Roma, 20 Dicembre 2016 - Teatro Brancaccio
"Se il tempo fosse un gambero", commedia musicale di metà anni '80 scritta da Iaia Fiastri e Bernardino Zapponi - che vide il suo debutto a Roma, 30 anni fa - si avvia a diventare un vero e proprio classico del genere. Interpretata per la prima volta da Enrico Montesano e Nancy Brilli nel 1986, replicata nei due anni successivi con immutato successo - al punto da suscitare l'interesse della RAI, che la trasmise in prima serata - fu oggetto di un primo remake una decina di anni fa, con Max Giusti e Roberta Lanfranchi nei ruoli dei protagonisti, e oggi vive una terza edizione con Francesco Pannofino ed Emy Bergamo, entrambi sul palco del Brancaccio dal 15 Dicembre 2016 al 15 Gennaio 2017.
La trama è ormai nota: per colpa di Max, diavolo con desiderio di riscatto, l'anziana e ignara Adelina torna indietro nel tempo, vestendo nuovamente i panni di giovane ventenne: l'auspicio malefico è che la giovane cada in tentazione, cedendo alle lusinghe di un conte con voglie lussuriose, affinché la sua anima sia consegnata al maligno in persona. Tuttavia, la ragazza non cede, il diavolo, deluso il suo padrone infernale, viene trasformato in umano e i due si innamorano, in barba al conte libertino e all'infernale bramoso di anime. Orbene, la commedia, in questa sua nuova interpretazione, è assai gradevole: Montesano rimane certamente inarrivabile, essendo dotato - lui solo - di un certo ineguagliabile istrionismo interpretativo che si adattava perfettamente al ruolo del diavolo carrierista, rustico cattivello dotato di quella furbizia popolare che si regge sull'espediente quotidiano e sulla marachella cialtronesca, concretizzate con la tipica espressione del sorridente impenitente. Pannofino, tuttavia, risulta superiore al suo illustre predecessore nell'interpretazione dell'umano Max: perse le vesti inadeguate di diavolo arrampicatore, egli entra d'un colpo nell'immaginario popolare grazie al suo aspetto pacioccone e al suo carattere genuino. Dotato di questa incredibile e rassicurante voce, ormai divenuta arcinota, egli punta sulle sue doti bonarie e semplici, risultando perfetto per l'uomo innamorato che dovrà invecchiare, e così invecchierà, al fianco della donna pura e virtuosa. Le sue doti canore non eccellenti sono peraltro perdonate dalla sua goffa gestualità che fa sorridere anche chi, tra il pubblico, è armato di pungente prevenzione, come chi scrive. L'attore raggiunge l'apoteosi comunicativa nei balli di gruppo, lui goffo e non fisicato, gli altri, Emy Bergamo inclusa, statuari ed eleganti nelle movenze, leggiadri ed armoniosi nella danza.
Quanto alla citata attrice, nessuna riserva: bella e brava, palesa capacità recitative assolutamente di livello, sfoggiando peraltro attitudine di cantante talmente elevata, da riuscire a far scomparire all'istante almeno 1/3 dei talenti canori al momento in circolazione. La nuova regia snellisce la trama di alcuni personaggi – ottimizzando e alleggerendo storia e visione - limitando il ruolo dell'oste ad una comparsata ed eliminando i personaggi di Cirifischio e Peppe er Bertuccia, rispettivamente un'altra incarnazione del diavolo in argomento e un bullo corteggiatore di Adelina. Un lieto fine un po' scontato, ma necessario ed adeguato, e un linguaggio che risulta sempre lindo, appena ombrato da una manciata di gradevolissimi ed ilari doppi sensi, rende questo spettacolo adatto anche al pubblico più giovane che non faticherà ad identificarsi sia con Adelina, sia con Max, condividendone rispettivamente animo onesto e furbetta attitudine.
In scena fino al 15 gennaio 2017
Teatro Brancaccio: http://teatrobrancaccio.it/stagione-teatrale/2016-2017/francesco-pannofino-emy-bergamo-e-se-il-tempo-fosse-un-gambero.html
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E... se il tempo fosse un gambero?
Roma - Teatro Brancaccio 20 Dicembre 2016
Con Francesco Pannofino Emy Bergamo Daniela Terreri Lucianna De Falco Maurizio Pepe Fabrizio Corucci
Direzione Musicale: Maurizio Abeni Coreografie: Rita Pivano Scene: Gabriele Moreschi Costumi: Carla Accoramboni Regia: Saverio Marconi Autori: Jaja Fiastri e bernardino Zapponi Musiche: Armando Trovajoli
Sito ufficiale del TEATRO BRANCACCIO
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