SCROLL DOWN FOR ENGLISH VERSION Introduzione Jeff Pevar è un chitarrista e polistrumentista, compositore e produttore, che ha servito per artisti di fama mondiale tra i quali Ray Charles, James Taylor, Carly Simon, Kenny Loggins, Joe Cocker, Jefferson Starship, Rickie Lee Jones, Bette Midler. I più attenti, tuttavia, lo ricorderanno non solo per il suoi trascorsi al seguito di Crosby, Stills & Nash nonché di Crosby/Nash, ma anche, e soprattutto, per il gruppo da egli costituito assieme a David Crosby e a suo figlio James Raymond. Il terzetto, CPR (le iniziali dei tre artisti), ha sfornato due soli album – seguiti da altrettanti live – di innegabile spessore artistico, ben superiori, a tutta la discografia post '70 dei più noti CSN e CSN&Y. Abbiamo scambiato due parole con Jeff, parlando a tutto tondo, dalla sua esperienza di solista a membro di band importanti. |
JEFF PEVAR Official Web Site: http://pevar.com/ Discography:2012 - From the Core 2001 - Just Like Gravity (with David Crosby and James Raymond) 1999 - Live at the Wiltern (with David Crosby and James Raymond) 1998 - Live at Cuesta College (with David Crosby/James Raymond) 1998 - CPR (with David Crosby and James Raymond) Jeff Pevar Appears on: Crosby & Nash - Crosby & Nash (2004) David Crosby - It's All Coming Back To Me Now... (1995) David Crosby - Thousand Roads (2005) David Crosby - Voyage (2006) James Taylor - That's Why I'm Here (1985) James Taylor - Collection (2001) Tony Levin - Waters Of Eden (2000) Ray Charles - Spirit of Christmas (1985) Peter Gallway - Small Good Thing (1994) Devonsquare - Bye Bye Route 66 (1991) Rachael Sage - Ballads & Burlesque (2004) Performing Jefferson Airplane: Woodstock (2010) Liz Queler - Silent Witness (1997) The Breakfast - Real Radio (2005) Rachael Sage - Morbid Romantic (1996) Steve Yanek - Across the Landscape (2005) The Revenants/Mad Agnes - Revenants (2006) Peter Lehndorff - Love on the Line (1997) The Scoldees - Nightcap World (2003) Anastasia & John - That's You and Me (2009) Turk Wilder - People Are the Dues (2008) If I Were an Otter: Songs for Kids of All Ages (2013) Carly Simon - Anthology (2002) David Wilcox - Big Horizon (1994) Assembly Of Dust - Some Assembly Required (2009) Pete Nelson - Restless Boys' Club (1996) Shawn Colvin - Fat City (1992) Laura Nyro - Angel in the Dark (2001) Chaka Khan - Woman I Am (2010) Cliff Eberhardt - School for Love (2002) Prefab Sprout - Gunman and Other Stories (2001) Joe Cocker - One Night Of Sin (1989) Samite - Stars To Share (1999) Kenny Loggins - How About Now (2008) Willie & Lobo - Manana (2003) Cliff Eberhardt - Mona Lisa Cafe (1995) Jefferson Starship - Air Play (2011) Jeremy Wall - Stepping to the New World (1992) Maia Amada - Faith Remains (1995) Cliff Eberhardt - Long Road (1990) Jenni Muldaur - Jenni Muldaur (1992) |
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INTERVISTA A&B: Perché lo hai scelto? Avevi in testa uno specifico spettro vocale? Jeff: Ho sempre amato la sua voce e la sua musica. Inoltre, Jon ha spesso cantato cose riguardanti la Terra, al fatto di essere connessi al pianeta e al cosmo. Ho pensato che sia spiritualmente, sia musicalmente sarebbe stata la persona perfetta per il progetto ma non avevo idea che le cose si sarebbero incastrate così perfettamente. Ero così eccitato, quando ha risposto subito alla mia e-mail e mi ha mandato il suo sorprendente contributo nonostante avesse avuto a disposizione soltanto un titolo e una traccia di chitarra. A&B: con i CPR, band di cui parleremo in seguito, hai pubblicato due dischi in studio e due dal vivo, uno acustico, l'altro elettrico. Il tuo recente album solista sembra suggerire che sei più vicino alla dimensione acustica. Jeff: Ho registrato "From The Core" in una grotta, senza elettricità: tutto è iniziato acusticamente. Come detto, il concetto alla base del disco è stato quello di improvvisare circondato dalla natura. Ho spesso pensato a tutti gli strumenti che avrei dovuo suonare. Stavo riflettendo sui suoni e sulla musica della terra e sul fatto che sono acustici...mani, tamburi, non certo cavi per chitarre elettriche. Jeff Pevar sul palco (2013) A&B: attualmente sei coinvolto con una cover band dei Grateful Dead chiamata "Jazz Is Dead": è composta da te, il bassista Alphonso Johnson dei Weather Report, T Lavitz e Rod Morgenstein di Dixie Dregs. Nella band sono transitati anche Kenny Gradney (Little Feat), David Livolsi (John Scofield Band), Billy Cobham e Jerry Goodman (Mahavishnu Orchestra). Wow! Si tratta di un impressionante numero di star. Ci può spiegare come e perché sei stato coinvolto in questa band? Jeff: prima di tutto, "Jazz Is Dead" non