In questo andirivieni di ricordi non poteva mancare neanche la famiglia, l'incontro con la moglie e la nascita della figlia. Sarà questo ricordo a condurre alla parola "bambini" e a dare vita a quella parte del racconto che ha segnato l'esistenza dello scrittore: la letteratura per ragazzi. Tutto il racconto è altalenante tra momenti tragici e di comicità, di dramma e poesia, rappresentando appieno l'uomo Rodari: sognatore, ma anche segnato dai drammi della vita, creativo, ma fedele ai suoi ideali. Apprezzabilissima la performance di Marco Zordan nel ruolo del grande scrittore, affiancato, nell'interpretazione di tutti i personaggi femminili, da Veronica Liberale. Il protagonista padroneggia vari dialetti ed impersona tutte le età di Rodari, rispettandone la gestualità e le evoluzioni linguistiche (da bambino timido ad adulto sognatore). Di forte intensità emotiva è la riproposizione fedele del discorso pronunciato al ritiro del premio Andersen, il Nobel della letteratura per ragazzi, ed il finale quasi a sorpresa. Lo spettacolo è bello e coinvolgente. Esce dagli schemi classici del monologo pur essendo la narrazione della vita dello scrittore e questa sua originalità rispecchia appieno la vita e le opere del grande narratore a cui si è voluto fare omaggio. |
Dalla parte della cicala Vita di Rodari Giovanni Regia: Fabrizio Catarci con: Marco Zordan Veronica Liberale Scena e costumi: Caterina Lambiase Teatro Marconi https://www.teatromarconi.it/ |