Scritto da Fabio Loffredo Martedì 13 Novembre 2012 17:59 Letto : 2324 volte
Chi si aspettava un gran lavoro di progressive rimarrà un po’ deluso, perché il CD è ricco di ottimi spunti, ma solo in forma di canzone, tra pop, rock e qualche momento progressivo. La title track è un brano molto vicino alle produzioni soliste di Hackett, con influenze orientali e la chitarra ha sempre quell’inconfondibile suono, fino ad arrivare a momenti anche sperimentali, “Tall Ships” inizia con la sola chitarra classica, poi prende però un’altra strada, una strana fusione tra funk e progressive e “Divided Self” segue una strada facile, ma nel finale si dirige verso soluzioni ancora una volta sperimentali e classicheggianti. Molto affascinante è “Aliens”, brano arioso, proprio a metà strada tra Genesis e Yes, quelli meno intrigati e più romantici. Ancora ariose armonie in “The Summer Backwards” che senza un secondo di pausa introduce la più ritmata “Stormchaser”, brano con una maggiore presenza del basso di Squire, pulsante ed incisivo e la chitarra di Hackett sa essere anche acida, vibrante ed anche creatrice di un sound cinematografico e nel mezzo si rubacchia un po’ troppo sfrontatamente ai King Crimson, mentre “Can’t Stop the Rain” ha un gusto troppo pop, nel finale però si riprende con momenti sinfonici legati a “Perfect Love Song”, sicuramente il miglior brano del disco, dove si sente anche la voce di Squire, per un brano molto vicino agli Yes anni '80 e '90, degna chiusura di un lavoro semplice ed affascinante. Solo una parentesi? Chi può dirlo!! Per ora Squackett è questo piacevole A Life Within A Day. 70/100
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Chris Squire: Basso e voce Guests: Anno: 2012 |