L'evento "Roberto Capucci. L'uomo che danza" è un riconoscimento alla creatività ed alle capacità artistiche italiane. Un indovinatissimo mix dove tutti gli elementi sono al top: i meravigliosi abiti di Roberto Capucci (colui che Christian Dior definì "miglior creatore della moda italiana, un prodigio"), i talentuosi ballerini, la magica cornice di Castel Sant'Angelo.
Nelle serate del 21, 22 e 23 settembre la meravigliosa Mole Adriana, nell'ambito della rassegna "Sotto l'Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo" ha ospitato un'eclettica ed originalissima rappresentazione di danza e haute couture: sete e plissè che prendono vita attraverso i sinuosi movimenti dei danzatori della Compagnia Cipriani, guidati dalla coreografa Simona Bucci. L'opera è un progetto speciale riconosciuto dal Ministero della Cultura per le attività di danza della Daniele Ciprani Entertainment, e, come dichiara la storica dell'arte Mariastella Margozzi "l'uomo e la danza - con i costumi del grande stilista Roberto Capucci è molto più della danza, molto più della musica, molto più della moda: lo spettacolo racchiude in se l'essenza dell'arte in tutte le sue sfumature. Talentuosi ballerini accompagneranno il pubblico attraverso il Castello, percorrendo molti dei suoi luoghi più suggestivi: una nuova strada per far godere appieno la suggestione di Castel Sant'Angelo". Solo in tempi relativamente recenti il grande stilista si è avvicinato al costume per lo spettacolo e L'uomo e la danza, presenta queste meravigliose creazioni che si animano indosso ai ballerini diretti dalla coreografa Simona Bucci, in movimenti pensati specificatamente per gli spazi storici dell'antica fortezza. E' lo stesso stilista che definisce i suoi abiti "immagini di follia", quasi usciti da un sogno per quanto sono ricchi e colorati. Lo spettacolo è itinerante e si snoda tra le sale di Castel Sant'Angelo, dove lo spettatore, accompagnato da una strana "guida", un mimo anch'esso adornato da uno dei favolosi abiti, è quasi inebriato tra volteggiare di sete preziose, movenze armoniche, stupende sonorità di sottofondo, video proiettati sulle pareti lungo il percorso e addirittura profumi. L'opera è un affascinante viaggio alla scoperta dell'arte in ogni sua espressione. Si parte ammirando gli ineguagliabili bozzetti del grande couturier che sembra preparino per la magnificenza che attende lo spettatore durante il percorso, quando quei bozzetti prendono vita indossati dai ballerini, perdono la loro staticità e si muovono, volteggiano, sfiorano il pubblico che resta affascinato da tanta grazia e bellezza. Ogni tappa è un evento, una scoperta che si dipana tra la Loggia, la Rampa Elicoidale, il Corridoio Pompeiano, per arrivare nella Sala di Apollo dove un ballerino di flamenco, anch'esso avvolto in fascianti abiti scarlatti, delizia con una emozionante performance. Il finale è un crescendo nel quale tutti i danzatori danno prova delle loro elevatissime doti artistiche. Tutto perfetto. Un appagamento totale per tutti i sensi. Questa recensione si riferisce allo spettacolo del 23 settembre 2022. |
Roberto Capucci. L'uomo che danza
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