Scritto da Giuliano Latina Domenica 13 Luglio 2008 21:26 Letto : 2462 volte
Il disco dura oltre cinquanta minuti e si apre con gli effetti di “Light”, canzone introspettiva, caratterizzata da una prevalenza delle clean vocals e della ritmica, ma anche da un buon utilizzo delle doppie voci e da un assolo apprezzabile alla chitarra. Segue “Macha”, rivolta contro l’umanità, più aggressiva, all’insegna di una tastiera oscura ed inquietante, come ad indicare qualcosa che sta per accadere; il brano prosegue sinfonico ed apocalittico. La title track, invece, è più rarefatta, grazie ad un cantato soft, molto personale. “Hope”, frutto ancora di riflessioni personali, nasce lenta, ma cresce ritmata, con dei buoni inserimenti di tastiere ed un discreto uso di disperati screaming e growling. “I Need Light (Geneva’s Monologue)” è un monologo della regina Ginevra, moglie del leggendario Re Artù, ma forse anche un omaggio alla città di provenienza del gruppo: una canzone molto particolare, che si apre al pianoforte, soffusa e sussurrata, un momento di alta intensità poetica, in cui ricordiamo anche un bel lavoro di chitarra melodica ed il finale al piano. “Sad Moon” è un pezzo veloce, d’amore e di riflessione, mentre “Beauty (Narcissus’ Monologue)”, all’insegna dei cambi di tempo, è invece il monologo della figura mitologica di Narciso, che si innamorò della propria immagine riflessa nell’acqua. In “Fearless Gladiator”, forse autobiografica, dopo l’apertura al piano, compaiono effetti vari; successivamente il brano prende respiro, visto che diventa malinconico ed atmosferico, divenendo addirittura spietato nel finale. Si chiude con la personale “Step into Nowhere”, mid-tempo dal ritornello rabbioso. L’album, ben suonato e ben interpretato, è adatto a tutti gli amanti delle musiche di atmosfera, arricchite dall'uso delle tastiere, oltre, ovviamente, ai fans del gothic metal, sia puristi che moderni: ai primi per via di quanto abbiamo scritto finora; ai secondi perché riconoscano bene che il vero gothic metal non è certo l’unione della vocina angelica di una cantante pop con un po’ di matita sotto gli occhi per farla sembrare dark e di chitarrine smussate in modo da soddisfare il pubblico "più facile" di MTV. 80/100
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Giorgio Barroccu: Basso, tastiere Anno: 2008 |