiri e ogni variare delle espressioni facciali nonchè la grazia dei movimenti, e l’impeto contenuto del dolore, e per quanto l'eloquio sia sofisticato e dal ritmo piuttosto lento e costante, mai si viene a perdere l'attenzione, ma si resta avvinti dalle forbite elucubrazioni.


Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 5 aprile 2024.





Giacomo Leopardi
Darkmoon
Uno spettacolo della
DarkSide LabTheatre Company



Liberamente tratto da
"Io venia pien d'angoscia a rimirarti"

con
Sabrina Sacchelli
Niccolò Berti
Giuseppe Coppola

Regia e drammaturgia: Matteo Fasanella
assistente alla regia: Lorenzo Martinelli
Allestimento scenico: Alessio Giusto
Disegno luci: Matteo Fasanella
Foto e grafica:Agnese Carinci
Produzione :Darkside ETS

Debutta a Teatrosophia la DarkSide LabTheatre Company con una drammaturgia originale che parte da suggestioni fornite sia dal patrimonio poetico/filosofico di Giacomo Leopardi, sia dall’idea narrativa di Michele Mari. Vengono coniugati diversi registri linguistici e stili narrativi giocando tra l’onirico e il realistico e alternando due e più linee temporali. 1825 – Una torrida estate in una campagna della provincia italiana. Un incubo ormai dimenticato riemerge dal passato a tormentare i giorni e le notti di tre fratelli, Salesio, Orazio e Pilla, ritrovatisi nella vecchia tenuta di famiglia. Nell’estate del 1813 una feroce creatura si aggirava tra i boschi, spargendo sangue e mietendo vittime. Poi la bestia improvvisamente scomparve. Dodici anni dopo, nuove domande, intime inquietudini e ombre inconfessabili. Tra antiche sepolte leggende e risposte impossibili, i tre si troveranno davanti al mistero della propria umanità, al giogo del sapere e al potere alchemico della poesia. “Le pagine inquiete del Leopardi, la sua penna raffinata e carnale, la sua fame di vita e di bellezza e lo sguardo sempre acceso da una sensibilità che è dono e condanna, fanno di lui un antenato carissimo ma spesso inavvicinabile per la nostra idea di teatro. La lettura del romanzo di Michele Mari e della sua peculiare rivisitazione della vita intellettuale del poeta ci ha fornito la chiave per una drammaturgia affine alla nostra cifra stilistica. Che rivelazione sarebbe se scoprissimo che il lavorio intellettuale del poeta, abbia risvegliato un misterioso istinto primordiale che condiziona il suo pensiero, il suo corpo, la sua identità e la sua esistenza tutta? Se, in segreto, Salesio Giacomo Leopardi fosse un lupo mannaro? Matrigna è la Natura, che nel suo giogo ci tiene incatenati. Insondabili siamo a noi stessi, per quanto possiamo studiarci: ineffabile e inquieto è l’animale che ci abita, che da sempre guida i passi dell’uomo sulla terra che lo ospita. Mannaro o no, Giacomo è esattamente ognuno di noi davanti all’abisso del proprio essere.” (fonte: comunicato stampa)


Spettacoli:
GIOVEDI' 4 aprile 2024 h:21:00
VENERDI' 5 aprile 2024 h:21:00
SABATO  6 aprile 2024 h :17:30 e h:21:00
DOMENICA 7 aprile 2024 h.18:00

T+39 06 68801089
M +39 353 3925682





TEATROSOPHIA
via della Vetrina 7
Roma  
tel. 06.68809108


Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.