Il racconto di una vita con qualche riflessione non sul momento storico, ma sull’esistenza stessa, fatta con lucidità ed un pizzico di ironia che, come si sa, non guasta mai.
Senza prendersi troppo sul serio Dodi Conti nel suo spettacolo “Dodi’s Life”, del quale è autrice insieme a Marco Melloni e Paola Mammini, con la direzione di Maria Cassi, ripercorre la sua vita fin dalla tenera infanzia, ricordando la sua famiglia, gli aneddoti significativi, le esperienze, il tutto guarnito da riflessioni e da un approccio moderatamente comico che ne risalta gli aspetti più divertenti senza svilirne l’importanza. Un viaggio che la protagonista vuole compiere insieme al pubblico dell’affollata sala del Teatro Lo Spazio, impregnando l’aria della sua verve, senza risparmiarsi e sfruttando a pieno la sua mimica facciale e la sua fisicità, riuscendo così a rendere umoristici anche eventi non particolarmente esilaranti. Un racconto che nella sua narrazione non perde di vista i sentimenti spingendo a riflessioni sulla vita e su come approcciarsi ad essa, arrivando anche a toccare argomenti sensibili dimenticando il “politicamente corretto” ed utilizzando vocaboli che, in tale contesto, non offendono nessuno, anzi, arricchiti da una simpatica inflessione dialettale romanesca, ne implementano il significato con raffinata leggerezza e totale assenza di volgarità.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 26 marzo 2024. |
Dodi’s Life di Dodi Conti, Marco Melloni, Paola Mammini Eclettica attrice, comica ed autrice, Dodi Conti torna sul palco come interprete e protagonista dell’ironico “Dodi’s Life”, testo di stand up comedy firmato insieme agli autori Marco Melloni e Paola Mammini. A dirigerla in scena Maria Cassi, che accompagna Dodi in un nuovo viaggio che non promette niente di buono e neanche nulla di cattivo. A dirla tutta, “Dodi’s Life” non promette proprio niente, in controtendenza al momento storico in cui tutti promettono tutto: felicità, ricchezza, riforme, incentivi, soluzioni al riscaldamento globale, inquinamento, pandemie e chi più ne ha, più ne offre. Ma Dodi, non certo nuova a distinguersi per atavica ma temeraria indolenza, porta in scena l’unico argomento su cui non solo si sente davvero preparata, ma sul quale sente di poter esprimere un’opinione senza offendere la sensibilità di nessuno: sé stessa. E al massimo si potrebbe offendere da sola, ma in quel caso, se la vedrà lei e nessuno potrà sentirsi coinvolto. Quindi, niente paura! Teatro Lo Spazio |