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Jeff Pevar (CROSBY STILLS NASH, CPR)

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Introduzione

Jeff Pevar
è un chitarrista e polistrumentista, compositore e produttore, che ha servito per artisti di fama mondiale tra i quali Ray Charles, James Taylor, Carly Simon, Kenny Loggins, Joe Cocker, Jefferson Starship, Rickie Lee Jones, Bette Midler.
I più attenti, tuttavia, lo ricorderanno non solo per il suoi trascorsi al seguito di Crosby, Stills & Nash nonché di Crosby/Nash, ma anche, e soprattutto, per il gruppo da egli costituito assieme a David Crosby e a suo figlio James Raymond. Il terzetto, CPR (le iniziali dei tre artisti), ha sfornato due soli album – seguiti da altrettanti live – di innegabile spessore artistico, ben superiori, a tutta la discografia post '70 dei più noti CSN e CSN&Y.
Abbiamo scambiato due parole con Jeff, parlando a tutto tondo, dalla sua esperienza di solista a membro di band importanti.


JEFF PEVAR

Official Web Site: http://pevar.com/

Discography:
2012 - From the Core
2001 - Just Like Gravity (with David Crosby and James Raymond)
1999 - Live at the Wiltern (with David Crosby and James Raymond)
1998 - Live at Cuesta College (with David Crosby/James Raymond)
1998 - CPR (with David Crosby and James Raymond)

Jeff Pevar Appears on:
Crosby & Nash - Crosby & Nash (2004)
David Crosby - It's All Coming Back To Me Now... (1995)
David Crosby - Thousand Roads (2005)
David Crosby - Voyage (2006)
James Taylor - That's Why I'm Here (1985)
James Taylor - Collection (2001)
Tony Levin - Waters Of Eden (2000)
Ray Charles - Spirit of Christmas (1985)
Peter Gallway - Small Good Thing (1994)
Devonsquare - Bye Bye Route 66 (1991)
Rachael Sage - Ballads & Burlesque (2004)
Performing Jefferson Airplane: Woodstock (2010)
Liz Queler - Silent Witness (1997)
The Breakfast - Real Radio (2005)
Rachael Sage - Morbid Romantic (1996)
Steve Yanek - Across the Landscape (2005)
The Revenants/Mad Agnes - Revenants (2006)
Peter Lehndorff - Love on the Line (1997)
The Scoldees - Nightcap World (2003)
Anastasia & John - That's You and Me (2009)
Turk Wilder - People Are the Dues (2008)
If I Were an Otter: Songs for Kids of All Ages (2013)
Carly Simon - Anthology (2002)
David Wilcox - Big Horizon (1994)
Assembly Of Dust - Some Assembly Required (2009)
Pete Nelson - Restless Boys' Club (1996)
Shawn Colvin - Fat City (1992)
Laura Nyro - Angel in the Dark (2001)
Chaka Khan - Woman I Am (2010)
Cliff Eberhardt - School for Love (2002)
Prefab Sprout - Gunman and Other Stories (2001)
Joe Cocker - One Night Of Sin (1989)
Samite - Stars To Share (1999)
Kenny Loggins - How About Now (2008)
Willie & Lobo - Manana (2003)
Cliff Eberhardt - Mona Lisa Cafe (1995)
Jefferson Starship - Air Play (2011)
Jeremy Wall - Stepping to the New World (1992)
Maia Amada - Faith Remains (1995)
Cliff Eberhardt - Long Road (1990)
Jenni Muldaur - Jenni Muldaur (1992)

INTERVISTA

A&B: ciao Jeff. Prima di tutto, vorrei parlare del tuo bellissimo album solista, "From The Core" (qui la nostra recensione), pubblicato il 12 dicembre del 2012. La storia che ammanta questo disco è così particolare... vuoi parlarcene?

