Scritto da Mario Dessalvi Lunedì 05 Novembre 2007 19:52 Letto : 5205 volte
Bello poi riuscire ad immedesimarsi nel suo pathos, sublime e semplice al tempo stesso. Troverete in brani come “Promised Land” e “Valkyries New Ride” conferma assoluto di tutto ciò. I sentimenti messi in gioco dalle sonorità proposte in questo disco sono vari e sfaccettati, inutile dire che un lavoro simile è praticamente destinato alle masse. Impossibile che sia stato concepito per il solo pubblico metal anche se con questo non voglio a dare a intendere che si tratti di un disco commerciale, anzi. “Slavocracy”, primo singolo estratto a cui ha già fatto seguito un video, è geniale. Il tappeto sonoro sintetizzato ha un che si orecchiabile e cervellotico che vi entrerà in testa almeno sino quando non vi innamorerete delle altre tracce del disco. La già citata “Promise Land” possiede uno stacco orchestrale che vi porterà a consumare il tasto REW del vostro lettore. “On The Rise” possiede un ritornello imponente alla Dimmu Borgir e un inizio che ha qualcosa di black, genere toccato a più riprese dalla creatività della band. “Alliance” e “Suspended Time” sono due perle di pregevole classe. Brani che ricorderete e che ci si augura possano essere riproposti dal vivo come meritano. Tutto quello che potrei aggiungere su questo disco è molto relativo e sicuramente sarebbe condizionato dal fatto che il sottoscritto lo sta ascoltando praticamente ogni giorno. Aldilà di questo lo consiglio a tutti in quanto capolavoro che merita di essere diffuso nel miglior modo possibile. State certi che non ve ne pentirete! 80/100
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Vorph: Chitarra, voce Anno: 2007 |