“Sopra, noi” è la storia di una giovane coppia che affronta le difficolta dei trentenni di oggi tra precarietà, incertezza, mancanza di prospettive per il futuro e tanta incomunicabilità.
Fare l’amore in machina in luoghi isolati a quasi trent’anni è un po’ avvilente, ma Stella e Vincenzo non hanno altre alternative vista l’impossibilità di trovare un lavoro dignitoso e remunerativo nonostante i loro titoli di studio. Una situazione che riguarda quasi un’intera generazione che, nonostante un buon curriculum scolastico, l’impegno sociale, la voglia di mettersi in gioco e la speranza in un futuro migliore, è costretta ad adattarsi a situazioni avvilenti che rendono anche i momenti di intimità fonte di disagio e sconforto. “Sopra, noi” affronta temi attualissimi aprendo una riflessione sulle relazioni umane e soprattutto sulla difficoltà di comunicare, di aprirsi all’altro per farsi comprendere e supportare. Lo spettacolo è un’immagine cruda di una generazione che ha perso la capacità di parlare e soprattutto di farsi capire, schiava del cellulare e relegata in frasi fatte e luoghi comuni che fungono da maschera di un disagio profondo. I due giovani attori (anche autori del testo) riescono, non senza momenti di ilarità, a rappresentare uno spaccato della società: si arrabbiano, inveiscono, si accusano, fanno domande alle quali però non riescono a dare risposte. E la triste constatazione è che poi rimane tutto come prima, incapaci o forse impossibilitati, di “andare oltre”. Neanche l’inconveniente nel quale si trovano coinvolti riesce a far cambiare la situazione, nonostante li metta nella condizione di provare a parlare. Lo spettacolo è gradevole nella sua profondità, alcune espressioni strappano al pubblico in sala risate, alleggerendo la tensione generata dalle liti dei due protagonisti. Bravi i due interpreti nell’esternare tutta la loro rabbia e frustrazione. Minima la scenografia: l’abitacolo di una autovettura dove si dipana tutta la vicenda. Forse risultano eccessive alcune pause, lunghi momenti di silenzio che seppure ben inseriti nel contesto del racconto, rischiano di interrompere la fluidità dello spettacolo. Certamente molte coppie si possono ritrovare nelle situazioni rappresentate a dimostrazione di come il teatro possa essere lo specchio della realtà e dei tempi e sia capace di rappresentare la vita vissuta in tutta la sua oggettività.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 13 gennaio 2024. |
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Sopra, noi
drammaturgia Deborah Ponzo e Marco Zicari
con Deborah Ponzo e Marco Zicari
regia Marco Zicari
aiuto regia Sebastiano Monte
illustrazione Susanna Mariani
Teatro Trastevere Il Posto delle Idee Via Jacopa de' settesoli 3 Roma
Consigliata Prenotazione
feriali ore 21, festivi ore 17,30
Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa)
Contatti: 065814004-3283546847
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