Jeff: Ciao Gianluca. Sono molto orgoglioso di questo CD ed è così sorprendente che sia riuscito a pubblicarlo, senza che avessi la benché minima intenzione di realizzare un disco solista. So che questo suona strano. Erano molti anni che avrei voluto registrare un disco solista ma, amando tanti generi musicali, la scelta del materiale per me sarebbe stata ardua... cosa avrei potuto scegliere per il mio primo disco, amando così tanti diversi stili? Poi mi sono deciso a registrare musica per un documentario della PBS sulla Oregon Caves National Monument e mi è stata offerta l'opportunità di registrare, addirittura nelle stesse grotte ove il documentario sarebbe stato girato!! Ho accettato perché ho pensato che sarebbe stato di grande ispirazione comporre in queste caverne, improvvisando e registrando al tempo stesso. Non avevo idea che queste prestazioni si sarebbero trasformate nel mio disco d'esordio ma che bella sorpresa rendersi conto che il modo migliore per incidere era di non avere idea che in realtà stavo registrando in quel modo, improvvisando. Con questa forma mentis, la musica scorreva senza freni o inibizioni, che è poi come effettivamente dovrebbe essere ogni volta. Successivamente ho sovrainciso la maggior parte degli strumenti e ho poi invitato alcuni ospiti speciali!

A&B: L'unico vocalist dell'album, ancorché in un solo brano, è stato Jon Anderson, in "River of Dreams", di cui è anche co-autore. Puoi spiegare il tuo rapporto con questo grande vocalist?

Jeff: Jon mi ha visto suonare con Rickie Lee Jones diversi anni fa. Dopo lo spettacolo, mi diede i suoi contatti dicendo che gli sarebbe piaciuto scrivere qualcosa assieme a me. Quando ho registrato "From The Core" e aggiungevo degli ospiti speciali in alcune canzoni, ho avuto la sensazione che "River Of Dreams" fosse perfetta per lui. Gli ho mandato il pezzo e lui ha subito scritto testi e melodia vocale: dopo circa un'ora mi aveva già inviato il suo contributo. Sono rimasto senza parole! Questo brano era destinato a lui!


"From The Core" (2012), l'album solista di Jeff Pevar

A&B: Perché lo hai scelto? Avevi in testa uno specifico spettro vocale?

Jeff: Ho sempre amato la sua voce e la sua musica. Inoltre, Jon ha spesso cantato cose riguardanti la Terra, al fatto di essere connessi al pianeta e al cosmo. Ho pensato che sia spiritualmente, sia musicalmente sarebbe stata la persona perfetta per il progetto ma non avevo idea che le cose si sarebbero incastrate così perfettamente. Ero così eccitato, quando ha risposto subito alla mia e-mail e mi ha mandato il suo sorprendente contributo nonostante avesse avuto a disposizione soltanto un titolo e una traccia di chitarra.

A&B: con i CPR, band di cui parleremo in seguito, hai pubblicato due dischi in studio e due dal vivo, uno acustico, l'altro elettrico. Il tuo recente album solista sembra suggerire che sei più vicino alla dimensione acustica.

Jeff: Ho registrato "From The Core" in una grotta, senza elettricità: tutto è iniziato acusticamente. Come detto, il concetto alla base del disco è stato quello di improvvisare circondato dalla natura. Ho spesso pensato a tutti gli strumenti che avrei dovuo suonare. Stavo riflettendo sui suoni e sulla musica della terra e sul fatto che sono acustici...mani, tamburi, non certo cavi per chitarre elettriche.


Jeff Pevar sul palco (2013)

A&B: attualmente sei coinvolto con una cover band dei Grateful Dead chiamata "Jazz Is Dead": è composta da te, il bassista Alphonso Johnson dei Weather Report, T Lavitz e Rod Morgenstein di Dixie Dregs. Nella band sono transitati anche Kenny Gradney (Little Feat), David Livolsi (John Scofield Band), Billy Cobham e Jerry Goodman (Mahavishnu Orchestra). Wow! Si tratta di un impressionante numero di star. Ci può spiegare come e perché sei stato coinvolto in questa band?

