Scritto da Gianluca Livi Mercoledì 13 Maggio 2015 21:52 Letto : 2347 volte
Lo show è incentrato su un set di cover dei Rolling Stones e il successo dell'opera è determinato proprio dalla scelta ricaduta sui pezzi da eseguire: non solo brani famosi (come "Paint It Black" o "Angie", ad esempio), ma anche cose meno note, non meno affascinanti. Per chi scrive è una fortuna che il quartetto non abbia coverizzato classici abusati e riabusati come "(I Can't Get No) Satisfaction" o "Sympathy For The Devil", giusto per citarne appena due. E' una scelta che denota coraggio e anche capacità di confrontarsi con un repertorio non semplicissimo. Purtuttavia, la decisione di posizionare "Under My Thumb" come primo brano è veramente infelice: il brano, proposto con arrangiamenti veramente poco aggressivi - con il ritornello suonato dalla tastiera e non, purtroppo, dalla chitarra graffiante di Warren Haynes - snatura il suono tagliente della band. Gli altri brani sono veramente proposti in versioni encomiabili e credibili. Su tutte, spicca certamente "Ventilator Blues", brano più che mai in linea con il sound aggressivo e tagliente dei Gov't Mule più incisivi. 85/100
|
Warren Haynes: voce, chitarra Anno: 2015 |