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E' forse in queste semplici parole l’espressione del carattere di Chicchignola e della sua storia che ci narra delle scelte dell’uomo e di come solo egli stesso possa, così, esser migliore del proprio destino. Destino che lo stesso protagonista si convince sia ineluttabile, e dinanzi al quale si ritrova la sua determinazione ad innalzarsi, non senza sofferenze, persino dinanzi alle malcelate malefatte di coloro che ripetutamente ne tradiscono la fiducia.Il taglio della ironia irriverente ed efficace tratteggia questa opera in ogni parte, opera i cui tempi sono appositamente calibrati, i ritmi sempre serrati e gli inserimenti dei personaggi perfetti.Le indiscutibili doti canore, sia di Massimo Venturiello che degli altri protagonisti, guidano lo spettatore in quella scanzonata irriverenza in “maschera” che il maestro Petrolini ci ha lasciato in dono, perpetrandosi in modo leggendario anche attraverso il compianto Proietti e la cui figlia Carlotta dimostra qui, interpretando Marcella, esserne grande erede evidenziando finanche capacità canore di notevole spessore, per armonia, intensità ed espressione.Il passaggio dalla parte recitativa a quella cantata, mai semplice dal punto di vista tecnico per lo “strumento” vocale di un attore, trova nei protagonisti dei grandi interpreti tanto da far apparire “semplici” tali passaggi persino quando la splendida Maria Letizia Gorga ci narra del profondo rimorso di una Eugenia in note meravigliosamente armonizzate.In tale simposio di verbo e canto Petrolini usa la ironia, vero strumento di tutta la narrazione, facendone ossatura ed architrave composta sovvertendo il senso logico delle stesse parole, giocando con sinonimi, attraverso assonanze, contrapponendo contrari ed iperbole che portano lo spettatore ad una risata genuina, improvvisa e spontanea quanto la riflessione profonda immediatamente successiva, in un perfetto gioco di opposti.In contrapposizione ad un protagonista di nobili intenti seppur in disgrazia, il carattere del rivale di Egisto è quindi il suo funzionale alter ego negativo, perché “…risorgimento della vigliaccheria...” e non poteva esser interpretato meglio se non da un Franco Mannella in splendida forma, così come la “vedova inconsolabile” Lalletta viene interpretata in modo impeccabile da una Claudia Portale in grande spolvero.Un grande testo, comunque non potrebbe rendere partecipe il pubblico in modo caloroso ed accorato come peraltro accade in questa occasione, in maniera del tutto naturale, se non ci fosse una grande azione corale di interpretazione di assoluto livello che rende vivo lo scritto e che provoca in chi scrive e chi assiste una grande nostalgia creativa che solamente i grandi sanno lasciare al loro passaggio. |
MASSIMO VENTURIELLO in CHICCHIGNOLA di Ettore Petrolini con MARIA LETIZIA GORGA FRANCO MANNELLA CLAUDIA PORTALE CARLOTTA PROIETTI Scene ALESSANDRO CHITI arrangiamento musicale MARIANO BELLOPEDE produzione Officina Teatrale Regia di Massimo Venturiello Massimo Venturiello sarà in scena alla Sala Umberto dal 19 Settembre al 22 con “Chicchignola” di Ettore Petrolini. In scena con Venturiello – che cura anche la regia – Maria Letizia Gorga e Franco Mannella, Claudia Portale, Carlotta Proietti. Le scene sono di Alessandro Chiti, mentre l’arrangiamento musicale e di Mariano Bellopede.La trama di questa commedia è semplice: Chicchignola, un uomo qualunque che tira avanti vendendo giocattoli da lui stesso costruiti, su un carretto, lungo le strade di Roma, è oggetto di comune derisione. Questa sua passione per palloncini e giocattoli sembra essere espressione di grande ingenuità, se non addirittura di stupidità. Con estrema facilità dunque sua moglie lo tradisce col suo migliore amico, nella convinzione che il marito non riuscirà mai a scoprirlo. Un finale a sorpresa però ribalterà completamente la situazione e i cosiddetti furbi che ronzano attorno al poetico protagonista dovranno ricredersi e confrontarsi con la loro squallida superficialità. Chicchignola è considerata la più bella commedia di Ettore Petrolini. Fu rappresentata per la prima volta nel 1931 a Roma, al Teatro Argentina e al Quirino; l'anno dopo fu portata a Parigi ed ebbe uno straordinario successo internazionale. Infine dal 1969 per dieci anni, alternandola con altri spettacoli, Mario Scaccia l’ha riproposta con la sua regia. Note di Massimo VenturielloDefinirei “Chicchignola” una commedia contemporanea e tradizionale al tempo stesso. Non a caso il suo autore è stato spesso associato a Plauto, il più moderno drammaturgo di tutti i tempi. La grande forza di Petrolini, quella che appartiene a una ristrettissima schiera di artisti geniali, sta nel ritrovare terreno fertile in qualsiasi epoca. Avremmo potuto incontrarlo nel teatro dell’antica Roma e al contempo non è inimmaginabile pensarlo, forse addirittura con accresciuta forza innovativa, tra duemila anni accanto a chissà quali nuove forme teatrali. Breve biografiaMassimo Venturiello è attore, regista e doppiatore. Si diploma nel 1982 all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma ed esordisce col Tito Andronico di Shakespeare diretto da Gabriele Lavia. Nel 2006 interpreta Cesare Carrano nella serie televisiva Distretto di Polizia 6, poi il commissario Angelo Mangano nella serie Il capo dei capi (2007), il colonnello Carlo Fulgeri nella serie Intelligence (2009) e l'avvocato Alcamo nella prima serie de Il sistema (2016). Al cinema è stato diretto dai fratelli Taviani, Ettore Scola, Gabriele Salvatores, Nikita Michalkov, Beppe Cino, Giuseppe Bertolucci, Sergio Rubini e Carlo Lizzani. fonte comunicato stampa
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