Jeff: prima di tutto, "Jazz Is Dead" non è una cover band che invece suona brani come sono stati concepiti e suonati dall'artista originale, cercando di suonare come lui. Questa band non suona affatto in questo modo. Si tratta di un progetto che opera una sorta di interpretazione collettiva: prende le composizioni originali e dà loro nuova vita... E' così, in questo modo unico, che onoriamo l'essenza di quella musica.
Sono stato invitato in tour con il bassista Phil Lesh nel 2000 con la sua band "Phil Lesh and Friends". Poco dopo, ho ricevuto una telefonata con cui mi si invitava ad aderire alla band JID. Mi sono subito sentito coinvolto e abbiamo deciso di pubblicare il cd  "Jazz Grateful". Ho avuto l'idea di invitare alcuni ospiti molto speciali, cosa che ha permesso di aggiungere qualche "spezia" particolare. Sono assolutamente entusiasta di questo CD, senza contare che si tratta dell'ultimo lavoro registrato dal tastierista T Lavitz, scomparso nel 2010.


A&B: Ci puoi parlare della tua esperienza come session man al servizio di "Crosby, Stills & Nash" e "Crosby-Nash"?

Jeff: Ero entusiasta di aver scritto "Jesus Of Rio" con Graham Nash sul disco "Crosby-Nash" e anche del fatto che hanno chiesto a James Taylor di fare i cori in quel brano. Che emozione! Sono un fan di vecchia data di David e Graham e abbiamo suonato musica insieme per molti anni in molte diverse combinazioni. E' stato un onore lavorare con loro sul loro ultimo cd come duo, con musicisti di talento come Leland Sklar, Russ Kunkel e Dean Parks!



Da sinistra: Stephen Stills, Graham Nash, David Crosby, Jeff Pevar (sullo sfondo)


A&B: è stato difficile, per un chitarrista, suonare con un virtuoso come Stephen Stills?

Jeff: Difficile? E' stato semplice! Entrambi ci siamo divertiti un sacco assieme! Siamo chitarristi con stili diversi: lui fa cose che non faccio e viceversa. Crosby mi ha detto che, in questo modo, di fatto l'ho sfidato a giocare sul suo campo e questa è stata la cosa migliore perché ha suonato bene la chitarra ed ha dovuto stare in "punta di piedi" vicino a me.
Ho il massimo rispetto per Stephen, uno dei miei eroi. Allo stesso tempo, ho imparato delle cose, come il jazz, che lui non ha studiato, così ci siamo ispirati a vicenda per raggiungere livelli più elevati. In ogni grande combinazione o grande squadra che si ottiene con persone diverse, con diversi punti di forza, quello che fa la differenza è il fatto di ispirarsi l'un l'altro a svolgere al meglio il proprio lavoro... Tutti i vari punti di forza formano insieme una squadra migliore!
Come chitarrista non mi sono mai sentito intimidito da Stephen. Sapeva che non ero certo un principiante. Ma come autore di canzoni?! Beh, Stephen Stills è un'icona! Non riesco nemmeno a toccarlo! Credo che alla fine ha preferito essere l'unico chitarrista in CSN ed infatti sono stato nel gruppo soltanto un paio di anni perché davvero non hanno bisogno di un altro chitarrista.
Ho avuto l'onore di suonare nella band con Stephen e ho avuto alcuni grandi momenti di scambio con lui! Ho imparato a suonare la chitarra ascoltando i dischi e lo stile di Stephens è sempre stato fonte di ispirazione per me.



Copertina del primo album dei CPR (1998, Samson)


A&B: Credo che CPR, la band di cui hai fatto parte con David Crosby e James Raymond, ha suonato musica eccellente, meglio, a mio parere, di tutte le cose pubblicate dopo i '70 da CSN e CSN&Y. Sei d'accordo?

Jeff: Ogni individuo ha diritto alla propria opinione. Un sacco di gente pensava che i CPR fossero una grande band e io sono d'accordo. Sono molto orgoglioso dei dischi realizzati con i CPR e credo che la musica fosse molto buona e che noi avessimo una potente connessione musicale.
La musica parla da sola, del resto.
Cerco di non confrontare o giudicare le cose in termini di "è meglio/è peggio". Abbiamo avuto il nostro momento di gloria nella storia e sono entusiasta che alla gente sia piaciuto quello che abbiamo fatto insieme.

A&B: Come e perché si è formata la band?

