Così è (se vi pare)
Milano, Teatro Franco Parenti 7
13 dicembre 2023

Eccellente messa in scena al Parenti di una delle opere più intriganti di Pirandello, dove vengono analizzate le relazioni tra realtà e immaginazione, finzione e verità, e la difficoltà e inutilità della loro ossessiva ricerca.

La classica macchina teatrale dell’autore unisce dramma a venature di paradosso e ironia contrapponendo in scena dialoghi, spesso concitati, delle persone cosiddette normali destabilizzate nelle loro convinzioni, ai dialoghi-monologhi introspettivi dei tre personaggi al centro della loro attenzione: il signor Ponza, sua moglie circondata da un’aura di mistero e la suocera, la signora Frola.
Arrivati nella nuova dimora dopo aver perduto tutto a causa del terremoto, il comportamento dei tre viene considerato strano dalla nuova comunità che li accoglie, e suscita una miriade di pettegolezzi che portano al crearsi di due fazioni: quelli che credono alla versione dei fatti raccontata da Ponza e quelli che invece credono alla verità di Frola relativamente al motivo dell’isolamento e segregazione della moglie, convitato di pietra durante tutta la rappresentazione. Ne deriva un’onda crescente di supposizioni, tentativi di spiegazione, contradditori ed interrogatori che diventa man mano uno tsunami mediatico, vero e proprio gioco al massacro della vita dei nuovi arrivati in forma di indagine. Fondamentale sin dall’inizio la figura dell’altro protagonista, il signor Lamberto Laudisi, che dall’alto della sua convinzione che nessuna verità assoluta possa esistere perché ognuno crea la propria per come gli appare, cerca di mediare tra le due parti con l’effetto di creare ancor più incertezza e dubbio.

“Va' là, che così a tu per tu, ci conosciamo bene noi due! - Il guaio è che come ti vedo io, non ti vedono gli altri! E allora, caro mio, che diventi tu? Dico per me che, qua di fronte a te, mi vedo e mi tocco - tu, per come ti vedono gli altri - che diventi? – Un fantasma, caro, un fantasma!”



Intrigante la drammaturgia scelta, una stanza luogo non-luogo, immersa in un tempo non-tempo, con grandi pannelli che di volta in volta diventano specchi per osservare il proprio doppio, il proprio fantasma, finestre trasparenti per dar loro parola e schermi olografici tridimensionali che funzionalmente riproducono i personaggi di contorno sottoforma di piccoli uomini e donne, alti sessanta centimetri, intenti ad affannarsi per scoprire la verità̀ che non esiste. Un modo geniale per rendere anche visivo un mondo piccolo di scarso spessore morale.
Un’opera estremamente attuale e moderna, che non può non far pensare a temi come informazione di massa, formazione delle opinioni e ricerca del conformismo, ricerca di rassicurazione da qualcuno in cui si possa credere, uso e riconoscibilità delle fake-news e necessità di costruire mondi paralleli con la realtà virtuale. 
Bellissime le interpretazioni di Milena Vukotic nei panni di una intensa Frola e di Pino Micol che ha reso in modo perfetto il cinismo ironico e sarcastico di Laudisi, ben sorretti da un realistico Gianluca Ferrato nei panni di un signor Ponza sempre in bilico tra finta normalità e presunta pazzia. Bravi anche gli altri attori che ben reggono il ritmo dei dialoghi rendendo in modo ineccepibile il clima di curiosità morbosa e necessità di conoscere sia come proiezione olografica che sulla scena. Bei costumi e bella disposizione dei pannelli che permette di avere una chiara percezione di quando è il personaggio che sta parlando e quando il suo fantasma, il suo dietro allo specchio.
La morale di Pirandello ci spinge a non credere che la verità esista, o meglio, che ognuno ha la propria verità, il proprio fantasma, che vive in mezzo alle tante altre visioni della stessa; perché allora correre dietro ai fantasmi altrui? La sintesi è nella frase finale della moglie a cui viene chiesto di svelare il mistero della sua esistenza: “per me, io sono colei che mi si crede”.
Da vedere.




La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 7 dicembre 2023.














COSIì E' (SE VI PARE)

di Luigi Pirandello

regia di Geppy Gleijeses

con Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato,

Maria Rosaria Carli, Massimo Lello e con Stefano Barca, Marco Prosperini, Antonio Sarasso, Roberta Rosignoli, Vucky Catalano, Walter Cerrotta, Giulia Paoletti.
videoartists Michelangelo Bastiani
scene Roberto Creta
costumi Chiara Donato
musiche Theo Teardo
light designer Francesco Grieco

produzione Gitiesse Artisti Riuniti








Teatro Franco Parenti

via Pier Lombardo, 14 -  MILANO
tel: 02 59995206



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