Home Interviste Graziano Uliani - Porretta Soul Festival

Graziano Uliani
Porretta Soul Festival

Dal 17 al 20 luglio prossimo si terrà a Porretta la 21esima edizione del Porretta Soul Festival, manifestazione all’insegna della musica dell’anima a cura del Popolo Del Blues. Scambiamo due parole con Graziano Uliani, organizzatore dell’evento che ci parla di questa 4 giorni all’insegna del suono esploso 40 anni fa con l’etichetta Stax e Motown e tutt’oggi duro a morire…Il tutto all’insegna di un tributo ad Otis Redding.

- A&B -
Buonasera Signor Uliani, benvenuto su ArtistsAndBands. 21 anni di Porretta Soul Festival: un successo crescente di anno in anno arrivando a questa edizione 2008, con stelle della musica soul pronte ad esibirsi. Lei è riconosciuto come un immenso contenitore di aneddoti musicali. Ci vuole raccontare qualcosa di gustoso delle passate manifestazioni.
- Graziano Uliani -
Posso ricordare la prima volta di Solomon Burke a Porretta nel 1987. Allora pesava circa 250 chili e chiese di cambiare albergo perché i sanitari del bagno erano pensili e non appoggiati a terra e temeva di fracassarli a causa del peso eccessivo.

- A&B -
Joe Simon, altra leggenda della musica di colore si esibirà nella serata di Sabato (19/07/2008). Come siete arrivati all’autore di “The Power Of Love”, una delle smash hits degli anni ’80 ?
- Graziano Uliani -
Attraverso il nostro contatto a Chicago, l’Avv. Charles Bernardini (è anche nello staff diBarack Obama) che da anni “martelliamo” perché mi trovasse Joe Simon, ora Bishop Joe Simon, cioè vescovo di una chiesa cristiana evangelica dei sobborghi di Chicago. Ci ha aiutati anche l’ufficio del Sindaco di Chicago.

- A&B -
La serata di domenica invece, quella conclusiva, vedrà protagonista un altro peso massimo del soul: Chaka Khan. Cosa ci può raccontare su di lei ?
- Graziano Uliani -
Il suo ultimo disco è una bomba. Ha saputo unire funk e soul e non c’è artista: da Quincy Jones a Ray Charles, da Michael McDonald a Prince che non abbia attinto dal suo talento.


- A&B -
Lo scorso anno abbiamo trattato su questa webzine Morning Manic Music di Ernesto De Pascale, personaggio che a lei dovrebbe essere noto. Cosa ci può dire di questo splendido disco e su questo artista chiave del blues nostrano ?
- Graziano Uliani -
Ernesto è la persona che mi permise di convincere Arbore a utilizzare Solomon Burke nella prima settimana di DOC (la trasmissione cult di Raidue) nel lontano 1987 e da lì iniziare l’avventura del Porretta Soul Festival. I suoi consigli, la sua competenza e la sua assistenza hanno accompagnato tutte le edizioni del festival. Il disco mi ha sorpreso perché è un progetto innovativo, originale e con grandi suoni.

- A&B -
L’edizione di questo anno è dedicata ad Otis Redding con suo figlio, Otis Redding III che si esibirà al festival nella serata di sabato con Joe Simon. E’ un’esigenza fisiologica questo riconoscimento oppure un atto dovuto nei confronti di un cantante poco noto tra i giovani d’oggi ?
- Graziano Uliani -
Se esiste il Porretta Soul è perché è esistito Otis Redding, per me l’essenza del soul. I giovani dovrebbero sapere che molte star, da Lucio Battisti fino agli U2 devono molto a Otis.




- A&B -
Quando si pensa alla musica soul inevitabile pensare alla Stax e alla Motown ed al suo strepitoso bill negli anni ’60. Eppure in Italia son diversi gli artisti che trattano il genere senza avere grossa visibilità. Chi meriterebbe più considerazione nel nostro panorama secondo lei ?
- Graziano Uliani -
La domanda mi imbarazza perché salvo poche eccezioni: Battisti, Mingardi, Giorgia, Zucchero prima maniera, non mi viene in mente nessuno, se c’è si faccia avanti – molti sono partiti bene ma hanno concluso male . Amo molto la Stax e molto meno la Motown. Soprattutto lo stile della prima etichetta mal si lega agli stili della musica leggera italiana.

- A&B -
Una questione spinosa è già trattata in altre interviste: il file sharing. Come si pone lei dinnanzi a questo fenomeno che per molti ha “ucciso la musica” ?
- Graziano Uliani -
Non sono un esperto, la tecnologia legata al digitale ha aiutato la gente a lavorare meglio ma non riesco a concepire un disco che non abbia una copertina, un supporto materiale da toccare e soprattutto dei crediti da leggere che ti aiutino a capire come è stato creata una canzone, chi ha preso parte alle session, dove è stato registrato e persino chi si è occupato del catering. Mi piacciono i negozi di dischi – purtroppo sono rari – e non mi piace comprare da cataloghi digitali.

- A&B -
Signor Uliani, nel nostro piccolo siamo molto felici di aver potuto interagire con lei, la ringraziamo per le sue parole e la salutiamo, aggiungendo ovviamente, un grosso in bocca al lupo per l’organizzazione dell’evento.
- Graziano Uliani -
Grazie a voi per l’ospitalità, ci vediamo tutti al Porrete Soul Festival 2008!


 

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