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Come altri musicisti di Los Angeles che spendono molto del loro tempo e della loro abilità suonando per innumerevoli artisti, il tastierista
Jeff Babko potrebbe risultare un nome non conosciutissimo dal grande pubblico, ma sono molte le probabilità che inconsapevolmente lo abbiate ascoltato.
Forse per il suo impegno in tour con
Robben Ford o
James Taylor, oppure in qualche registrazione per
Larry Carlton o
Tim McGraw,
Babko può infatti essere tranquillamente definito un camaleonte musicale.
Ma cosa fa un artista così ben rodato come
Jeff Babko quando è lasciato libero di articolare i propri progetti? La risposta è
Mondo Trio anche se potrebbe non risultare completamente esaustiva, pur costituendo un gran bell'esordio.
Il team che mette insieme è composto dal polistrumentista
Jeff Coffin, reso famoso per il servizio prestato alla corte di
Béla Fleck e
Flecktones, e dal batterista
Vinnie Colaiuta, la cui lista di prestigiose collaborazioni è persino più lunga di quella di
Babko.
Mondo Trio è una session esplosiva e spontanea che condensa l'energia della fusion ma non disdegna di fare capolino tra il funk ed il free, lo swing e le metriche irregolari proprie del progressive rock.
I punti di riferimento sono innumerevoli, ma malgrado la mancanza di un chitarrista "di ruolo" la formula non ha molta minore potenza del celebre
Emergency (1969) del grande
Tony Williams e dei suoi
Lifetime, modelli indiscutibili.
L'abilità notevole di
Babko nella composizione, perfezionata ancora di più dall'integrazione degli arrangiamenti di sassofono, clarinetto basso e flauto di
Coffin, forniscono al trio un suono molto più rotondo di quanto si potrebbe attendere sulla carta.
Coffin gode di assoluta libertà con
Béla Fleck, ma non ha mai suonato probabilmente con tale abbandono, rendendo il suo lavoro venato di una sensibilità che traspariva poco nelle innumerevoli collaborazioni.
Babko sorprende per il suono quasi irriconoscibile del suo corno sintetizzato nel brano
Ride o nelle accese modulazioni di
Vote 4 Morals, dove il tono più soffice del solo di flauto di
Coffin entra in perfetta sintonia con il drumming tumultuoso di
Vinnie Colaiuta che per l'occasione sembra non aver mai suonato così semplice e libero da incatenamenti.
L'Hammond B3 di
Babko suona a tratti come quello di
Keith Emerson mentre
Colaiuta si ritaglia una porzione omogenea nei tre stadi della conversazione sonora in cui si potrebbe suddividere idealmente il viaggio percorso da questo
Mondo Trio.
Il fitto maelstrom sonoro di
Coffin nella digressione temporale di
El Nino costituisce uno dei vertici dell'album, sorprendente soprattutto perchè inatteso. In tutto l'album c'è melodia ed un insieme di cambiamenti repentini, ma il modo in cui vengono apertamente attraversati dal trio procede oltre gli stadi tipici di certa fusion.
Accattivante dall'inizio alla fine,
Mondo Trio dimostra una grande apertura musicale che è il risultato dell'impegno di tre musicisti i quali hanno speso molta della loro abilità in uno spettro molto variegato di esperienze. E' inoltre un altro importante successo conseguito dalla
Abstract Logix, che potrà anche essere considerata una piccola etichetta ma ha avuto la vista lunga nel sostenere una serie di progetti di notevole spessore.
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Jeff Babko: Fender Rhodes Piano, organo Hammond B-3, sintetizzatore Jeff Coffin: Flauto, clarinetto basso, sax, percussioni Vinnie Colaiuta: Batteria
Anno: 2007 Label: Abstract Logix Genere: Fusion
Track Listing: 01. Head Trauma 02. Vote 4 Morals 03. Five Before Happy Time 04. El Nino 05. Akimbo 06. Ride 07. X Marks The Spot 08. Young Dr. Jung 09. Love Theme From Mondo Trio
Sul web: Jeff Babko Jeff Coffin Vinnie Colaiuta

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