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Formentera Lady

Sotto il sigillo Formentera Lady si cela uno dei gruppi più conosciuti del panorama rock bolognese. Nel 2008 la band, come Proteo, è risorta dalle sue ceneri ed ha inciso un album 'Problemi' che costituisce una sintesi attuale delle inclinazioni sonore e del caleidoscopio di generi del gruppo in grado di muovere con disinvoltura dal punk al funky sino alle ballads e al country.
A&B ha incontrato Maurizio Ferlini, chitarrista e voce del gruppo, per una piacevole chiacchierata tra passato e futuro e a ridosso del concerto che si terrà a Pieve di Cento il 24 di Marzo per presentare ufficialmente la loro ultima produzione: Formentera Lady

Maurizio Ferlini : Voce,Chitarra
Damiano Trevisan : Batteria
Stefano Clò : Chitarra
Andrea Guandalini : Basso
Eulalia Grillo : Violino
Marco Tamarri : Percussioni

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- Recensione di Formentera Lady - 2010

- A&B -
Ciao Maurizio benvenuto, ti andrebbe di presentare i Formentera Lady ai lettori di Artists&Bands?
- Maurizio -
Siamo onorati di poterlo fare. Grazie. Anche se servirà di ausilio, per iniziare, una macchina del tempo.
I Formentera Lady nascono nel 1985 a Bologna.
Nel periodo 1986-1992 giriamo l’Italia con più di un centinaio di concerti (per quei tempi erano numeri), siamo selezionati ad Arezzo Wave (oggi ItaliaWave Love festival) tra le migliori 16 band italiane (senza contratto discografico) dell’anno, nel 1988, e tre compilation ospitano alcuni nostri brani: Arezzo Wave 1998 (Hiara-CGD rec.) (Highway witch); A.V. Punto Zero (Toast rec., 1991), Suite: Song for Guipago; Primo festival della canzone bolognese 1988, produzione televisiva di Rai3 Em-Rom (Diapason, 1988), (In tal Riol).
A queste si aggiungono due iniziali autoproduzioni in demo del gruppo, Formentera Lady (FL, 1986) e Greatest hits (FL, 1990). Nel 1992 il gruppo si scioglie.
Nel 2008 il gruppo si ricostituisce con nuovi elementi ed incide un cd “Problemi”.
Ma adesso è storia nuova, nuova la band e, soprattutto, nuovissimi i brani.

- A&B -
Come è stato accolto il vostro ultimo lavoro “Problemi” dalla stampa specializzata e dalle webzine di settore?
- Maurizio -
Bene. Il 27 maggio 2009 RAI Radio1 ha trasmesso due brani dal cd “Problemi” - Highway witch e La strega - nel programma "Demo" condotto da M.Pergolani e R.Marengo.
Con il brano Highway witch, che ha ottenuto 25.547 voti abbiamo vinto la classifica Demo- Rai Radio 1, edizione 2008-2009, gruppo 3. (www.radio.rai.it/RADIO1/DEMO/edizioni.cfm).
Il cd è stato recensito, da ultimo, nel mese di novembre 2009 sulla rivista What’s Up: “Problemi: Li risolve il rock dei Formentera Lady”(http://www.portup.net/content/blogcategory/109/131/)


- A&B -
La vostra prossima fatica è vicina all'uscita ufficiale, ne siete soddisfatti? Suona esattamente come desideravate? Quali sono (se ve ne sono) i nuovi elementi presenti sull'ultimo album che filtravano meno nella produzione del passato?
- Maurizio -
In verita “Formentera Lady” (si chiamerà cosi il nuovo cd) è addirittura al di sopra delle aspettative dal punto di vista della qualità della produzione musicale.
Uscirà in anteprima il primo maggio in Spagna, a Formentera, contemporaneamente all’uscita di una monografia scritta da Stefania Campanella dal titolo Formentera non esiste (che ha anche collaborato alla stesura del testo in spagnolo del brano di apertura del cd che porta lo stesso titolo).
Siamo veramente orgogliosi di questa nuova produzione. E’ una prova eclettica (e credo anche di fantasia e maturità artistica): nei dodici brani della raccolta sono diversi gli stili musicali rivisti e rappresentati.
E così si va dall’hard rock inglese (Harem, Mosquito man), al blues in 5/4 (Il volo), dal rock (Oggi in Parlamento), allo shuffle rock (Il giustiziere delle note), dal funky-songo (Ladri), al samba (Formentera no existe), dal salmo in rock (Il mondo), alla ballade elettrica (Ruvida) al new-progressive (Suite: song for Guipago, Continental state of mind) sino al gospel-folk (The angel) che chiude la raccolta. Le lingue usate sono l’italiano, l’inglese e lo spagnolo (dal vivo cantiamo anche in francese e in bolognese).