Jeff: Ho incontrato David e Graham intorno al 1992, quando stavo suonando con Marc Cohn. Successivamente, mi hanno chiesto di andare in tour con loro per un certo numero di anni, quando non c'era Stephen nella band. Poi David si è ricongiunto con il figlio James pochi anni più tardi e sono stato invitato a formare un trio con loro due. I CPR sono nati così.
E' stato un momento emozionante e ci si sentivamo molto fortunati ad avere la sinergia che effettivamente abbiamo avuto.




CPR (2000). Da sinistra verso destra: Jeff Pevar, James Raymond, David Crosby


A&B: Perché il gruppo si è sciolto nel 2004?

Jeff: E' la progressione naturale delle cose. L'unico modo per tenere insieme una band è sperare che tutti vogliano andare avanti. Questo non è successo quando i dischi dei CPR non hanno venduto così bene. La band ha vissuto un momento difficile per carenza di fondi, necessari invece per finanziare le registrazioni, le esecuzioni. Questa cosa era un po' difficile da accettare per persone, come noi, che sono abituate ad essere pagate bene per quello che fanno. Avendo un gran numero di dipendenti, in prevalenza tecnici, per non parlare delle ingenti attrezzature, le spese per le sale da concerto, gli  alberghi, ecc, penso che avremmo potuto ridimensionare il tutto ma alcuni dei membri della band non volevamo e, se si prova in questo modo per un certo numero di anni e non va nel segno, bisogna provare qualcos'altro. Proprio come una giovane storia d'amore: non dura se non ci si impegna molto. Bisogna investirci sopra per portarla al prossimo appuntamento ma quando le persone hanno altre opportunità, girano l'attenzione verso queste ultime.
Direi che si tratta della naturale progressione ad andare avanti.

A&B: Raymond continua a suonare con Crosby, come parte di Crosby & Nash. Tu non l'hai fatto. Come mai?

Jeff: Ho la buona fortuna di essere in grado di creare un sacco di interessanti e varie opportunità che non sono facili da realizzare. Sono stato estremamente fortunato ad avere avuto tutte le grandi esperienze musicali che ho avuto come suonare per Ray Charles, Joe Cocker, David Foster, Alan Parsons, Rickie Lee Jones, Bette Midler, CSN, Phil Lesh, Jazz Is Dead, Marc Cohn, e altri. Ho un sacco di gente che mi chiama per interessanti collaborazioni, registrazioni e offerte creative a causa di tutte le esperienze che ho fatto nel corso degli anni. 
James e David non hanno vissuto assieme per molti anni, e lo hanno fatto quando sono diventati adulti. Ritengo che avessero bisogno di recuperare il tempo perduto facendo varie cose, tra cui continuare a creare musica insieme come coppia e David ha permesso questo con CSN. E' una cosa meravigliosa che loro due stiano vicino dopo aver vissuto separatamente la maggior parte della loro vita.
Io non so bene cosa James abbia fatto prima dei CPR (credo che abbia suonato con le Spice Girls per un po') ma è un grande musicista e aggiunge molto di sé negli organici in cui milita.
Con i CPR io ho capito che loro due volevano realizzarsi in una certa maniera e io ho totalmente capito questi bisogni e desideri.
Mi piace che siamo stati in grado di creare quel tipo di suono e sono entusiasta che abbiano continuato a fare bella musica insieme anche senza di me.
Mi sento onorato di aver avuto l'opportunità di scrivere musica assieme a loro. E' stata una progressione naturale vederli lavorare uniti, come padre e figlio, fratelli nella musica, e poi assistere allo scioglimento dei CPR e assistere anche alle difficoltà di James, quando ha avuto qualche problema a cantare dal vivo le canzoni che avevamo registrato.
Ad ogni modo, saranno sempre vicini al mio cuore.
Per quanto riguarda me, ho un sacco di idee che mi piace esprimere quando sono in una band e sto scrivendo musica insieme ad altri grandi musicisti.



Jeff Pevar e David Crosby sul palco nel 1999


A&B: Quali sono i tuoi di rapporti personali con Crosby e Raymond, in questo momento?

