Primo di almeno due capitoli riguardanti (ma ce ne potrebbe essere pure un terzo) la musica rock americana, Almost Cut My Hair è l’esordio letterario del giovane scrittore pratese Lorenzo Allori (classe 1976), che ha sfruttato la sua tesi di laureae la sua grande passione per le sette note per scrivere questo avvincente libro che viaggia sua due binari apparentemente distaccatissimi ma in realtà sempre contigui: la musica rock e le conseguenze che essa ha avuto sulla società e sulla politica di un paese (in questo caso l’America, come suggerisce il sottotitolo). Si parte chiaramente dai primi anni ’50, dove il movimento rock’n’roll attraverso protagonisti dei più disparati come Alan Freed, Elvis Presley, Bill Haley ecc.ecc. stava per contagiare e conquistare i giovani americani che erano in attesa di una musica che potesse far esprimere il loro linguaggio corporeo (e qui Allori è bravissimo a riassumere il clima sociale degli U.S.A. di quei anni, il perbenismo e il proibizionismo di un modo bigotto di fare politca) per poi tornare indietro alle origini del blues e del soul e continuare con la british invasion (forse la parte migliore del tutto) e la conseguente risposta a stelle strisce alla Beatlemania, per arrivare alla scena di San Francisco (gli anni caldi della rivoluzione giovanile, anche qui ben sciorinata) al garage rock e la musica psichedelica, che chiude questa opera breve, ma “storicamente funzionale”. |
Pagine: 183 Uscita: 2011 ISBN: 9788877967053 Prezzo: 15€ Casa editrice: Bonanno Editore
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