Interessante commedia dedicata a temi molto attuali quali il tradimento, l'affermazione in ambito professionale, l'autostima, le incertezze interiori. Nell'arco del primo tempo, i due attori assumono una direzione protesa alla risata, con battute ed isterismi vocali, spesso a vocazione caricaturale, strappando larghe risate al pubblico. Nella seconda parte, i due si ritagliano anche squarci di stampo drammatico, pur non abbandonando la compagine ilare: esemplari, al riguardo, le tematiche sottese al monologo ad opera di Carla Schiavone, sostanzialmente afferenti alla direzione piatta assunta dal rapporto intessuto con il marito, pur mai tradito fino a quel momento. Dal canto suo, Mario Antinolfi è molto abile a delineare un personaggio deluso, a tratti insicuro, farmaco dipendente, molto opportunista, specie quando coglie al volo l'occasione di uscire dalla squallida monotonia quotidiana, facendo propria la bella donna che, suo malgrado, gli è capitata a tiro. L'opera si chiude in maniera scanzonata, riprendendo repentinamente i toni frizzanti che l'hanno tipizzata fin dalle prime battute. In sintesi, offre spunti riflessivi, permettendo al pubblico di sorridere amabilmente su argomenti certamente spinosi, ma largamente dibattuti nel quotidiano, se non vissuti sulla pelle. Se ci è permesso un umile consiglio, l'eliminazione della pausa e un leggero snellimento, eventualmente tagliando qualche dialogo forse non troppo essenziale alla fine del primo tempo, gioverebbe in termini di piena fruizione complessiva. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 26 marzo 2023. |
Compagnia Attori e Company Teatro Nino Manfredi |