Jeff: Sono rimasto in contatto con David, non molto con James. Forse le cose cambieranno col tempo, ma tutti noi abbiamo vite molto occupate: trascorro il mio tempo con dei cari amici, quindi è difficile per me rimanere in contatto con tutti. A volte le amicizie nascono da strette realazioni che poi si allentano per un motivo o un altro.

A&B: pensi che i CPR possano riformarsi?

Jeff: Nessuna idea in proposito. Ho ancora speranza che, ad un certo punto, potremmo farlo, ma non posso io soltanto, su tre componenti, desiderare che questo accada. E' semplice.
Ad ogni modo, nel caso non succedesse, mi limiterò a metter su uno dei bellissimi dischi di CPR e ad ascoltare, sorridendo, pensando a quanto bello sia stato quanto successo a noi tre!

A&B: Pensi che suonerai in Italia prossimamente?

Jeff: Spero proprio di sì! Ho dei ricordi meravigliosi dei miei concerti fatti in Italia e vorrei ripetere quelle esperienze. Spero di suonare di nuovo da voi, un giorno, spero presto!

A&B: Progetti per il futuro?

Jeff: I miei piani sono di suonare finché potrò respirare!

A&B: Grazie per il tuo tempo, Jeff. Ultime parole per i fan italiani e europei?

Jeff: Vi abbraccio tutti di cuore e vi ringrazio per il sostegno che manifesterete a me e alla mia musica,
visitando il mio sito http://pevar.com/. Ciao!


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Jeff Pevar on stage (2013)

ENGLISH VERSION


INTRODUCTION

Jeff Pevar
is a guitarist and multi-instrumentalist, composer and producer, who has served for famous artists such as Ray Charles, James Taylor, Carly Simon, Kenny Loggins, Joe Cocker, Jefferson Starship, Rickie Lee Jones, Bette Midler.
You can remember him not only for his past with Crosby, Stills, Nash and Crosby/Nash, but also, and especially, for the group as he formed with David Crosby and his son James Raymond. The trio, CPR (the initials of the three artists), has produced two terrific albums (followed by two live) better, in my opinion to the entire post 70 discography of CSN and CSN&Y.
We talked with him talking about his solo work and his experience as a member of many bands.

INTERVIEW

A&B:
Ciao Jeff. First of all, I would like to talk about your terrific solo album, "From The Core" (here our review), released on 12/12/12. The story surrounding this record is so strange.... Do you want to talk about it?

Jeff: I am very proud of this CD and it's so amazing that it just happened without me knowing it would turn into a solo CD. I know this sounds strange. I had wanted to record a solo record for many years but because I love so many types of music, choosing the material for my own record eluded me…meaning, what music do I choose to record for my first record when I love so many different styles? Then I got invited to record music for a PBS documentary about the Oregon Caves National Monument and was offered the opportunity to actually record the music for the documentary in the caves themselves!! I agreed because I thought it would be courageous and inspirational to be in the caves when I was composing ideas and improvising while recording. I had no idea that these performances would turn into my debut record, but what a beautiful surprise to realize that it was probably meant to be because maybe the only way I could decide on what music to record was have no idea that I was actually recording my debut CD as 12 improvisations. Because of this, music flowed without any preconception what it should be. I later overdubbed most of the instruments myself and then invited some special guests!

A&B: Why you recorded this album in the “Caves National Monument”?

Jeff: Again originally I was hired to write music for a documentary on the caves and accepted an invitation to record the music in the caves themselves…as fate would have it, it turned into my debut solo CD!



Recording "From The Core", inside the “Caves National Monument”

A&B: You was involved in CPR. The band was active from 1996 to 2004 and published two studio records and two live double records set. One of these was acoustic, the other one was electric. Your recent solo album reminds to feel you are closer to the acoustic dimension. Is it right? Why?

Jeff: I recorded "From The Core" in a cave…there was no electricity….so it started acoustically. The concept of the record was to support the performances I improvised in the caves and to honor that I thought…ok…whatever instruments I use I should be able to walk inso a cave with and be able to play it. I was reflecting sounds and music from the earth…..then all the elements should be earth sounds…acoustic….hand drums…..no pythons for electric guitars….

