Piantando chiodi nel pavimento con la fronte
Roma, Teatro Trastevere, 28 aprile-1 maggio 2022

Titolo forse un po' cruento, ma sicuramente evocativo per lo spettacolo in scena dal 28 aprile al primo maggio al Teatro Trastevere. Dodici personaggi interpretati da Paolo Biag a rappresentare le varie sfaccettature (tutte negative)  della società americana dei primi anni novanta.
Lo spettacolo, di Eric Bogosian, con la regia di Pino Quartullo, mette a nudo tutta l'ipocrisia, il razzismo, la sessualità, l'utilizzo delle droghe ed il narcisismo dello stile di vita americano in un particolare periodo storico, che però, a ben vedere, e grazie ad allusioni neanche troppo velate, ricorda ed assomiglia all'attuale situazione italiana.
Piantando i chiodi sul pavimento con  la fronte è stato rappresentato per la prima volta nel nostro Paese da Luca Barbareschi nel 1994, con un adattamento ambientato in Italia; in questa versione, invece, resta inalterato lo scorcio della società americana (anche per fermo volere dell'autore che ha concesso i diritti)  e solo in pochi accenni lo spettatore viene condotto su una riflessione che fa trasparire una comunanza tra il nostro Paese e gli USA. Infatti, i dodici personaggi interpretati da Biag, accuratamente studiati,  ritraggono perfettamente la nostra attuale società: il perbenista, il pericoloso malato che vuole contagiare tutti, i politici narcisisti, il medico più disposto ad uccidere i propri pazienti che  a curarli, l'impossibilità di gestire la sessualità, l'uso sfrenato delle droghe ed un elemento latente in tutta l'opera, la paura.
Da elogiare l'interpretazione di Paolo Biag che, per ogni personaggio, riesce a cogliere e rappresentare non solo l'aspetto fisico, ma anche l'essenza intima, in un alternarsi di postura, mimica e linguaggio adeguatamente cadenzato, a volte armonico, a volte cantilenante, spesso rude.
Sullo sfondo del palco tre bandiere americane sovrapposte immergono lo spettatore nel contesto storico/geografico e, sapientemente, fungono da "camerino" dell'attore consentendo i suoi frequenti cambi di look, senza mai interrompere la fluidità dell'opera.
Uno spettacolo che nonostante la drammaticità di alcuni soggetti rappresentati riesce a strappare, anche grazie all'abilità camaleontica di Paolo Biag,  qualche risata allo spettatore e, forse, a fargli ritrovare un pezzetto in sè di qualcuno dei dodici personaggi.


Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 28 aprile 2022.


Piantando chiodi nel pavimento con la fronte

di Eric Bogosian
con Paolo Biag
regia Pino Quartullo

Teatro Trastevere

via Jacopa de Settesoli 3
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