Un ballo in maschera
Bologna, Comunale Nouveau, 16 aprile 2025

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Per onorare una committenza del teatro San Carlo, nel 1858 Verdi inizia a mettere in musica il Gustave III di Scribe, un dramma sul regicidio del re di Svezia, già musicato qualche decennio prima da Daniel Auber.

La censura napoletana prima, e quella napoleonica successivamente, spingono Verdi a rielaborare il contesto storico e geografico e pertanto la vicenda viene ambientata oltreoceano e il protagonista diventa il governatore di Boston. Il libretto è opera di Luigi Somma al quale Verdi aveva affidato la stesura del libretto per il Re Lear (opera sulla quale Verdi meditò a lungo, ma che non scrisse mai) dopo la morte di Cammarano. Un ballo in maschera è un'opera dalle tante sfaccettature emotive, ricca di eleganza, sobria e vivace al tempo stesso. Attraverso la musica e il testo vengono esplorati i sentimenti più intimi dell'animo umano, come l'amore, l'amicizia e la vendetta che si intrecciano tra di loro e convergono verso un destino che appare ineluttabile. Il protagonista è probabilmente uno dei ruoli tenorili verdiani più interessante, ricco di sfumature nobili e passionali che Fabio Sartori interpreta in maniera eloquente ed efficace.


Meno espressivo appare invece il ruolo di Renato nonostante il bel timbro del baritono Amartuvshin Enkhbat che però sembra meno intenso da un punto di vista scenico. Un piacevolissimo contraltare ai colori maschili è dato dalle interpretazioni di Silvia Spessot nel ruolo del paggio Oscar, un soprano al quale Verdi affida melodie brillanti e vivaci che contribuiscono a dare un'atmosfera di leggerezza all'opera. I toni più cupi vengono invece rimarcati dal personaggio dell'indovina Ulrica, qui interpretata da Silvia Beltrami che sfoggia un notevole registro medio grave, ma che appare meno convincente nei toni verso l'acuto. Sono belle le tante pagine solistiche che punteggiano l'opera, spesso arricchite dai bei soli strumentali come quelli del corno inglese e del primo violoncello sulle arie di Amelia, una potente ed elegante Maria Teresa Leva, del primo e del terzo atto. Risultano convincenti la direzione limpida di Riccardo Frizza e una precisa esecuzione del coro e dell'Orchestra del Teatro Comunale che riescono a sottolineare in maniera espressiva sia i toni foschi che quelli più leggeri dell'opera. Belli i costumi di Nika Campisi che strizzano l'occhio sia a una classicità di tipo quasi Elisabettiano che a una sofisticatezza decisamente più contemporanea. Anche la regia oscilla tra più stili e, pur con qualche ingenuità (la bandiera dei pirati nella barca Arona e il teschio ghignante), risulta interessante e piacevole, contribuendo a dare il senso di coralità che l'opera comunica. Molto bravi i ballerini quasi striscianti che enfatizzano la sfumatura soprannaturale che pervade l'opera.


Foto: Andrea Ranzi


UN BALLO IN MASCHERA

Melodramma in tre atti

Libretto di Antonio Somma

da Gustave III, ou Le Bal masque di Eugène Scribe

Musica di Giuseppe Verdi

Riccardo Fabio Sartori

Renato Amartuvshin Enkhbat

Amelia Maria Teresa Leva

Ulrica Silvia Beltrami

Oscar Silvia Spessot

Silvano Andrea Borghini

Samuel Zhibin Zhang

Tom Kwangsik Park

Primo giudice Cristobal Campos Marin

Un servo d’Amelia Sandro Pucci

Orchestra, Coro e tecnici del Teatro Comunale di Bologna

Direttore Riccardo Frizza

Maestro del coro Gea Garatti Ansini

Scene Davide Signorini

Costumi Nika Campisi

Luci Gianni Bertoli

Assistente alla regia Andrea Piazza

Assistente alla regia per i movimenti

scenici e coreografici Marco Caudera

Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna

con Teatro Regio di Parma e Fondazione Rete Lirica delle Marche

Bologna, Comunale Nouveau, 16 aprile 2025

 

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