è una cover band che invece suona brani come sono stati concepiti e suonati dall'artista originale, cercando di suonare come lui. Questa band non suona affatto in questo modo. Si tratta di un progetto che opera una sorta di interpretazione collettiva: prende le composizioni originali e dà loro nuova vita... E' così, in questo modo unico, che onoriamo l'essenza di quella musica. Sono stato invitato in tour con il bassista Phil Lesh nel 2000 con la sua band "Phil Lesh and Friends". Poco dopo, ho ricevuto una telefonata con cui mi si invitava ad aderire alla band JID. Mi sono subito sentito coinvolto e abbiamo deciso di pubblicare il cd "Jazz Grateful". Ho avuto l'idea di invitare alcuni ospiti molto speciali, cosa che ha permesso di aggiungere qualche "spezia" particolare. Sono assolutamente entusiasta di questo CD, senza contare che si tratta dell'ultimo lavoro registrato dal tastierista T Lavitz, scomparso nel 2010. A&B: Ci puoi parlare della tua esperienza come session man al servizio di "Crosby, Stills & Nash" e "Crosby-Nash"? Jeff: Ero entusiasta di aver scritto "Jesus Of Rio" con Graham Nash sul disco "Crosby-Nash" e anche del fatto che hanno chiesto a James Taylor di fare i cori in quel brano. Che emozione! Sono un fan di vecchia data di David e Graham e abbiamo suonato musica insieme per molti anni in molte diverse combinazioni. E' stato un onore lavorare con loro sul loro ultimo cd come duo, con musicisti di talento come Leland Sklar, Russ Kunkel e Dean Parks! Da sinistra: Stephen Stills, Graham Nash, David Crosby, Jeff Pevar (sullo sfondo) A&B: è stato difficile, per un chitarrista, suonare con un virtuoso come Stephen Stills? Jeff: Difficile? E' stato semplice! Entrambi ci siamo divertiti un sacco assieme! Siamo chitarristi con stili diversi: lui fa cose che non faccio e viceversa. Crosby mi ha detto che, in questo modo, di fatto l'ho sfidato a giocare sul suo campo e questa è stata la cosa migliore perché ha suonato bene la chitarra ed ha dovuto stare in "punta di piedi" vicino a me. Ho il massimo rispetto per Stephen, uno dei miei eroi. Allo stesso tempo, ho imparato delle cose, come il jazz, che lui non ha studiato, così ci siamo ispirati a vicenda per raggiungere livelli più elevati. In ogni grande combinazione o grande squadra che si ottiene con persone diverse, con diversi punti di forza, quello che fa la differenza è il fatto di ispirarsi l'un l'altro a svolgere al meglio il proprio lavoro... Tutti i vari punti di forza formano insieme una squadra migliore! Come chitarrista non mi sono mai sentito intimidito da Stephen. Sapeva che non ero certo un principiante. Ma come autore di canzoni?! Beh, Stephen Stills è un'icona! Non riesco nemmeno a toccarlo! Credo che alla fine ha preferito essere l'unico chitarrista in CSN ed infatti sono stato nel gruppo soltanto un paio di anni perché davvero non hanno bisogno di un altro chitarrista. Ho avuto l'onore di suonare nella band con Stephen e ho avuto alcuni grandi momenti di scambio con lui! Ho imparato a suonare la chitarra ascoltando i dischi e lo stile di Stephens è sempre stato fonte di ispirazione per me. Copertina del primo album dei CPR (1998, Samson) A&B: Credo che CPR, la band di cui hai fatto parte con David Crosby e James Raymond, ha suonato musica eccellente, meglio, a mio parere, di tutte le cose pubblicate dopo i '70 da CSN e CSN&Y. Sei d'accordo? Jeff: Ogni individuo ha diritto alla propria opinione. Un sacco di gente pensava che i CPR fossero una grande band e io sono d'accordo. Sono molto orgoglioso dei dischi realizzati con i CPR e credo che la musica fosse molto buona e che noi avessimo una potente connessione musicale. La musica parla da sola, del resto. Cerco di non confrontare o giudicare le cose in termini di "è meglio/è peggio". Abbiamo avuto il nostro momento di gloria nella storia e sono entusiasta che alla gente sia piaciuto quello che abbiamo fatto insieme. A&B: Come e perché si è formata la band? Jeff: Ho incontrato David e Graham intorno al 1992, quando stavo suonando con Marc Cohn. Successivamente, mi hanno chiesto di andare in tour con loro per un certo numero di anni, quando non c'era Stephen nella band. Poi David si è ricongiunto con il figlio James pochi anni più tardi e sono stato invitato a formare un trio con loro due. I CPR sono nati così. E' stato un momento emozionante e ci si sentivamo molto fortunati ad avere la sinergia che effettivamente abbiamo avuto. CPR (2000). Da sinistra verso destra: Jeff Pevar, James Raymond, David Crosby A&B: Perché il gruppo si è sciolto nel 2004? Jeff: E' la progressione naturale delle cose. L'unico modo per tenere insieme una band è sperare