A&B: Iconic vocalist of Yes, Jon Anderson, co-write and sing on the song "River of Dreams". Can you explain about your relationship with him?

Jeff: Jon saw me play with the artist Rickie Lee Jones a number of years ago. After the show Jon gave me his contact info saying he would love to write together. When I recorded "From The Core" and was adding special guests to certain songs. I had a feeling that the song "River Of Dreams" would speak to him. I sent him the track and he wrote the lyrics and melody in about an hour and sent it back to me. I was blown away! It was meant to be!

A&B: Why you chose him? Did you have in our mind a specific vocal range?

Jeff: I have always loved his voice and his music. Jon has often sung about the planet earth and being connected to the planet and the cosmos. I thought both spiritually and sonically he would be the perfect person for the project but I had no idea if the music was going to speak to him. I was so excited when he immediately answered my email and sent me his amazing addition to the song that I only had a title to and a guitar track.

A&B: You're involved on the instrumental Grateful Dead cover band called "Jazz Is Dead". It is currently composed by you, bassist Alphonso johnson of Weather Report, T Lavitz and Rod Morgenstein of Dixie Dregs. Former members were Kenny Gradney (Little Feat), David Livolsi (John Scofield Band), Billy Cobham and Jerry Goodman (Mahavishnu Orchestra). Wow! It is a very impressive super group. Can you explain us how and why you was involved on this band?

Jeff: First of all, Jazz Is Dead isn't a "cover" band. A cover band plays the songs like the original artist and tries to sound like the original artist. This band doesn't do that at all. JID is an"interpretive ensemble". Meaning we take the compositions and give them new life…so we honor the spirit of the music in an unique way.
I was invited to tour with Grateful Dead bassist Phil Lesh in 2000  with his "Phil Lesh and Friends" band. Shortly after that tour I received a phone call to be invited to join the interpretive ensemble Jazz Is Dead. I became very much involved in the arrangements for this interpretive band when I joined and the Jazz Is Dead CD "Grateful Jazz" we just released are the arrangements I came up with for the band at that time. I had the idea to invited some of my very special guest artists to the recording project to add some special spice to the CD. I am absolutely thrilled with this CD, not to mention it includes some of the last recorded work of keyboardist T Lavitz who passed away in 2010.



Jeff Pevar and Graham Nash (2002)

A&B: Can you explain us your experience as session man with "Crosby, Stills & Nash" and "Crosby-Nash"?

Jeff:
I was thrilled to have the song I wrote with Graham Nash "Jesus Of Rio" on the Crosby-Nash record and they also asked James Taylor to sing background vocals on our song! What a thrill! I have been a long time fan of David and Graham and we played music together for many years in many various combinations. It was an honor to work with them on the Crosby Nash CD with such talented musicians like Leland Sklar, Russ Kunkel and Dean Parks!

A&B: Was it so hard, for a guitarist like you, play with a great musicians like Stephen Stills?

Jeff: Hard? It was simple! We both had a lot of fun together! We are both accomplished guitarists in different ways and he does things I don't do and vice versa. Crosby told me that I challenged him to play his best because he knew I could play guitar well and he had to stay on his toes around me! I have the ultimate respect for Stephen as he is one of my heroes. At the same time I learned things about music, like jazz and playing through changes that really isn't something he studied, so we inspired each other to reach higher. In any great combination, or great team you get people with different strengths together and that makes a great combo when people inspire one another to play their best….all the various strengths together make a better team! As a guitarist I never felt intimidated by Stephen. He knew I was an accomplished player…but as a song writer?! Stephen Stills is an icon! I can't even touch that! I think in the end he preferred being the only lead guitarist in CSN and I was only in the band for a couple years because they really didn't NEED another lead guitar player. I was honored to play in the band when I did and Stephen and I had some great moments trading leads together! I learned to play guitar from listening to records, and Stephens playing has always been an inspiration to me.

A&B: I think that CPR, the band you formed with David Crosby and James Raymond, played excellent music, better, in my opinion, to all the music post '70 of CSN and CSN&Y. Do you agree?

