Non soltanto un tuffo nel passato, questo musical, ma anche una ottima opportunità di apprezzare alvei artisti spalmati su quattro differenti discipline: canto, danza, recitazione e musica dal vivo. La regia dinamica e vivace di Luciano Cannito, infatti, convoglia con abile dosaggio le molteplici energie concretizzate da un numero incredibilmente esteso di artisti, tutti estremamente capaci nell'offrire variopinte sfumature di colori, una stratificata gamma di note musicali e passi di danza in cui classico e moderno si alternano con inviadibile osmosi (impossibile, al riguardo, non notare l'impostazione accademica di almeno una della ballerine, sempre caparbiamente indirizzata a muoversi sulle punte). E' davvero poco rilevante la circostanza che non tutti i personaggi della nota serie tv siano effettivamente ripresi, giacchè "Fame: saranno famosi", nella sua esecuzione teatrale, più che una mera trasposizione, rappresenta un concetto, qui perfettamente incarnato, che ha il sapore della seconda pelle dalla natura indelebile. Certo, le magnifiche musiche ad opera di Michael Gore aiutano non poco a ricreare una magia dall'immancabile connotazione vintage, ma sarebbe ingeneroso non elogiare gli strumentisti per le loro esecuzioni live nonché l'efficace e difficile opera di traduzione dei testi (i quali, non soltanto non scalfiscono di una virgola il potenziale comunicativo dell'opera ma, anzi, consentono una maggiore e più pertinente interazione con gli artisti). Il main theme, peraltro, viene saggiamente proposto a fine opera in lingua originale, in una fase, cioè, in cui il potenziale comunicativo si è ormai esaurito in termini di piena sublimazione, lasciando quindi doveroso spazio alle aspettative emotive sottese a sane evocazioni dal sapore adolescenziale. Alla luce di quanto sopra, possono essere certamente perdonati sia il sigmatismo palesato da una delle attrici/cantanti, pur dotata di una voce efficace, impreziosita da un'estensione vocale incredibilmente estesa, sia l'inserimento nei dialoghi di un linguaggio occasionalmente diretto, comunque mai del tutto gratuito. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 09 maggio 2024. |
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