- A&B -
Perché Formentera Lady (splendido brano del binomio Fripp/Sinfield presente in Islands dei King Crimson n.d.r.) e come nasce il vostro monicker?
- Maurizio -
Non ci crederai mai. E fino ad ora non l’abbiamo mai detto a nessuno. E’ venuto il momento. Dopo venticinque anni i segreti di Stato vanno svelati (!).
I King Crimson sono stati e sono un grande amore, forse il primo grande esperimento compiuto di crossover nobile ante litteram (quando il crossover nessuno sapeva nemmeno che sarebbe potuto esistere), ma senza il nostro impellente stato di necessità forse le cose sarebbero potute andare anche diversamente.
Non vorrei deludere le attese, ma la genesi del nome in verità è stata una operazione di proto-marketing.
Dovevamo suonare nella più importante rassegna bolognese di quegli anni (Centofiori) e non avevamo ancora il nome definitivo. Il nome Formentera Lady costituiva un indubbio richiamo per gli appassionati di musica, creava aspettativa musicale e oltretutto si prestava ad un interessante doppio gioco
Il nostro manifesto con il nome Formentera Lady (tutta la zona universitaria venne tappezzata di notte) riproduceva quattro splendide ragazze con gli strumenti (il montaggio delle foto era stato fatto con modelle prese da Vestro e Postal Market e il lay out era stato composto con una fotocopiatrice dell’ufficio nel quale lavorava il bassista; per la cronaca, nel 1985 i pc e internet non c’erano). Risultato: non ci conosceva nessuno, nessuno sapeva chi fossimo ma l’auditorium quella sera era stipato di gente. Che si aspettava le quattro ragazze e invece……..
Siamo arrivati noi. Tralascio le urla e le invettive con le quali qualcuno ci ha accolto per motivi di censura: il concerto è partito con tre pezzi tiratissimi uno attaccato all’altro per non dare tregua al pubblico. Sotto al palco alcuni punk (si a Bologna nel 1985 ce n’erano ancora) prima di uscire dalla sala ci hanno tirato di tutto, ma dopo il primo quarto d’ora la musica ha avuto la meglio ed è andato tutto bene. Molto bene.
Lì è cominciato il nostro viaggio. Il segreto era svelato, ma squadra che vince non si cambia.
E Formentera Lady aveva portato bene e ci piaceva. Esotico, ma prossimo, latino ed anglosassone.
Di terra e di mare.


- A&B -
Ci raccontate la genesi di un vostro brano? E' frutto del lavoro di gruppo o origina più spesso dall'idea e dallo spunto di un singolo?
- Maurizio -
L’idea di partenza è di solito mia. Propongo anche alcune soluzioni sull’arrangiamento. Diciamo imposto la matrice.
Questo serve a rendere chiaro che cosa ho in testa e quali potrebbero essere le linee di sviluppo (in realtà per fare capire quello che mi gira in testa quando non riesco con lo strumento o con la voce uso un po’ tutti i mezzi e le metafore possibili).
Le diverse culture e le diverse sensibilità degli altri del gruppo contribuiscono alla definizione degli arrangiamenti definitivi. Diciamo fertilizzazione incrociata. Ibridazione. Prendi quello che ti piace di più.

- A&B -
Che cosa vi muove nella stesura dei testi, la vita quotidiana, cronaca, libri o altro ancora?
- Maurizio -
Direi tutto quello che hai citato. Le suggestioni che ci derivano da questi tempi allucinanti dal punto di vista sociale economico e politico sono moltissime: gli umani sono mostruosi, altro che i gormiti.
Ladri non dovrebbe essere solo una canzone, ma un quintuplo.
Oggi in Parlamento varrebbe un concept album.
S.e.s.s.o., potremmo fondare una associazione o un dipartimento. Che ne dici?


- A&B -
Che musica ascoltate nella vita di tutti i giorni? C’è qualche band che vi ha più sensibilmente ispirato?
- Maurizio -
Siamo molto diversi e di estrazione diversa. Un arricchimento senza dubbio, una volta che abbiamo messo a fuoco gli obiettivi su ogni brano. Una band di riferimento non c’è. I nomi delle passioni (anche solo le mie) sarebbero troppi. Provo a cambiare il gioco. Ti dico i 10 album degli ultimi 50 anni che mi porterei in una isola deserta alla fine del mondo. Highway 61 revisited (Dylan, 1965), Sticky fingers (Stones, 1971), London calling (Clash, 1979), Aqualung (Jethro Tull, 1971), Night and day (Joe Jackson, 1982), Rust never sleeps (Neil Young, 1979), Led Zeppelin I (1969), Never mind (Nirvana, 1992), In the court of the Crimson King (King Crimson, 1969); Born to run (Springsteen, 1975).

