Teseo e il mostro Polvere e Piume
Roma, Teatro Di Documenti, dal 31 maggio al 2 giugno 2024

Un’esperienza teatrale assolutamente innovativa è quella che viene proposta con lo spettacolo “Teseo e il mostro – Polvere e Piume”, il racconto di un mito del passato innestato nel presente per dare vita ad una fusione tra l’antico ed il contemporaneo e rileggere con occhi diversi la storia e la tradizione.

Lo spettacolo, come viene preannunciato all’ingresso, è letteralmente un percorso attraverso il labirinto di Dedalo, agli spettatori viene richiesto di seguire i protagonisti addentrandosi in cunicoli, salendo e scendendo scale, esplorando grotte. Per questo particolarissimo allestimento, non poteva essere trovata migliore location che quella del Teatro Di Documenti con la sua atmosfera suggestiva, un luogo dove il pubblico riesce ad essere partecipe alla narrazione avendo quasi la possibilità di sfiorare i protagonisti, tanta è la vicinanza fisica.
La trama della rappresentazione, scritta ed interpretata da Andrea Lami, è una provocante reinterpretazione del mito di Teseo. La storia, si sa, la scrivono i vincitori, ed anche in questo caso, nella rilettura dell’autore della pièce, l’eroe ateniese non appare in tutto il suo splendore, bensì ne vengono messe in evidenza l’arroganza e la sete di potere. Nello spettacolo Dedalo racconta al figlio Icaro della guerra tra Creta ed Atene, enfatizzando alcune figure e spogliandone altre dell’alone eroico che il mito gli ha donato. Tanti i riferimenti storici traslati nel contemporaneo: il tema maggiormente ricorrente è il conflitto, mostrato sia dalla deformità fisica del Minotauro, che dalle smodate passioni; la politica e la guerra con i drammi che ne conseguono, la famiglia ed il difficile rapporto genitori/figli.
Uno spettacolo epico, con repentini cambi di prospettive, arricchito da movimenti, musiche (anche queste opera di Andrea Lami) e canti di guerra. Tanti i personaggi evocati, interpretati tutti dai quattro attori che riescono velocemente a svestire i panni dell’uno per passare all’interpretazione dell’altro. Particolarissima la scelta dei costumi: total look black or white oscillante tra moda passata e presente.
La scelta del regista di alternare momenti di leggerezza a episodi storici fortemente drammatici dona alla rappresentazione ritmo e scorrevolezza che non vengono interrotti neanche durante i “tempi morti” che occorrono per far spostare tutto il pubblico da una sala all’altra, incanalandosi in corridoi e ripide scale. Coinvolgente la colonna sonora che accentua i passaggi chiave della narrazione. “Teseo e il mostro – Polvere e Piume” è uno spettacolo da vivere intensamente, che getta uno sguardo alla mitologia (senza deludere gli appassionati del genere) per evidenziare le contraddizioni della società contemporanea.










Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 1 giugno 2024.





TESEO E IL MOSTRO – Polvere e Piume

testo, regia e musica di Andrea Lami
con
Ilario Crudetti
Andrea Lami
Riccardo Rendina
Giulia Sanna

Prod. Incantarte, Roma.

Lo spettacolo Teseo e il Mostro racconta le vicende che coinvolgono Teseo, l‘ateniese che tutti ritengono “eroe” e Dedalo, l‘architetto di Creta. Quest‘ultimo ha la funzione di narratore, colui che tramite il dialogo con il figlio Icaro, all‘interno del labirinto, tiene il filo delle vicende, evocandole. La scrittura di questo testo è nata da alcune domande: e se la storia che noi conosciamo fosse frutto di una menzogna? E se il mostro che noi riteniamo tale, non fosse davvero un mostro? Chi è il mostro? La particolarità di questo spettacolo è la rilettura di alcuni passaggi fondamentali del mito. Appare chiaro che è il vincitore a decidere come la storia si sia svolta. Le scene principali sono: il Minotauro, il Labirinto, la Guerra tra Atene e Creta, la Pace e il Tributo, l‘Impresa di Teseo, il Filo di Arianna, l‘Isola di Nasso, il Ritorno a casa, la Morte del re Egeo, la Punizione di Dedalo. La vicenda si conclude, tornando al presente, in cui vediamo il narratore Dedalo, illuminato solo dalla lanterna, che si appresta a consegnare al figlio le ali di cera per fuggire dal labirinto, lasciando nel buio, all‘immaginario del pubblico, il finale amaro che tutti conosciamo. Il tema che ricorre durante lo spettacolo è il conflitto, palesato nel mondo esteriore dalla deformità fisica e nel mondo interiore dalle folli passioni, nel mondo politico dalla guerra e nel mondo familiare dal difficile rapporto genitori/figli. Sembra quasi che, come in una clessidra, il conflitto passi da un mondo all‘altro senza mai dissolversi, in questa gabbia a doppia sfera che è il mondo. Il cast è composto da quattro attori: tre uomini e una donna che, ricoprendo vari ruoli, portano in scena le vicende del mito. Questa Teseide tenta di alternare leggera comicità, dramma, epica, in una sequenza veloce di scene, movimenti, musiche e canti di guerra. Molti sono stati gli spunti e le opere letterarie a cui il testo è ispirato, tra cui Vite parallele di Plutarco, Le Metamorfosi, Le Eroidi di Ovidio, Le poesie e Carmi d’Amore di Catullo, Dialoghi con Leucó di Cesare Pavese. 
(Fonte: comunicato stampa)

Teatro di Documenti
Via Nicola Zabaglia, 42
00153 Roma
tel. 06/ 45548578
cell. 328/8475891
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