Con 1437 versi, il Miles Gloriosus è la fabula palliata più lunga che ci sia giunta. Essa costituisce una preziosa fonte di ispirazione per migliaia di scrittori, comici, librettisti e artisti. Il regista Leo Muscato ha voluto omaggiarci d'una versione deliziosamente irriverente e sagacemente pungente, declinata attraverso un eccellente cast integralmente femminile. La purpurea suggestione del crepuscolo siciliano rende magiche le gesta mosse dai personaggi nati dalla penna plautiana, nella adamantina cornice del Teatro Greco di Siracusa. L'opera è uno spettacolo ambientato in un accampamento militare multicolor, elegantemente insubordinato e vitale. Come non riconoscere in Pirgopolinìce (Paola Minaccioni) la maschera del prosopopeico millantatore che, travestito dal ruolo e dalla divisa, cela evidenti supposte vessazioni subite, ravvedendo, da par nostra, delle simiglianze riferite a personaggi di spicco della politica e della società contemporanea, facilmente identificabili in numerosi leaders nazionali e mondiali. In Artotrògo (Alice Spisa) il parassita per antonomasia, l'opportunista portaborse deputato all'amplificazione delle ostentate imprese del Miles che rappresenta davvero quel compendio atto a discernere l'utile dal cagionevole. In Palestrione la sfacciata attitudine all'astuzia del servo di Pleusicle, anch'egli ora alla mercè del soldato che organizza, come un regista, i suoi collaboratori e inventa ingegnosi stratagemmi volti a soddisfare le sue personali esigenze. Le uniche ufficiali figure muliebri protagoniste nella commedia, Acroteleuzio (Deniz Ozdogan) e Milfidippa (Charlotte Barbera), entrambe meretrici, guadagnano in scena meritatamente invero, il ruolo accattivante di adescatrici di sorrisi e benevolenza, transitando nei millenni, attraverso la grande beffa dei ruoli che ha voluto l'uomo come genere costantemente protagonista e la donna come risma, durevolmente subordinata. Eccellente il risultato. Catartico e irrinunciabile. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 13 giugno 2024 |
Miles Gloriosus |