Home Interviste Charlie Cazale - Frigidaire Tango

Charlie Cazale
Frigidaire Tango


Charlie Cazale: Voce
Steve DalCol: Chitarra e voce
Key JM le Baptiste: Batteria
Dave Nigger: Basso
Frank Tourak: Tastiere
Paul Plumber: Sax

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- Recensione di L'Illusione del Volo - 2009

- A&B -
Ciao ragazzi, per noi è un immenso onore avere una delle band seminale della scena New Wave italiana. La prima domanda, che sorge spontanea è questa. Ma perché? Perché ci avete messo 23 anni per tornare?
- Charlie "Out" Cazale [Frigidaire Tango] –
I nostri sentimenti, come del resto la nostra musica, nascono spontanei e il 26 Luglio dell '86 semplicemente non ci siamo dati nessun appuntamento per il giorno dopo. Alla fine degli anni novanta abbiamo riaperto gli archivi e riascoltando quello che avevamo messo da parte ci siamo sentiti costretti a pubblicare del materiale che altrimenti sarebbe rimasto nascosto per sempre, automaticamente ci siamo anche riattivati e abbiamo riassunto vent'anni di esperienze finite in questo nuovo cd ... E' stata la nostra musica a richiamarci.

- A&B -
La Tempesta è una delle etichette regine dell’alternative nostrano. Ha influito molto la loro professionalità per quanto riguarda il vostro come-back?
- Charlie "Out" Cazale [Frigidaire Tango] –
La Tempesta rappresenta per noi quello che all'epoca era una delle mete di molti addetti ai lavori, un'etichetta indipendente che fosse veramente tale fuori dalle logiche discografiche imperanti che altro non facevano che mantenere sommerso un mondo di creatività. La tecnologia, Internet e l'abbattimento di certi costi hanno dato finalmente la possibilità a chiunque di comunicare direttamente con gli altri senza intermediari e compromessi scomodi ... quando inoltre hai un interlocutore che sa di cosa parli tutto diventa più facile.

- A&B -
L’illusione del Volo è un disco intenso, dove le liriche sono il loro punto forte. Con questo disco cosa ci avete voluto raccontare?
- Charlie "Out" Cazale [Frigidaire Tango] –
I testi sono scaturiti naturalmente, parlano della percezione del tempo e dell'importanza della natura ma il vero Leitmotiv del disco è la libertà che siamo convinti di avere perchè ci siamo abituati ai nostri limiti. Ci sono molti quesiti e molte verità nascoste e il nostro è un messaggio di incitamento alla conoscenza che si può raggiungere seguendo il cuore più che la mente. Credo sia il tema fondamentale della nostra esistenza e spero che l'umanità si scuota da questo torpore.


- A&B -
Che ricordi avete del Rock italiano di inizio anni ’80?
- Charlie "Out" Cazale [Frigidaire Tango] –
C'era un gran fermento, la sensazione che fosse finita un' epoca, un reset generale che ti dava una spinta incredibile a inventare perchè quella era la priorità assoluta, non c'erano clichè da riproporre se non l'influenza dei tuoi contemporanei e tutto dava origine per forza di cose a un' abbondanza di creatività che non si vedeva dalla fine degli anni sessanta. Rimaneva il problema della comunicazione, fare un disco era un vero e proprio traguardo e riuscire a distribuirlo in modo adeguato era davvero un impresa, i dischi diventavano istantaneamente rari e sicuramente oggetti di culto.
Ricordo i GAZNEVADA come primo grande esempio di rinascita, ricordo la scena di Firenze e il primo concerto dei DIAFRAMMA fuori dalla loro città che fu proprio a Bassano ( ...il destino a volte), ricordo i PLASTICOST che venivano considerati nostri rivali solo perchè abitavamo a dieci chilometri di distanza mentre in realtà c'era una curiosità reciproca legata ad un effettivo bisogno di sentirsi diversi, non c'era competizione, non c'era nessuna gara.


- A&B -
Cosa avete pensato quando ad inizio anni ’90 i Litfiba fecero la loro svolta stilistica verso un Rock da classifica? La New Wawe era morta e loro la seppellirono oppure l’avete trovata una scelta puramente commerciale? Il pubblico si è sempre diviso sulla questione.
- Charlie "Out" Cazale [Frigidaire Tango] –
I Litfiba hanno avuto una certa importanza per aver sdoganato il cantato in Italiano nella musica rock non necessariamente commerciale e il loro cammino ha cominciato a diventare contraddittorio nel momento in cui si sono resi conto di aver qualcosa da perdere, avevano tutti i numeri, non ultima l'immagine e le capacità di Pelù, per andare oltre quell'orticello che tutti ci eravamo creati. Sono scelte magari poco condivisibili per chi fa musica solo per il piacere di farla come nel nostro caso, ma possono essere giustificate se chi le fa ha lasciato comunque qualcosa di buono ai posteri.

- A&B -
Secondo voi, quali sono i migliori dischi italiani usciti negli anni ’80?
- Charlie "Out" Cazale [Frigidaire Tango] –
Principalmente ... Sick Soundtrack – GAZNEVADA e Affinità e divergenze... – CCCP ... ma non si possono non nominare Siberia (Diaframma), Desaparecido (Litfiba), il primo dei Plasticost, La voce del padrone di Battiato e l'Apparenza di Battisti.

- A&B -
Ne L’illusione del Volo avete ospitato una miriade di musicisti fondamentali dell’alternativa nostrana. In futuro con chi vorreste collaborare? E continuerete il sodalizio con Giorgio Canali alla produzione?
- Charlie "Out" Cazale [Frigidaire Tango] –
Visto che abbiamo riempito il disco di “vecchi” amici può essere che nel prossimo gli ospiti abbiano tutti almeno vent'anni meno di noi e che magari non abbiano mai avuto a che fare con la musica rock ... faremo un' eccezione per Giorgio che come si sa ha sempre qualcosa da dire.

- A&B -
Siamo alla fine. A ruota libera, come volete concludere questa intevista?
- Charlie "Out" Cazale [Frigidaire Tango] –
La musica è un meraviglioso impegno per chi la ascolta ... rispettatela.


 

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