"E non rimase nessuno" è un'opera teatrale che riprende il titolo di un noto film del 1974 ("...E poi, non ne rimase nessuno", in inglese "And Then There Were None"), a sua volta adattamento del noto romanzo "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie. La trama è nota: otto persone tra loro sconosciute, ai quali si aggiungono due domestici - assunti per l'occasione - vengono invitate da un uomo su un'isola deserta, Indian Island, al largo delle coste del Devon. Al primo incontro conviviale, una voce proveniente da un grammofono accusa i dieci invitati di crimini di cui asseritamente si sarabbero macchiati in passato e rimasti impuniti. E' l'inizio di un incubo che si sviluppa in un susseguirsi di decessi, con il background inquietante di una filastrocca, interpretata sempre dalla voce narrante, dietro alla quale si nasconde un enigma afferente alle sorti di ogni partecipante. Questo adattamento del conosciutissimo romanzo è sublimato dalla partecipazione di attori teatrali talentuosi capitanati dai blasonati Mariano Rigillo (che vanta trascorsi teatrali piuttosto rilevanti e si pregia di aver preso parte a cento tra lungometraggi e film televisivi) e Anna Teresa Rossini ("Pensavo fosse amore... invece era un calesse" di Massimo Troisi e "Va dove ti porta il cuore", di Cristina Comencini, le sue partecipazioni più note). Ai due si unisce un team di comprimari che pare selezionato con grande cura, con un risultato finale che risulta di grande efficacia rappresentativa. Non è facile concretizzare su un palco la letteratura della Christie, i cui punti di forza non vanno rinvenuti nelle trame delle sue opere, spesso omologate (ricorrente il pattern dell'omicidio, la comparsa del detective che studia i vari sospettati, poi riuniti in un apparente confronto durante il quale vengono svelati i segreti più intimi di ciascuno), quanto nella sua innata capacità di sovrapporre, ai ritmi tipici del thriller, elementi drammatici di forte impatto emotivo. Questa ambivalenza espositiva obbliga il cast a gestire dialoghi, pause e suspence con grande sforzo individuale, sotto la direzione di una regia severa che esige l'ulteriore sforzo di un'osmosi collettiva intollerante alla minima flessione. Un gioco di luci particolarmente riuscito e l'inserimento intelligente di alcune battute garantiscono continuità recitativa e variazione della curva dell'attenzione, contribuendo non poco ad ammortizzare la durata della realizzazione, forse un tantino più stirata del dovuto. |
E NON RIMASE NESSUNO Regia di ANNA MASULLO con |