Jeff: Everyone is entitled to their own opinion. A lot of people thought CPR was a great band and I agree. I am very proud of the CPR records and I do believe that that music is very powerful and the 3 of us had a powerful musical connection. The music speaks for itself. I try not to compare or judge things as one is better or another worse….it is what it is…as the saying goes apples and oranges. Everything has it's own voice and we had our moment in time when we did and I'm thrilled that people liked what we did together.

A&B: How and why the band was formed?

Jeff: I met David and Graham around 1992 when I was playing with Marc Cohn. After David and Graham heard me play they asked me to tour with them for a number of years when they weren't working with Stephen. David reconnected with his son James a few years later and I was invited to form a trio with the two of them. CPR was born. It was an exciting time and the 3 of us felt very lucky to have the musical connection we did.

A&B: Why the group disbanded in 2004?

Jeff: The natural progression. The only way to keep a band together is that everyone wants to keep it going and also that it's moving forward. That wasn't the case when CPR records didn't sell well. In the end band had a tough time making the kind of money it needed to keep it running and that makes it hard for people who are used to being paid well for what they do, and also having great technicians, gear, concert halls, great hotels etc. I think we could have downsized but some of the members of the band didn't want to and if you try something for a number of years and it doesn't hit, then ya try something else. Just like young romance, it doesn't last unless you commit to it. You have to invest in it to take it to the next place and when people have other opportunities pulling at them, it's just the natural progression to move on. That's kind of it in a nutshell.

A&B: Raymond continues to perform with Crosby as part of the touring bands for Crosby & Nash. You didn't. Why?

Jeff: I have the good fortunate to be able to create a lot of exciting various opportunities in my career, which isn't easy to accomplish. I have been extremely fortunate to have had all the great musical experiences I have been able to have…playing with Ray Charles, Joe Cocker, David Foster, Alan Parsons, Rickie Lee Jones, Bette Midler, CSN, Phil Lesh, Jazz Is Dead, Marc Cohn etc. I have a lot of people calling me with interesting tours, recordings and creative offers because of all the connections I have made over the years.
I'm not that familiar with James career before CPR per se, but I know he played with the Spice Girls for a while…not sure what else.
James and David didn't spend many years of their lives together until they were adults and I think they needed to make up for lost time including continuing to create music together on their own and David got him working with CSN. It's a wonderful thing for the two of them to stay close after most of their lives apart. James is a master musician and adds a lot to whatever band he's in.
I know that I am a powerful music presence and I have a lot of ideas that I like to express when I am in a band with other great musicians and we are writing music together. I think after the dynamic of CPR, they wanted to call the shots, just the 2 of them, and I totally understand that need and desire. I love that we were able to create the sound of the 3 of us in CPR and I'm thrilled for them that they continued to make beautiful music together without me there. It's all a gift, however it happens. They will always be near and dear to my heart. I feel honored to have had an opportunity to sort of break the ice of writing music together with them. It was a natural progression to have them work together as father and son and musical brothers as the excitement of CPR faded, but also James was having some issues with his voice and had a hard time singing the songs we recorded live.



Jeff Pevar on stage (2002)

A&B: What's are your personal relationships with Crosby and Raymond, at the moment?

Jeff: David and I stay in touch…James and I not so much. Maybe that will change sometime but we all have busy lives and I have dear friends that I spend time with when I have the time, so it's hard to stay in touch with everyone. Sometimes friendships are moreso working relationships that have their time and then you move on for one reason or another.

A&B: Do you think that CPR are away from reform?

Jeff: No idea. I still hope we could at some point but I am one of 3 and it has to be everyones wish to make it happen. It's really that simple. Worst case senario, I'll just put on one of the the beautiful CPR records and listen and smile that it happened at all!

A&B: Do you think you will play in Italy on the next future?

Jeff: I sure hope so! I have such wonderful memories of playing music in Italy and I miss it. I hope I will play there again someday soon!

A&B: Future plans?

Jeff: My plans are to keep playing music for as long as I am breathing!

A&B: Thanks for your time, Jeff.  Last words for the Italian and European fans?


Jeff: Send my love to you all and thank you for supporting the music available through http://pevar.com/. Ciao!


 




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