- A&B -
I Formentera Lady e le case discografiche. Radio1 ha trasmesso l'anno passato Highway Witch e La strega, una buona vetrina. Ma c'è qualcuno intenzionato a darvi credito o incocciate qualche diffidenza?
- Maurizio -
In Italia nessuno investe davvero nel rock.
Siamo un Paese musicalmente parlando del quarto mondo.
Si producono alcuni canzonettari travestiti da rock: ma non bastano una chitarra distorta o tante chitarre distorte e i capelli lunghi per fare rock. E non devi essere uno sfigato per sembrare un vero rocker (queste sono le favole). E’ questione di scrittura, di stesura del riff, di esecuzione, di impatto: alla fine quella che deve passare è ritmo, energia. Soprattutto energia.

- A&B -
I Formentera Lady ed i concerti, trovate luoghi per esibirvi e come vi trovate a suonare dal vivo?
- Maurizio -
Non si suona. Nel quarto mondo nessuno investe. La domanda (chi organizza e promuove la cultura dei concerti rock, al di fuori dei grandi eventi) è assai asfittica, per dire che non esiste; l’offerta (i gruppi musicali) invece è debordante: migliaia e migliaia di gruppi disponibili a suonare gratis e in qualsiasi condizione pur di esibirsi. E quando l’offerta abbonda, la domanda si abbassa ulteriormente e con essa la qualità delle opportunità.
Il live è la nostra dimensione migliore. Siamo in sei – abbiamo anche un percussionista africano nell’approccio allo strumento – e dal palco, cosi ci dicono tutti, scende grande energia.


- A&B -
Che idea vi siete fatti della scena musicale in Italia, con un piccolo occhio di riguardo alla vostra regione?
- Maurizio -
Preferisco parlarti dei musicisti italiani (viventi) che stimo (mia opinione personale) per professionalità, cultura, capacità compositiva e che hanno avuto un grande percorso di evoluzione e di maturazione artistica: Battiato e Fossati su tutti. Tra i più recenti mi piace Van De Sfroos.
A Bologna si distinguono Il Parto delle Nuvole Pesanti e gli Avvoltoi.

- A&B -
In cosa, nel corso degli anni i Formentera Lady sono, a tuo parere, sensibilmente migliorati?
- Maurizio -
Ti dicevo ora è tutto nuovo. Non siamo quelli di prima che suonano le cose di prima. Non si tratta di revival. Certo che i nostri cavalli di battaglia (passami il termine e perdonami) li suoniamo, ci mancherebbe.
Ma adesso la band vanta grandi musicisti e linfa nuova: su tutti un fuoriclasse alla batteria, Damiano Trevisan, una grande chitarrista solista, Stefano Clò e un maestro di violino, Eulalia Grillo.


- A&B -
Quale rapporto avete con la tecnologia e che idea vi siete fatti del file sharing, siete favorevoli o contrari?
- Maurizio -
La tecnologia è come il mondo multirazziale. Comunque vada, il futuro. Il problema è riconoscere all’opera musicale la dignità di arte. E’ arte, ma il problema è che non viene percepita come tale.
Non capisco perché al cinema, a teatro, alla mostra, si accetti di pagare il biglietto di ingresso, o ancora peggio si paghi il biglietto per andare allo stadio, ma la musica registrata debba essere gratis.
Non capisco perché il libro si compra e il cd no, si deve copiare o scaricare.
C’è qualcuno che il brano lo ha pensato - è un atto creativo - lo ha arrangiato e registrato: non vale nulla tutto questo?

- A&B -
Quali sono i vostri progetti per l'avvenire e quali i prossimi appuntamenti live?
- Maurizio -
La sparo grossa? Tanto come si dice a Bologna, a calèr a ‘sfa sempr in temp (a calare si fa sempre in tempo). Una settimana di concerti a Formentera e una data al mese in giro per l’Italia. Magari nei teatri.

- A&B -
Grazie per il tempo che ci hai dedicato, puoi chiudere questa intervista aggiungendo ciò che desideri!
- Maurizio -
Comprate il nostro cd Formentera Lady seguiteci sul sito www.formenteralady.it e spero di avervi tutti nostri fan (Facebook).
E tutti ai nostri concerti.
Grazie ad A&B per l’opportunità.
Keep on rockin’in the free world!

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