La dichiarazione del regista-autore-performer è netta e meravigliosamente bugiarda fin dall’inizio - autofinzione - autobiografia - davvero è importante? Siamo a teatro e (a scanso di qualsiasi equivoco) la scenografia pretende di essere fatta di cartone. I movimenti teatrali, macchinisti e gli attrezzisti sono (forse) visibili sullo sfondo. “Stiamo lavorando sulla disattesa drammaturgica”. Va bene. Sarò obsoleta e dirò “Sei Personaggi in Cerca D’Autore”, ma a rovescio. Perché qui sono gli attori e il regista-autore a pretendere di raccontare la necessità del loro personaggio, del loro lavoro. Eppure - e questa è la vera magia - pur in mezzo a tutte queste distrazioni o forse grazie ad esse - riusciamo a “vedere” Hedda, Thea, Irene e tutti i personaggi, sbozzati pian piano. Tutto riguarda la creazione. Voler crescere un figlio - insieme a un altro - anche se non è tuo. Essere la fonte primaria dell'ispirazione. Rubare la creazione e la vita di un altro. Non saper dare alla vita altro che creature asfittiche, incapaci di trovare un posto nel mondo. O essere HEDDA. GABLER. COME UNA PISTOLA CARICA, e rinunciare al rischio della creazione per calcolo e noia, riservare per sé il dubbio successo della manipolazione, condannarsi per sempre all’insoddisfazione. Bravissima Petra Valentini in questo ruolo da splendida dama senza pietà. Liv Ferracchiati ha scelto per sé il ruolo di Løvborg, oltre a quello di sé stesso e di Rubek: i ruoli di coloro che sono riconosciuti dal mondo come i veri creatori. Alice Spisa è una apprensiva, ostinata e trepidante Thea, la maieuta e co-creatrice. Ma tutti gli attori meritano un plauso: Irene la musa – Giulia Mazzarino, Renata Palminiello – la signorina Tesman, umile madre putativa; Francesco Alberici – Jørgen Tesman il buono ma imbelle e sterile; il parassita giudice Brack – Antonio Zavatteri. Lo spettacolo è stato magnificamente corale e il registro dell’ironia ha fornito il giusto sfondo a contrasto. Per dirla con Flaiano - La situazione è grave ma non è seria -. Perfette le musiche e bellissima l’esibizione di Giulia Mazzarino in Mambo, di Dalla. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 1° dicembre 2022. |
HEDDA. GABLER. COME UNA PISTOLA CARICA traduzione Andrea Meregalli e Liv Ferracchiati luci Emiliano Austeri
Orari: |