Versione teatrale italiana del conosciutissimo "The Front", film del 1976 scritto da Walter Bernstein ed interpretato da Woody Allen, Il prestanome, non ha nulla da invidiare all’opera cinematografica.
Molto ben ricostruita, su un palco che grazie alla sapiente regia di Antonello Avallone ed un perfetto gioco di luci, riesce a ricreare ben 4 ambienti nonostante lo spazio limitato del palcoscenico, l’atmosfera dell’America degli anni ’50. Nonostante la seconda guerra mondiale sia finita due superpotenze mondiali si contrappongono (a fronte di una apparente alleaza) ed in modo subdolo controllano le rispettive popolazioni e osteggiano ogni pensiero “dissidente. È l’America del maccartismo dove anche solo l’odore di simpatie “rosse” metteva in moto una caccia alle streghe ed imprimeva sul malcapitato uno stigma praticamente indelebile. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione dell'11 aprile 2024. |
Compagnia delle Arti srl presenta IL PRESTANOME Dall’omonimo film di Walter Bernstein Scene e costumi Red Bodò Versione teatrale e regia Antonello Avallone New York, 1953. Siamo in pieno Maccartismo. Tutte le persone sospettate, anche solo come “simpatizzanti comunisti”, vengono messe in lista nera e non possono più lavorare. Questa lista nera riguarda anche il mondo dello spettacolo. Un periodo difficilissimo per gli USA in uno dei momenti più delicati della sua democrazia. Howard, simpatico “qualunquista”, sempre pronto alla battuta comica, spiritoso, divertente, lavora come cassiere in un bar. Un giorno Alfred Miller, suo amico di infanzia, sceneggiatore finito nella lista nera della Commissione per le attività antiamericane, gli chiede di diventare il suo prestanome, ovvero di poter utilizzare il nome di Howard per presentare le sue sceneggiature a un network televisivo, riconoscendogli una percentuale. Howard, sempre pieno di debiti, accetta con entusiasmo e pericolosa leggerezza, senza avere la minima idea delle difficoltà e della pericolosità dell’impresa. Dopo il primo successo, Howard si atteggia subito a grande scrittore e, privo del benché minimo cenno di cultura generale, conquista il cuore di Florence. L’amico Alfred gli passa copioni sempre più importanti, che Howard non legge mai, e i suoi successi si moltiplicano, diventa ricco e famoso, superando, in maniera estremamente comica e brillante, situazioni divertentissime, al limite del paradosso. Nessuno si accorge di niente. Finché la politica del senatore McCarthy, non arriva a indagare anche su di lui. Un delicatissimo e drammatico tema come quello della “caccia alle streghe”, riesce ad essere raccontato, in una maniera estremamente brillante, grazie proprio alla inadeguatezza del protagonista della storia che, solo alla fine, troverà una sua coscienza sociale. NOTA: Il film, del 1976, titolo originale “The Front”, fu diretto da Martin Ritt e scritto da Walter Bernstein (entrambi in lista nera) e vide come protagonisti Woody Allen e Zero Mostel, anche quest’ultimo in lista nera (fonte: comunicato stampa) Teatro Sette |