Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Venerdì 28 Gennaio 2011 13:11 Letto : 1915 volte
Potremmo sintetizzare cosi l'atteso ritorno sulle scene degli Atman da Lucca, ormai attivi sulla scena underground nostrana da quasi 15 anni tornata da qualche settimana con questo Il Destino E La Speranza, quarto album di inediti in studio, alla quale vanno aggiunti 4 EP ponte tra un'uscita e l'altra. Dopo aver separato la propria strada artistica dal chitarrista Rent la band toscana si è riciclata come terzetto, ha continuato imperterrito a calcare i palchi dei maggiori festival dello stivale ed ha prodotto con queste 12 nuove tracce, quello che forse è il loro miglior lavoro di una carriera fatta di grande approvazione da parte del pubblico, ma anche dalla critica. Il fatto di aver ridotto la line-up ci mette davanti ad una prima e doverosa considerazione, il sound 2010 degli Atman è più asciutto ed essenziale che mai, fatto di brani rock molto tirati e diretti, dove si è prestato meno attenzione al dettaglio stilistico e alla tecnica esecutiva in favore di un maggiore coinvolgimento emotivo. Il disco è aperto e chiuso da due brani strumentali: l'atmosferico "Bange" e "400Thz < Light < 790Thz"che danno quasi l'impressione di essere delle improvvisazioni, delle jam session messe su nastro. Ma il meglio è quello che c'è nel mezzo: "La Promenade des Anglais" ci dona una prestazione nervosa e rabbiosa al microfono di Devid Winter i testi spesso parlano di disagio nei rapporti, rancore, solitudine e rabbia per una situazione che non può cambiare), che nel ritornello viene accompagnato dalle esplosioni della sezione ritmica, "In Profondo" accentua un'esecuzione spigolosa e muscolosa del loro rock, ancora una volta impermeato da atmosfere negative. |
Devid Winter: Voce e chitarre Anno: 2010 Sul web: |