Cinque donne del sud - Roma, Sala Umberto, 28-29 ottobre 2019 In scena alla Sala Umberto, per due giornate, l’originale opera di Francesca Zanni, interpretata da Beatrice Fazi. Una sola attrice per un monologo che fa rivivere cinque donne e cinque generazioni, ognuna con le sue peculiarità e caratteristiche, specchio di una società che negli anni ha visto cambiare il ruolo della donna nel suo essere moglie, madre, lavoratrice, cittadina del mondo. Lo spettacolo accompagna lo spettatore in un viaggio che inizia nel 1887, nella vita contadina del Sud d’Italia dove il brigantaggio stenta ad essere sconfitto, passando per le grandi emigrazioni verso l’America in cerca di “fortuna”; si rivive la folle esperienza di Woodstock, la lotta per l’emancipazione femminile, la “leggerezza” dei valori degli anni ’90 del secolo scorso per arrivare, nel 2018, all’adolescente iperconnessa che ha già le idee chiare su quello che desidera. Ogni donna rappresenta il suo tempo e la società nella quale vive, ma in tutte è presente il filo conduttore del sentimento e della maternità che, a dispetto delle mode e dei tempi, gioca sempre un ruolo importantissimo nella vita femminile e nel quale lo spettatore si può identificare e confrontare, sia in prima persona, che tramite donne che nella vita ci sono passate accanto: la madre del sud che non sopravvive alle troppe gravidanze, la femminista aggressiva che rivendica il suo ruolo nella società, la pacifista convinta “figlia dei fiori”, la manager rampante, la liceale incollata al suo smartphone. Interessante la regia di Francesca Zanni che ha saputo ripercorrere oltre cento anni di storia e di conquiste attraverso specifici elementi significativi. Primo tra tutti il linguaggio, che, anche grazie alla consulenza linguistica di Grazia Serra, Grazia Giardiello e Maria Vitagliano ed alla apprezzabilissima interpretazione di Beatrice Fazi, ha consentito di dare personalità ad ogni donna rappresentata, collocandola in uno specifico contesto storico, geografico e culturale. Significative anche le immagini proiettate sullo sfondo che hanno scandito il ritmo del tempo attraverso la rievocazione della memoria storica di fatti e personaggi. La scenografia volutamente scarna – un semplice baule dal quale escono oggetti ed abiti d’epoca – non ha concesso distrazioni, lasciando l’attenzione centrata sul personaggio che di volta in volta è rappresentato. Infine la colonna sonora, che, rievocando un secolo di generi musicali diversi, coinvolge lo spettatore in questo lungo viaggio “al femminile”. Le Cinque donne del sud piacciono, intrigano, emozionano, suscitano ricordi, mostrano la loro forza ma anche la loro fragilità, soprattutto non perdono quell’attaccamento alle radici che attraversa trasversalmente tutte le generazioni rappresentate. Il tutto in un’ora e mezza di monologo decisamente piacevole ed emozionante.
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CINQUE DONNE DEL SUD di FRANCESCA ZANNI costumi FABRIZIA MIGLIAROTTI Regia di FRANCESCA ZANNI Produzione di TREBISONDA Data: 28 e 29 Ottobre 2019
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