che tutti vogliano andare avanti. Questo non è successo quando i dischi dei CPR non hanno venduto così bene. La band ha vissuto un momento difficile per carenza di fondi, necessari invece per finanziare le registrazioni, le esecuzioni. Questa cosa era un po' difficile da accettare per persone, come noi, che sono abituate ad essere pagate bene per quello che fanno. Avendo un gran numero di dipendenti, in prevalenza tecnici, per non parlare delle ingenti attrezzature, le spese per le sale da concerto, gli alberghi, ecc, penso che avremmo potuto ridimensionare il tutto ma alcuni dei membri della band non volevamo e, se si prova in questo modo per un certo numero di anni e non va nel segno, bisogna provare qualcos'altro. Proprio come una giovane storia d'amore: non dura se non ci si impegna molto. Bisogna investirci sopra per portarla al prossimo appuntamento ma quando le persone hanno altre opportunità, girano l'attenzione verso queste ultime. Direi che si tratta della naturale progressione ad andare avanti. A&B: Raymond continua a suonare con Crosby, come parte di Crosby & Nash. Tu non l'hai fatto. Come mai? Jeff: Ho la buona fortuna di essere in grado di creare un sacco di interessanti e varie opportunità che non sono facili da realizzare. Sono stato estremamente fortunato ad avere avuto tutte le grandi esperienze musicali che ho avuto come suonare per Ray Charles, Joe Cocker, David Foster, Alan Parsons, Rickie Lee Jones, Bette Midler, CSN, Phil Lesh, Jazz Is Dead, Marc Cohn, e altri. Ho un sacco di gente che mi chiama per interessanti collaborazioni, registrazioni e offerte creative a causa di tutte le esperienze che ho fatto nel corso degli anni. James e David non hanno vissuto assieme per molti anni, e lo hanno fatto quando sono diventati adulti. Ritengo che avessero bisogno di recuperare il tempo perduto facendo varie cose, tra cui continuare a creare musica insieme come coppia e David ha permesso questo con CSN. E' una cosa meravigliosa che loro due stiano vicino dopo aver vissuto separatamente la maggior parte della loro vita. Io non so bene cosa James abbia fatto prima dei CPR (credo che abbia suonato con le Spice Girls per un po') ma è un grande musicista e aggiunge molto di sé negli organici in cui milita. Con i CPR io ho capito che loro due volevano realizzarsi in una certa maniera e io ho totalmente capito questi bisogni e desideri. Mi piace che siamo stati in grado di creare quel tipo di suono e sono entusiasta che abbiano continuato a fare bella musica insieme anche senza di me. Mi sento onorato di aver avuto l'opportunità di scrivere musica assieme a loro. E' stata una progressione naturale vederli lavorare uniti, come padre e figlio, fratelli nella musica, e poi assistere allo scioglimento dei CPR e assistere anche alle difficoltà di James, quando ha avuto qualche problema a cantare dal vivo le canzoni che avevamo registrato. Ad ogni modo, saranno sempre vicini al mio cuore. Per quanto riguarda me, ho un sacco di idee che mi piace esprimere quando sono in una band e sto scrivendo musica insieme ad altri grandi musicisti. Jeff Pevar e David Crosby sul palco nel 1999 A&B: Quali sono i tuoi di rapporti personali con Crosby e Raymond, in questo momento? Jeff: Sono rimasto in contatto con David, non molto con James. Forse le cose cambieranno col tempo, ma tutti noi abbiamo vite molto occupate: trascorro il mio tempo con dei cari amici, quindi è difficile per me rimanere in contatto con tutti. A volte le amicizie nascono da strette realazioni che poi si allentano per un motivo o un altro. A&B: pensi che i CPR possano riformarsi? Jeff: Nessuna idea in proposito. Ho ancora speranza che, ad un certo punto, potremmo farlo, ma non posso io soltanto, su tre componenti, desiderare che questo accada. E' semplice. Ad ogni modo, nel caso non succedesse, mi limiterò a metter su uno dei bellissimi dischi di CPR e ad ascoltare, sorridendo, pensando a quanto bello sia stato quanto successo a noi tre! A&B: Pensi che suonerai in Italia prossimamente? Jeff: Spero proprio di sì! Ho dei ricordi meravigliosi dei miei concerti fatti in Italia e vorrei ripetere quelle esperienze. Spero di suonare di nuovo da voi, un giorno, spero presto! A&B: Progetti per il futuro? Jeff: I miei piani sono di suonare finché potrò respirare! A&B: Grazie per il tuo tempo, Jeff. Ultime parole per i fan italiani e europei? Jeff: Vi abbraccio tutti di cuore e vi ringrazio per il sostegno che manifesterete a me e alla mia musica, visitando il mio sito http://pevar.com/. Ciao! ************************************ Jeff Pevar on stage (2013) ENGLISH VERSION
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