Un’esperienza teatrale assolutamente innovativa è quella che viene proposta con lo spettacolo “Teseo e il mostro – Polvere e Piume”, il racconto di un mito del passato innestato nel presente per dare vita ad una fusione tra l’antico ed il contemporaneo e rileggere con occhi diversi la storia e la tradizione.
Lo spettacolo, come viene preannunciato all’ingresso, è letteralmente un percorso attraverso il labirinto di Dedalo, agli spettatori viene richiesto di seguire i protagonisti addentrandosi in cunicoli, salendo e scendendo scale, esplorando grotte. Per questo particolarissimo allestimento, non poteva essere trovata migliore location che quella del Teatro Di Documenti con la sua atmosfera suggestiva, un luogo dove il pubblico riesce ad essere partecipe alla narrazione avendo quasi la possibilità di sfiorare i protagonisti, tanta è la vicinanza fisica.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 1 giugno 2024. |
TESEO E IL MOSTRO – Polvere e Piume testo, regia e musica di Andrea Lami Prod. Incantarte, Roma. Lo spettacolo Teseo e il Mostro racconta le vicende che coinvolgono Teseo, l‘ateniese che tutti ritengono “eroe” e Dedalo, l‘architetto di Creta. Quest‘ultimo ha la funzione di narratore, colui che tramite il dialogo con il figlio Icaro, all‘interno del labirinto, tiene il filo delle vicende, evocandole. La scrittura di questo testo è nata da alcune domande: e se la storia che noi conosciamo fosse frutto di una menzogna? E se il mostro che noi riteniamo tale, non fosse davvero un mostro? Chi è il mostro? La particolarità di questo spettacolo è la rilettura di alcuni passaggi fondamentali del mito. Appare chiaro che è il vincitore a decidere come la storia si sia svolta. Le scene principali sono: il Minotauro, il Labirinto, la Guerra tra Atene e Creta, la Pace e il Tributo, l‘Impresa di Teseo, il Filo di Arianna, l‘Isola di Nasso, il Ritorno a casa, la Morte del re Egeo, la Punizione di Dedalo. La vicenda si conclude, tornando al presente, in cui vediamo il narratore Dedalo, illuminato solo dalla lanterna, che si appresta a consegnare al figlio le ali di cera per fuggire dal labirinto, lasciando nel buio, all‘immaginario del pubblico, il finale amaro che tutti conosciamo. Il tema che ricorre durante lo spettacolo è il conflitto, palesato nel mondo esteriore dalla deformità fisica e nel mondo interiore dalle folli passioni, nel mondo politico dalla guerra e nel mondo familiare dal difficile rapporto genitori/figli. Sembra quasi che, come in una clessidra, il conflitto passi da un mondo all‘altro senza mai dissolversi, in questa gabbia a doppia sfera che è il mondo. Il cast è composto da quattro attori: tre uomini e una donna che, ricoprendo vari ruoli, portano in scena le vicende del mito. Questa Teseide tenta di alternare leggera comicità, dramma, epica, in una sequenza veloce di scene, movimenti, musiche e canti di guerra. Molti sono stati gli spunti e le opere letterarie a cui il testo è ispirato, tra cui Vite parallele di Plutarco, Le Metamorfosi, Le Eroidi di Ovidio, Le poesie e Carmi d’Amore di Catullo, Dialoghi con Leucó di Cesare Pavese.
Teatro di Documenti |